La meditazione sta diventando sempre più diffusa come pratica per ridurre stress, ansia e trovare tranquillità interiore. Ma come si comincia a meditare? Quali sono le basi e le tecniche adatte ai principianti?
Cerchiamo di capire come muovere i primi passi nel mondo della meditazione.
Che cos’è la meditazione
In parole semplici, si può definire la meditazione come una pratica che consiste nel portare consapevolmente l’attenzione sul momento presente, senza lasciarsi catturare da pensieri, preoccupazioni, ansie riguardo passato e futuro.
Lo scopo è raggiungere un maggiore senso di calma, concentrazione e consapevolezza di sé, prendendo le distanze dai flussi di pensiero che di solito affollano la nostra mente.
Esistono diverse tecniche di meditazione, ma tutte condividono alcuni elementi chiave: respirazione consapevole, attenzione focalizzata, postura rilassata, atteggiamento non giudicante verso i pensieri che sorgono.
I benefici di una regolare pratica meditativa sono scientificamente comprovati a livello fisico e psicologico: riduce stress, ansia, depressione, insonnia, migliora il sistema cardiovascolare e immunitario, la concentrazione e tanti altri aspetti della salute.
Perché iniziare a meditare
Sono molti i motivi validi per introdurre la meditazione nella propria quotidianità:
- Per ridurre stress, tensioni e ansia accumulati;
- Per migliorare la concentrazione mentale;
- Per coltivare maggiore consapevolezza, calma, lucidità;
- Per connettersi profondamente con se stessi;
- Per rallentare il vortice dei pensieri e vivere nel presente;
- Per gestire meglio emozioni negative e dolorose;
- Per aumentare la propria capacità introspettiva;
- Per migliorare la qualità del sonno;
- Per rafforzare il sistema immunitario;
- Per favorire una visione più positiva di sé e della vita.
Spesso le persone si avvicinano alla meditazione spinte dalla necessità di trovare un po’ di pace interiore nel caos della vita moderna. Ma col tempo scoprono benefici insperati e duraturi per il corpo, la mente e lo spirito.
Come prepararsi a una sessione di meditazione
Prima di iniziare a meditare, ci sono alcuni aspetti pratici da curare che possono fare una grande differenza:
- Trovare un luogo tranquillo: dove non si verranno disturbati per un po’.
- Scegliere un momento adatto: quando non si è troppo stanchi o affamati. Le prime ore del mattino sono l’ideale.
- Adottare una posizione comoda: che sia seduta o sdraiata, l’importante è non irrigidirsi.
- Vestirsi con abiti larghi e confortevoli: meglio evitare indumenti troppo costrittivi.
- Disattivare cellulari e altri dispositivi: per evitare distrazioni durante la pratica.
- Usare un piccolo cuscino o tappetino: per maggior stabilità e comfort, se si medita seduti.
- Praticare a stomaco leggero: evitare pasti abbondanti nelle 2-3 precedenti la meditazione.
L’ambiente esterno contribuisce a creare le condizioni mentali adatte per entrare nello stato meditativo. Piccole accortezze pratiche fanno una grande differenza.
Come meditare: le tecniche di base per principianti
Vediamo ora alcune semplici tecniche adatte a chi vuole avvicinarsi alla meditazione per la prima volta:
Meditazione della respirazione
È forse il metodo più comune e facile da imparare. Consiste nel portare l’attenzione al proprio respiro, lasciando che i pensieri scorrano senza coinvolgimento.
Ci si siede con la schiena diritta e lo sguardo rivolto leggermente verso il basso. Si comincia ad osservare il flusso naturale del respiro, notando l’aria che entra ed esce dal naso. Quando la mente si allontana, la si riporta delicatamente al respiro.
Body scan
Si pratica sdraiati, portando gradualmente l’attenzione alle diverse parti del corpo. Partendo dai piedi, ci si concentra via via su caviglie, gambe, bacino, schiena, petto, mani, braccia, spalle, collo e viso. Si notano con calma le sensazioni fisiche di ciascuna area.
Meditazione camminata
Si pratica camminando avanti e indietro per una decina di minuti, lentamente, portando tutta l’attenzione ai movimenti del corpo: gambe, piedi che toccano il suolo, braccia che oscillano. Si cerca di non lasciarsi distrarre da pensieri.
Meditazione seduta
Comodamente seduti, si osserva il flusso dei pensieri senza coinvolgimento, lasciandoli scorrere come nuvole nel cielo della mente. Quando ci si accorge di essersi distratti, si riporta delicatamente l’attenzione sul momento presente.
Meditazione guidata
Si ascolta un audio registrato che guida passo passo la sessione, con inviti a concentrare l’attenzione su specifici aspetti come il respiro, i punti di tensione, le sensazioni.
È un ottimo sistema per i principianti.
Errori da evitare quando si inizia
Tra gli errori più comuni di chi è alle prime armi:
- Irrigidirsi o cercare di controllare forzatamente la meditazione;
- Arrendersi alla frustrazione se i pensieri affollano la mente;
- Usare la meditazione per sopprimere emozioni negative;
- Considerare la meditazione una perdita di tempo se non si raggiunge uno stato speciale;
- Saltare le sessioni se si è stanchi o demotivati;
- Aspettarsi risultati immediati.
