Come affrontare la rottura della relazione di coppia

La rottura della relazione di coppia è quasi sempre un evento traumatico che può lasciarci nella solitudine e nello sconforto.
Come in ogni esperienza umana, anche in amore essere rifiutati è molto doloroso e causa di stati di profondo malessere quand’anche di profonda depressione.
Ciascun essere umano vorrebbe che la vita fosse facile, ma purtroppo così non è: quando si affronta una rottura della relazione di coppia perché si è lasciati dal proprio partner, spesso e volentieri si apre un periodo della vita non certamente felice.
Ma tutto sommato, sono esperienze queste che riguardano la quasi totalità degli uomini e delle donne e dunque è inevitabile prima o poi trovarsi dentro quello che ci appare essere una sorta di ginepraio inestricabile.
Tuttavia, ciascuna fase che si attraversa dopo la rottura della relazione di coppia è un passo in avanti per superare quella che può sembrarci una situazione dalla quale non sembra essere possibile uscire.
Governare queste situazioni può a prima vista sembrare difficile se non addirittura impossibile, ma in realtà si può fare. Occorre semplicemente gestire adeguatamente ciascuna fase e andare avanti con la propria vita.

Le 9 fasi che contraddistinguono la rottura della relazione di coppia.

1. Fase del rifiuto

La prima fase è sempre difficile. Ci si sente molto frastornati e ci risulta difficile credere che il rapporto sia effettivamente finito. Una semplice telefonata, una canzone, un profumo accendono immediatamente il ricordo e quindi la mancanza del partner.

Soluzione:

Venire a patti con la realtà. Prima accetteremo l’evidenza e meglio sarà per noi; non vi è alcun motivo di sentirci imbarazzati. I rimpianti non portano a nulla: occorre accettare la realtà.

2. La fase della contrattazione:

Questa è la fase in cui si potrebbe desiderare di cambiare noi stessi, di voler provare in un certo senso a catturare in modo diverso l’attenzione del partner. Ma purtroppo, nella stragrande maggioranza dei casi, un nuovo taglio di capelli o un nuovo look non gli/le faranno cambiare idea: la rottura della relazione di coppia, nella maggioranza dei casi, è definitiva.

Soluzione:

Non dobbiamo aver fretta e soprattutto non dobbiamo stravolgere il nostro modo di essere nel vano tentativo di riconquistare il partner. Un paio di giorni di riflessione saranno sufficienti e, se non dovessero bastare, prendiamoci ancora un po’ di tempo per accettare il fatto che siamo a una rottura della relazione di coppia definitiva.

3. La fase della solitudine:

Questa è sicuramente la fase più difficile. Ci si sente quasi soffocare, parlare con la gente diventa difficile e a un certo punto ci si potrebbe sentire come se di noi non importasse un fico secco a nessuno.

Soluzione:

L’unico modo per superare questa fase è quello di frequentare altre persone. Non rifuggire dalle occasioni di incontro sociale. E’ sufficiente stare con la nostra famiglia e con i nostri amici, e permettere loro di prendersi cura di noi. Ricordiamo a noi stessi che non siamo soli e che siamo certamente preziosi per qualcuno.

4. La fase del “cuore spezzato”:

A questo punto, ci si potrebbe sentire molto vuoti, come se ci fosse un buco nel cuore e che lo stesso si stia per rompere da un momento all’altro. Si potrebbe avvertire addirittura un dolore inspiegabile nel petto e potrebbero pure manifestarsi conati di vomito.

Soluzione:

Sentirsi come star quasi per impazzire non è certamente il massimo della vita. Quindi, è necessario occuparsi di qualcosa e stabilizzare il proprio cuore. Occorre concentrarsi sulle cose che ci rendono felici; ciò è certamente difficile ma ne vale sicuramente la pena.

5. La fase dei sensi di colpa:

E’ molto naturale pensare a cosa è andato storto nella relazione, a cosa ha provocato la rottura della relazione di coppia. Quando si comincia il processo introspettivo, sovente s’inizia la fase dei sensi di colpa.

Soluzione:

E’ necessario essere consapevoli che non sempre le relazioni hanno un inizio e una fine precise. E, soprattutto, non ci sono regole precise. Tuttavia, è sempre necessario impedire di essere avvolti dalla spirale dei sensi di colpa. La “colpa”, se di colpa si può parlare, è sempre a metà.

6. La fase della depressione:

Rottura della relazioe di coppia

La fase successiva alla rottura della relazione di coppia con la quale è più difficile convivere è certamente quella della depressione. A questo punto, sembra che il mondo ci sia crollato addosso. Il livello di fiducia in noi stessi è al minimo. Sembra che siano passati secoli da quando abbiamo mangiato o dormito bene. La parte triste di questa fase è che si tende a essere disillusi verso l’amore e la ricerca di un altro partner potenziale sembra impossibile.

Soluzione:

Non dobbiamo permettere a noi stessi di entrare in una fase di autocommiserazione, altrimenti le cose andranno sempre peggio. Prendiamo il controllo di noi stessi! Proviamo a confidare i nostri sentimenti a un amico o a un’amica fidata. Mantenere un diario dei nostri sentimenti e fare esercizio fisico spesso è di grande aiuto.

7. La fase della rabbia:

La rabbia generalmente è un buon segno, a patto però di non lasciarle prendere il sopravvento. E’ normale sentirsi furiosi per essere stati lasciati.

Soluzione:

Cerchiamo di convogliare la nostra giusta rabbia in qualcosa di positivo. Concediamoci di sperimentare tutta la rabbia, ma senza esagerare. Usiamo la nostra rabbia come un potente strumento per reagire e renderci forti, audaci, e super attraenti. Buttiamo tutta la nostra aggressività su un progetto; sarà sicuramente agevole ottenere risultati sorprendenti.

8. La fase dell’accettazione:

Infine, arriva la fase in cui si arriva a patti con la rottura della relazione di coppia. Quando succede, la tempesta è passata, si è felici e si avverte che non si ha bisogno di un uomo o di una donna per sentirci completi. Essere single sembra essere la cosa più bella del mondo!

9. La fase della guarigione:

Si tratta di una fase molto bella, in quanto è a questo punto che ci si concentra e si lotta con tutte le forze per migliorare la propria vita. Non si avverte più la mancanza del partner, si è nuovamente e definitivamente pronti per tornare a frequentare i propri amici e a uscire regolarmente. E ci si sente anche disponibili alla possibilità di cominciare a frequentare assiduamente un nuovo potenziale partner.

Conclusione

In conclusione, possiamo dire che affrontare la rottura della relazione di coppia non è certamente il massimo della vita, ma ci rende sicuramente più forti.
In un certo senso, forse le cose non sono andate in una certa direzione in quanto quella persona non faceva per noi.
Questa esperienza particolare ci sarà effettivamente d’aiuto ad apprezzare quando il nostro partner per la vita si materializzerà nella nostra esistenza.
Animo, dunque! Tutto andrà bene: il lieto fine arriva sempre quando avremo attraversato nel corso della nostra esistenza alcuni alti e bassi e ci saremo fatti la dovuta esperienza.

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