Esofagite

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L’esofagite può essere definita come l’infiammazione del rivestimento interno (mucosa) dell’esofago, la maggior parte delle volte a causa di una eccessiva esposizione al reflusso di materiale acido dallo stomaco (esofagite peptica).
Esistono però anche forme di esofagite non peptica, dovute a tossici o farmaci.
L’esofagite peptica è una condizione secondaria alla malattia da reflusso gastro-esofageo e all’ernia iatale.
Il passaggio di cibo dallo stomaco all’esofago è del tutto fisiologico, ma può divenire dannoso quando questa eventualità di manifesta troppo frequentemente e con modalità piuttosto intense.
Le diete ricche di grassi, l’obesità, il consumo rapido del cibo, la posizione orizzontale dopo i pasti sono tutti fattori che rendono più facile l’insorgenza del reflusso.
L’esofagite non peptica può essere provocata invece da infezioni ovvero dall’assunzione di alcuni farmaci (come l’aspirina, i farmaci antinfiammatori non steroidei ovvero i beta-bloccanti).

Cause dell’esofagite

Le cause dell’infiammazione possono variare a seconda della tipologia di esofagite. Ecco alcune delle cause più comuni associate ai principali tipi dell’infiammazione:

  1. Esofagite da reflusso gastroesofageo: Questa è la forma più comune ed è causata dal reflusso di acido gastrico nell’esofago. Le cause includono il rilassamento del muscolo dello sfintere esofageo inferiore (LES), che impedisce normalmente il reflusso acido, e una ridotta motilità dell’esofago. Altri fattori possono contribuire, come l’obesità, il fumo e la gravidanza.
  2. Esofagite da reflusso acido non-erosiva: Questa forma si manifesta quando i sintomi del reflusso acido sono presenti senza danni evidenti alla mucosa dell’esofago.
  3. Esofagite eosinofila: Questo tipo è spesso associato a reazioni allergiche o ad altre sensibilità alimentari. Le cause esatte non sono completamente chiare, ma coinvolgono una risposta immunitaria anormale che porta all’infiammazione dell’esofago.
  4. Esofagite da infezione: L’infezione da Candida albicans, un fungo, è una causa comune di esofagite. L’esofagite da virus come l’herpes può anche verificarsi, di solito in persone con un sistema immunitario compromesso.
  5. Esofagite da farmaci: L’uso prolungato di farmaci come gli anti-infiammatori non steroidei (FANS), antibiotici o alcuni farmaci per il cuore può irritare la mucosa dell’esofago e causare lo sviluppo della malattia.
  6. Esofagite da ingestione di sostanze corrosive: L’ingestione accidentale di sostanze chimiche corrosive, come acidi o alcali, può danneggiare gravemente l’esofago e causare un’infiammazione acuta.
  7. Esofagite da caustico: L’ingestione volontaria di sostanze caustiche, come l’acido, può provocare gravi danni all’esofago e causare esofagite. Spesso è un comportamento autolesionista.
  8. Esofagite da radiazioni: La terapia radiante per il cancro, in particolare quando coinvolge la regione toracica, può danneggiare l’esofago e causare lo sviluppo della patologia.

È importante notare che alcune forme di esofagite possono derivare da più di una causa, e il trattamento varierà a seconda della causa sottostante. La diagnosi accurata è fondamentale per determinare il trattamento appropriato.

Sintomi dell’esofagite

I sintomi possono variare a seconda del tipo specifico di infiammazione e dalla sua gravità.
Ecco alcuni dei sintomi comuni:

