Le coliti infettive sono infiammazioni acute del colon, alquanto diffuse che presentano un tasso di incidenza di 19 casi ogni 100 persona all’anno, ingenerate da un agente patogeno, virale, batterico o parassitario. Sono contraddistinte dalla comparsa di diarrea acuta.
Cause delle coliti infettive
Gli agenti patogeni che più spesso causano l’insorgenza delle coliti infettive, sono i rotavirus di gruppo A, i batteri come il Campylobacter, la Salmonella, l’Escherichia coli e il Clostridium, e parassiti quali l’Entamoeba. Come se non bastasse, ci sono microrganismi determinati che aggliggono coloro che hanno fatto un viaggio nei paesi tropicali, come lo Schistosoma e il Trypanosoma. Di particolare importanza sono la colite da Clostridium difficile e le coliti causate da microrganismi presenti in cibi contaminati, dette anche tossinfezioni alimentari. Il C. difficile ingenera piaghe e infiammazione della mucosa intestinale mediante il rilascio di endotossine A e B. Nel caso delle tossinfezioni, le ragioni possono essere i germi contaminanti o le tossine elaborate da alcuni di questi, per esempio, dal Clostridium botulinum in cibi conservati sotto vuoto. Gli alimenti più esposti a questo pericolo sono latte e derivati, pesce e molluschi, carne, e in genere, tutti i cibi maneggiati da portatori sani.
Sintomi delle coliti infettive
Il sintomo più importante delle coliti infettive è la comparsa di diarrea acuta, acquosa o con evidenti perdite di sangue a seconda del tipo di lesione provocata dall’agente patogeno. Perdura abitualmente meno di 14 giorni, a meno che il motivo non sia un protozoo o il paziente non sia immunocompromesso. I sintomi dell’intestino sono accompagnati da febbre e dolori addominali. Nel caso di colite da Clostridium difficile, la diarrea può diventare alquanto copiosa con feci sierose, dolore addominale, nausea, febbre e pericolo di disidratazione. Le tossinfezioni hanno un periodo di incubazione piuttosto breve (da 1 fino a 72 ore) seguito da un repentino esordio dei sintomi con diarrea, nausea, vomito, produzione eccessiva di saliva e dolori addominali. Se il cibo è contaminato da Clostridium botulinum i sintomi a livello gastrointestinale sono blandi, in quanto a prevalere sono le alterazioni neurologiche (difficoltà a deglutire, a respirare, a parlare).
Diagnosi delle coliti infettive
In aggiunta alla sintomatologia, per formulare la diagnosi delle coliti infettive va determinato l’agente patogeno tramite esame colturale delle feci, in particolare, nel caso di infezione da Clostridium difficile, vanno individuate le tossine A e B.
Trattamento delle coliti infettive
Il trattamento delle coliti infettive si basa sulla terapia antibiotica. In particolare, contro le coliti infettive sono efficaci farmaci come il metronidazolo e la vancomicina che consentono un miglioramento della sintomatologia entro 72 ore, ma diarrea e infiammazione scompaiono del tutto, nella maggior parte dei pazienti, dopo 10 giorni di terapia. Nelle tossinfezioni di origine alimentare, se non subentrano complicazioni, i sintomi spariscono naturalmente nel giro di pochi giorni o anche in poche ore.