La rosolia è un’infezione virale acuta che si contraddistingue per la comparsa di una caratteristica eruzione cutanea. La rosolia è provocata da un virus ad RNA, la cui infezione, una volta contratta, dà un’immunità permanente. Per questo motivo si tratta di una malattia tipica dell’età infantile.
Cause
La rosolia si trasmette mediante il contatto diretto con un soggetto infetto, mediante l’inalazione di goccioline di salive emesse con la tosse o gli starnuti ovvero semplicemente parlando. Il contagio comincia una settimana prima della manifestazione dell’eruzione cutanea e si protrae fino a una settimana dopo la sua scomparsa.
Sintomi della rosolia
I sintomi cominciano con febbre lieve, arrossamento della faringe e rigonfiamento dei linfonodi del collo e della nuca. In un secondo momento si manifesta la tipica eruzione cutanea, dapprima al volto e al collo, che poi si propaga verso la parte inferiore del corpo. Negli adolescenti e negli adulti, in modo particolare, possono svilupparsi dolori articolari e artrite. Ulteriori possibili complicazioni, rare, sono costituite da otite media, temporanea diminuzione delle piastrine ed encefalite. Ciò nondimeno, la maggiore pericolosità della malattia si presenta nelle donne in gravidanza: se dovesse essere contratta nelle prime 16 settimane di gravidanza, la rosolia può causare la morte o gravi malformazioni del feto.
Diagnosi di rosolia
La diagnosi della rosolia si formula sulla sintomatologia caratteristica, di solito più blanda di quella di altre malattie esantematiche, come il morbillo. La certezza della diagnosi si ottiene soltanto mediante l’esecuzione di esami di laboratorio (isolamento del virus o ricerca degli specifici anticorpi nel sangue).
Trattamento della rosolia
La terapia è solo sintomatica e prevede la somministrazione diantipiretici e il riposo a letto. Se sopravvengono complicazioni batteriche è necessaria la somministrazione di antibiotici. In tema di profilassi, è disponibile un vaccino che dà una protezione permanente. La vaccinazione è di estrema importanza per le donne in età fertile che non hanno contratto la malattia durante l’infanzia.