  1. Bruciore di stomaco (pirosi): Il bruciore di stomaco è uno dei sintomi più comuni dell’esofagite da reflusso gastroesofageo. Si manifesta come una sensazione di bruciore o dolore nella parte superiore dell’addome o nella parte inferiore del petto. Può peggiorare dopo i pasti o quando si sta sdraiati.
  2. Dolore toracico: Il dolore toracico simile a quello di un infarto può verificarsi in alcune persone affette da esofagite. Questo dolore può irradiarsi verso il collo, la gola o il braccio, causando preoccupazione per un problema cardiaco.
  3. Difficoltà nella deglutizione (disfagia): La difficoltà a deglutire è un sintomo comune dell’esofagite. Ci si può sentire come se il cibo o il liquido restassero bloccati nella gola o nell’esofago.
  4. Dolore durante la deglutizione (odinofagia): Il dolore durante la deglutizione è un sintomo comune, soprattutto nell’esofagite erosiva. Può causare disagio o dolore quando si mangia o si beve.
  5. Rigurgito acido: Alcune persone con la malattia da reflusso gastroesofageo possono sperimentare il rigurgito di acido nello stomaco nell’esofago o in bocca, causando un sapore amaro o acido.
  6. Gonfiore e dolore addominale: I pazienti che soffrono di malattia da reflusso gastroesofageo possono sviluppare sintomi di gonfiore e disagio addominale.
  7. Tosse cronica o raucedine: L’irritazione dell’esofago può portare a una tosse cronica o a cambiamenti nella voce.
  8. Dolore toracico acuto: In casi gravi di esofagite o in caso di ulcere esofagee, il dolore toracico può essere intenso e costante, simile a un dolore cardiaco.
  9. Nausea e/o vomito: L’irritazione dell’esofago può provocare nausea o vomito in alcune persone.

I sintomi possono peggiorare durante la notte o quando si è sdraiati e migliorare quando si sta in piedi. È importante sottolineare che non tutti coloro che soffrono di esofagite presentano tutti questi sintomi, e la loro gravità può variare da lieve a grave.

Diagnosi

La diagnosi dell’esofagite coinvolge una serie di procedure e test che un medico può utilizzare per confermare la presenza della condizione e identificare la sua causa sottostante.
Alcuni dei metodi diagnostici comuni includono:

  1. Anamnesi e valutazione dei sintomi: Il medico inizia raccogliendo un’accurata anamnesi del paziente, discutendo i sintomi che sta sperimentando, quando sono iniziati, quanto sono gravi e come variano. Queste informazioni sono fondamentali per la diagnosi.
  2. Esame fisico: Un esame fisico può aiutare il medico a valutare la salute generale del paziente e cercare segni di possibili complicazioni dell’esofagite.
  3. Endoscopia superiore (EGD): Questa procedura coinvolge l’uso di un tubo flessibile con una telecamera chiamato endoscopio per esaminare l’esofago, lo stomaco e la parte superiore dell’intestino tenue. L’EGD è il metodo più accurato per rilevare eventuali danni o infiammazioni dell’esofago.
  4. Esami radiografici: Le radiografie dell’esofago possono essere eseguite per valutare le condizioni strutturali dell’esofago e identificare eventuali anomalie o lesioni.
  5. Manometria esofagea: Questo test misura la pressione e la funzione del muscolo dell’esofago, chiamato sfintere esofageo inferiore. Può essere utile per valutare i problemi di motilità dell’esofago.
  6. pH-metria: Questo test registra i livelli di acidità nell’esofago durante un certo periodo di tempo per diagnosticare il reflusso acido cronico.
  7. Biopsia: Durante l’endoscopia superiore, il medico può prelevare campioni di tessuto (biopsie) dall’esofago per analizzare eventuali lesioni o per confermare la causa dell’infiammazione esofagea.

La diagnosi può variare in base alla sua causa sottostante. Ad esempio, l’esofagite da reflusso gastroesofageo è diagnosticata in base ai sintomi, all’EGD e a eventuali esami complementari, mentre altre forme potrebbero richiedere test specifici per identificare la causa.
Una volta effettuata la diagnosi, il medico pianificherà il trattamento adeguato per affrontare la condizione sottostante e alleviare la sintomatologia.

