La prevenzione del reflusso gastroesofageo, soprattutto notturno, può essere perseguita adottando alcuni particolari accorgimenti.
Cominciamo innanzitutto da alcuni cambiamenti che occorre apportare al proprio stile di vita e che sono in grado di ridurre le manifestazioni al reflusso gastroesofageo.
Nel caso in cui si dovesse essere sovrappeso, è opportuno consultare un dietologo affinché si elabori una dieta personalizzata finalizzata alla diminuzione del proprio peso corporeo. L’obesità infatti aumenta la pressione addominale, che a sua volta può spingere il contenuto dello stomaco su per l’esofago e provocare quindi il reflusso gastroesofageo. Secondo alcune statistiche, circa il 35% delle persone in sovrappeso soffrono di bruciori di stomaco.
Nel caso in cui si fosse fumatori abituali, smettere di fumare sarebbe una decisione molto importante, con delle ricadute estremamente positive non solo per il reflusso gastroesofageo ma anche per le patologie cardiache e per la prevenzione dei tumori.
Dal punto di vista delle ripercussioni del fumo sul reflusso gastroesofageo, occorre mettere in risalto come la nicotina rilassi lo sfintere esofageo. Inoltre, il fumo stimola la produzione di acido nello stomaco.
Ancora, sarebbe opportuno rilassarsi quanto più possibile cercando di eliminare tutte le occasioni di stress. Sebbene non vi siano ancora prove certe che lo stress sia correlato direttamente al bruciore di stomaco, è risaputo, in ambito medico, che può comunque condurre a comportamenti in grado di innescare l’eccesso di acidità.
Per quel che concerne il cambiamento delle abitudini alimentari, evidenziamo come sia importante limitare il consumo di agrumi e di pomodoro (anche sotto forma di salsa), le spezie piccanti, il caffè e il tè, anche decaffeinati, le bevande gassate, i cibi grassi, la cioccolata, la menta e l’alcol.
E’ consigliabile consumare pasti più frugali frequentemente piuttosto che abbuffarsi in un pranzo o una cena corposa. Lo stomaco troppo pieno, infatti, può favorire una pressione eccessiva sullo sfintere esofageo inferiore che a sua volta aumenterà a dismisura il rischio che il cibo contenuto nello stomaco risalga su per l’esofago e che si manifesti quindi il reflusso gastroesofageo.
Evitare i pasti o l’assunzione di liquidi nelle 2-3 ore precedenti il sonno. Il coricarsi con lo stomaco pieno induce pressione da parte del contenuto dello stomaco contro lo sfintere esofageo inferiore, col rischio di manifestazione di reflusso. E’ buona norma, dopo una cena più pesante del solito, coricarsi mantenendo la testa sollevata di una decina di centimetri mediante l’applicazione, ad esempio, di rialzi sotto il cuscino.
Evitare di effettuare piegamenti sulla vita: ciò farebbe pressione sullo stomaco inducendo il contenuto a risalire per l’esofago.
Ancora, evitare di indossare abiti o cinture troppo strette: anche queste provocherebbero l’effetto della manifestazione del reflusso.