La dispepsia può essere definita come una alterazione delle funzioni della digestione che si presenta con dolore o fastidio nella parte centrale dell’addome superiore (epigastrio), solitamente dopo aver consumato i pasti.
Cause della dispepsia
La dispepsia può trovare origine da pasti poco equilibrati, mangiando di fretta e masticando poco, da ansia o da altra tipologia di stress ovvero a causa dell’assunzione di alimenti guasti o contaminati. Nei soggetti sani ma con digestione sensibile, il consumo di cibi fritti o piuttosto speziati può causare un processo digestivo difficile. Alcune patologie che possono comportare la dispepsia includono l’ulcera gastrica e duodenale, la gastrite, il reflusso gastro-esofageo, la calcolosi biliare e il cancro dello stomaco. Ugualmente, l’assunzione prolungata di farmaci antinfiammatori non steroidei come l’acido acetilsalicilico (aspirina) e l’ibuprofene può concorrere alla manifestazione del disturbo.
Sintomi della dispepsia
La dispepsia si presenta con dolore addominale o fastidio cronico o periodico individuato a livello addominale superiore. Il dolore viene generalmente rappresentato come trafittivo. Altri sintomi includono: eccessiva eruttazione, sensazione di sazietà precoce e di appagamento dopo il pasto, nausea, conati di vomito, flatulenza e intensi rumori intestinali.
Diagnosi di dispepsia
Il medico determina la presenza di dispepsia mediante l’anamnesi e l’esame obiettivo. Se giudicate appropriate, possono essere prescritte poi le metodologie diagnostiche indispensabili ai fini di mettere in evidenza possibili patologie di base: radiografia con pasto di bario, ecografia, gastroscopia, TAC o RMN.
Trattamento della dispepsia
Cambiare i comportamenti alimentari, come ad esempio mangiare con lentezza ed evitare di consumare cibi difficili da digerire, è molto spesso sufficiente per guarire dal disturbo. Può essere utile somministrare sostanze antiacide, quali il trisilicato di magnesio e l’idrossido di alluminio, o farmaci cosiddetti procinetici (metoclopramide, domperidone). Alcuni soggetti prediligono un cucchiaino di bicarbonato di sodio disciolto nell’acqua, ma è ovvio che esso provochi formazione di aria nello stomaco e dunque conseguenti eruttazioni.
Prevenzione
In aggiunta a correggere le abitudini alimentari, che spesso sono causa dell’insorgenza di questa e di altre patologie, occorre eliminare i cibi che causano il disturbo che sono di solito i pomodori, i fagioli, le cipolle e gli zuccheri raffinati e ridurre il consumo di cibi speziati, fritti o conservati, l’alcol, le bevande gassate e la caffeina.