Trattamento dell’esofagite

Il trattamento dipende dalla sua causa sottostante. Di seguito sono riportati alcuni dei trattamenti più comuni per diverse forme di infiammazione dell’esofago:

  1. Esofagite da reflusso gastroesofageo:
    • Modifiche dello stile di vita: Il paziente può essere indirizzato a evitare cibi piccanti o acidi, evitare pasti abbondanti prima di coricarsi, perdere peso se necessario e smettere di fumare.
    • Farmaci antiacidi: Antiacidi da banco, inibitori di pompa protonica (PPI) o antagonisti del recettore H2 possono ridurre l’acidità dello stomaco e alleviare i sintomi.
  2. Esofagite eosinofila (EoE):
    • Eliminazione di specifici alimenti dalla dieta: I pazienti possono essere indirizzati a eliminare alimenti specifici che scatenano la risposta allergica.
    • Steroidi topici: L’uso di steroidi inalatori o liquidi può ridurre l’infiammazione nell’esofago.
  3. Esofagite da infezione:
    • Terapia antimicrobica: Il trattamento con antibiotici o farmaci antifungini viene prescritto per trattare l’infezione sottostante.
  4. Esofagite da reflusso acido:
    • Chirurgia: In alcuni casi gravi o resistenti al trattamento medico, può essere considerata la chirurgia per correggere il reflusso acido. Questa procedura è chiamata fundoplicatio.
  5. Esofagite da caustici o corpo estraneo:
    • Rimozione endoscopica: Se l’infiammazione è causata da ingestione accidentale di sostanze caustiche o oggetti estranei, è necessaria una rimozione endoscopica.
  6. Esofagite da farmaci:
    • Sospensione del farmaco offensivo: Il medico può sospendere il farmaco responsabile dell’irritazione esofagea e suggerire alternative.

Il trattamento mira a ridurre l’infiammazione e i sintomi, nonché a prevenire ulteriori danni all’esofago.
È importante seguire attentamente le indicazioni del medico, apportare le modifiche dello stile di vita consigliate e prendere i farmaci prescritti per garantire un recupero efficace.
In caso di gravi complicazioni o esofagite a lungo termine, potrebbe essere necessaria una gestione a lungo termine e un follow-up medico regolare.

Prevenzione

La prevenzione dell’esofagite dipende dalla sua causa sottostante. Ecco alcune linee guida generali per prevenire le forme più comuni della patologia:

  1. Esofagite da reflusso gastroesofageo:
    • Modifiche dello stile di vita: Evita pasti abbondanti prima di coricarti, riduci il consumo di cibi piccanti, grassi e acidi, smetti di fumare e limita l’assunzione di alcol.
    • Alzare la testiera del letto: Dormire con la testa leggermente sollevata può ridurre il reflusso notturno.
  2. Esofagite eosinofila (EoE):
    • Eliminazione di determinati alimenti dalla dieta: Se hai identificato cibi specifici che scatenano i sintomi, evitali. In alcuni casi, potrebbe essere necessario seguire una dieta elementare.
  3. Esofagite da infezione:
    • Evita il contatto con persone infette e segui le linee guida per l’igiene personale per prevenire le infezioni.
  4. Esofagite da ingestione di sostanze caustiche o oggetti estranei:
    • Mantieni sostanze chimiche e oggetti pericolosi fuori dalla portata dei bambini.
    • Fai attenzione mentre mangi o bevi per evitare l’ingestione accidentale di oggetti.
  5. Esofagite da farmaci:
    • Prendi i farmaci prescritti sotto la supervisione di un medico.
    • Comunica al tuo medico eventuali effetti collaterali o disagi causati dai farmaci.
  6. Esofagite da disordini autoimmuni:
    • Segui il piano di trattamento prescritto dal medico per gestire la malattia autoimmune sottostante.
  7. Esofagite da radiazioni:
    • Segui le indicazioni del medico durante i trattamenti radioterapici e comunica eventuali sintomi o disagi.
  8. Esofagite da ingestione di sostanze corrosive o da alcol:
    • Evita l’abuso di alcol e non ingerire sostanze corrosive o sconosciute.

La prevenzione è strettamente legata alla gestione delle condizioni sottostanti o al mantenimento di uno stile di vita sano.
Consulta sempre un professionista medico se sospetti di avere un’infiammazione dell’esofago o se hai sintomi che potrebbero indicarne la presenza.
La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo sono essenziali per prevenire complicazioni a lungo termine.

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