Meglio piuttosto lasciar fluire l’esperienza in modo spontaneo, senza forzature. Il segreto è la costanza.
Quando meditare durante la giornata
Molti trovano utile meditare al mattino presto, in un momento della giornata tranquillo. Altri prediligono la sera, per rilassarsi dopo la giornata lavorativa.
Si può meditare anche durante le pause del lavoro, i momenti morti in ufficio, i viaggi su mezzi pubblici, prima di un appuntamento stressante. Basta ritagliarsi 10-15 minuti ovunque ci si trovi.
Non esiste un momento giusto standard: ognuno deve trovare gli spazi adatti al proprio stile di vita e rispettarli con costanza.
L’importante è non considerare la meditazione un’attività da sacrificare a fronte di impegni più “urgenti”. Va vista come un momento per prendersi cura di sé, al pari di altre routine di benessere.
Quanto tempo dedicare alla meditazione
Per ottenere risultati, i neuroscienziati consigliano di meditare almeno 5-10 minuti al giorno. Meglio se si riescono a raggiungere i 20-30 minuti quotidiani.
Tuttavia, all’inizio basta cominciare con soli 5 minuti e aumentare gradualmente la durata nel tempo. Un approccio flessibile è preferibile al voler meditare per forza 30 minuti anche quando proprio non si ha tempo o energie.
L’ideale sarebbe meditare ogni giorno alla stessa ora, fino a farlo diventare un’abitudine consolidata. Ma va bene meditare anche a giorni alterni, senza obblighi o sensi di colpa se si salta qualche sessione.
Strumenti utili per la meditazione
Ci sono alcuni strumenti opzionali che possono arricchire la pratica meditativa:
- Cuscino da meditazione: migliora la postura, soprattutto se si soffre di mal di schiena.
- Tappetino: isola dal pavimento freddo.
- Timer: per tenere sotto controllo il tempo delle sessioni.
- Diario: per annotare le proprie riflessioni e i progressi.
- Siti e app guidate: offrono meditazioni strutturate per i principianti.
- Musica rilassante: può aiutare a concentrarsi meglio.
- Abbigliamento comodo: per sentirsi a proprio agio.
Questi accorgimenti non sono indispensabili ma possono arricchire l’esperienza meditativa, soprattutto agli inizi.
Meditare in gruppo o da soli
La maggior parte delle persone predilige una pratica individuale a casa propria. Tuttavia, meditare in gruppo può essere molto utile all’inizio, con la guida di un istruttore esperto che corregge eventuali errori.
I corsi introduttivi sono utili per acquisire una buona base tecnica su cui costruire poi in autonomia. Molti centri organizzano sessioni di gruppo aperte ai principianti a un prezzo accessibile.
Con il tempo, la meditazione domestica in solitaria spesso diventa preferibile per approfondire il proprio viaggio introspettivo. Ma le due modalità possono benissimo integrarsi.
Come affrontare difficoltà e sfide
La meditazione può presentare alcune difficoltà, soprattutto all’inizio:
- Pensieri invadenti che distraggono: è normale all’inizio. Basta riportare con gentilezza l’attenzione al momento presente.
- Agitazione e scoraggiamento: possono capitare giornate no. Meglio ridurre le aspettative e accettare con serenità anche le sessioni difficoltose.
- Sonnolenza: può sopraggiungere se si medita quando si è troppo stanchi. Scegliere il momento migliore della giornata.
- Sensazione di annoiarsi: la meditazione non deve essere una forzatura. Provare diverse tecniche con leggerezza.
- Dolori fisici: la postura giusta e un cuscino d’appoggio possono aiutare.
Ogni meditazione porta benefici anche quando ci sembra difficile. Occorre solo essere pazienti con se stessi e non giudicarsi con severità se non si raggiungono stati alterati di coscienza.
Come integrare la meditazione nella vita quotidiana
Al di là delle sessioni formali, esistono modi semplici per integrare la meditazione nelle comuni attività:
- Mentre si beve il caffè al mattino, portare l’attenzione ai sensi coinvolti: gusto, aroma, calore.
- Durante una passeggiata, soffermarsi a percepire i suoni dell’ambiente e i movimenti del corpo.
- Mentre ci si lava i denti, focalizzarsi interamente sulle sensazioni.
- Per pochi minuti prima di pranzo, seguire il flusso del respiro seduti a tavola.
- Durante le faccende domestiche, concentrarsi solo sull’attività presente.
- Prima di addormentarsi, lasciare andare pensieri e preoccupazioni.
Con piccole pause meditative sparse nella giornata, la mente impara gradualmente a trovare calma e consapevolezza anche nel vivo degli impegni quotidiani.
I benefici a lungo termine della pratica costante
Meditare con costanza genera cambiamenti positivi che si consolidano nel tempo:
- Mente più lucida, migliore attenzione e concentrazione.
- Maggiore consapevolezza di sé e del presente.
- Approccio più equilibrato allo stress.
- Visione più positiva verso sé stessi e gli altri.
- Riduzione di emozioni negative come ansia, tristezza, paura.
- Maggior senso di calma e connessione con il momento presente.
- Rafforzamento del sistema nervoso e immunitario.
- Benefici duraturi per salute fisica e mentale.
La meditazione va quindi intesa come un percorso di trasformazione personale che accompagna passo dopo passo verso un benessere globale.
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