Differenze fra autismo e sindrome di Asperger

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La sindrome di Asperger, abbreviata in SA e l’autismo possono entrambi avere ripercussioni sul comportamento, sulle interazioni sociali e sulle relazioni di una persona. Al giorno d’oggi la sindrome di Asperger è inquadrata fra i disturbi dello spettro autistico.

Cosa è l’autismo

Per autismo si intende un insieme di disturbi dello sviluppo neurologico che possono portare a problematiche relative alle interazioni sociali, alla comunicazione e al comportamento. La gravità e le caratteristiche di questi disturbi sono variabili e possono differire grandemente fra soggetto e soggetto. Di seguito alcune caratteristiche tipiche dell’autismo:

  • difficoltà nel mantenere una conversazione;
  • distacco o disinteresse verso la condivisione di emozioni con i coetanei;
  • difficoltà a rispondere o a comprendere i segnali sociali;
  • difficoltà a comprendere le espressioni facciali o le emozioni di altre persone;
  • abilità linguistiche ritardate;
  • difficoltà a sviluppare relazioni;
  • svolgere azioni ripetitive, come per esempio battere le mani o dondolarsi;
  • interessarsi intensamente a determinati argomenti;
  • parlare in modi atipici, ad esempio con una voce cantilenante;
  • avere un bisogno significativo di strutture e ordini prevedibili;
  • sentirsi sopraffatti o arrabbiati in situazioni nuove;
  • mostrare una sensibilità eccessiva nei confronti di determinati fattori stimolanti, quali essere sopraffatti da rumori forti o da luci intense;
  • ritardo intellettivo.

L’autismo viene generalmente diagnosticato durante l’infanzia e mediamente ne è affetto 1 bambino su 68.

Cosa è la sindrome di Asperger

La sindrome di Asperger è un disturbo pervasivo dello sviluppo considerato comunemente come un disturbo dello spettro autistico “ad alto funzionamento”. 
La sindrome di Asperger, così denominata in onore dello psichiatra e pediatra austriaco Hans Asperger, fu introdotta per la prima volta nel manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali nel 1994. A quel tempo, veniva diagnosticata separatamente dall’autismo. 
Gli esperti si trovano sostanzialmente d’accordo sulla circostanza che non vi sia un singolo disturbo mentale denominato autismo. Piuttosto, il dibattito scientifico si è concentrato sulla differenziazione dei disturbi con diverse forme autistiche, che si inquadrano all’interno della stessa gamma (i c.d. “disturbi dello spettro autistico“).
Molti soggetti con sindrome di Asperger non hanno difficoltà con le abilità linguistiche o cognitive, ma in genere hanno problemi con le abilità sociali e comunicative.

Diagnosi della sindrome di Asperger

Al giorno d’oggi, dopo l’inserimento della sindrome fra i disturbi dello spettro autistico, a un soggetto Asperger può essere diagnosticato l’autismo.
Prima del 2013, i criteri diagnostici per la sindrome di Asperger nel manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali includevano:

  • grave compromissione dell’interazione sociale;
  • modelli di comportamento ripetitivi;
  • interesse intenso o appassionato per determinati argomenti.

I criteri hanno anche rilevato che un soggetto con sindrome di Asperger ha un’intelligenza e uno sviluppo del linguaggio “neurotipici“, il che significa che questi sono simili a soggetti non Asperger.

Differenze fra la sindrome di Asperger e l’autismo

I due disturbi non sono più considerati differenti. Con il termine “autismo” si intende infatti un gruppo di disturbi e la sindrome di Asperger è uno di questi. 
Una persona alla quale potrebbe essere stata diagnosticata in passato la sindrome di Asperger oggi può essere difatti considerata autistica.
Molti soggetti Asperger considerano la loro sindrome come parte della loro identità e viene da loro vista come una semplice complessità mentale superiore al normale, piuttosto che come una malattia vera e propria
I criteri diagnostici una volta riconoscevano che le persone con sindrome di Asperger possiedono uno sviluppo del linguaggio e un’intelligenza neurotipici. 
Il termine “neurotipico” descrive una persona il cui sviluppo e stato neurologico sono tipici, e viene comunemente adoperato per riferirsi a persone non autistiche.
Una persona autistica può anche avere un’intelligenza neurotipica o può sperimentare ritardi intellettuali lievi o significativi.
Una persona con sindrome di Asperger può richiedere un supporto meno completo di quello richiesto da una persona autistica, a seconda ovviamente delle caratteristiche del suo disturbo.

Vivere con l’autismo

Sia l’autismo sia la sindrome di Asperger sono disturbi che necessitano di terapie di supporto. Il comportamento di una persona autistica può semplicemente essere diverso da quello che la società si aspetta. Tuttavia, una persona può avere problemi con alcuni aspetti piuttosto che con altri.I tipi di supporto per una persona autistica possono comprendere:

Comportamento e approcci comunicativi

E’ provato che i bambini autistici beneficiano di approcci che forniscono:

  • struttura;
  • direzione;
  • organizzazione;
  • partecipazione familiare.

Alcuni approcci specifici che le persone autistiche possono trovare utili includono:

Analisi del comportamento applicata

Si tratta di una forma di supporto per i bambini autistici che incoraggia comportamenti utili scoraggiando quelli inutili. Ve ne sono di diverso tipo, come ad esempio:

  • Comportamento positivo e supporto: mira a identificare la ragione del particolare comportamento problematico di un bambino e cerca modi per rendere attraente per il bambino un comportamento più appropriato.
  • Formazione di risposta fondamentale: mira ad aumentare la motivazione di un bambino ad apprendere o comunicare.
  • Intervento comportamentale intensivo precoce: mira ad aiutare i bambini autistici molto piccoli a sviluppare comportamenti positivi e impedire loro di svilupparne di negativi.
  • Insegnamento di prova discreto: mira a insegnare i comportamenti desiderati in modo controllato, passo dopo passo, utilizzando feedback positivi per incoraggiamento.
Tecnologia di assistenza

Le persone autistiche possono avere difficoltà a comunicare e alcune non riescono a comunicare verbalmente. La tecnologia di assistenza può aiutare una persona a interagire con gli altri.
Un esempio è una scheda di comunicazione, una scheda con immagini o parole tramite la quale una persona autistica può interagire.
I dispositivi elettronici, come i tablet, possono avere un software installato progettato per aiutare le persone autistiche a esprimersi.

Terapia occupazionale

Questa può aiutare una persona autistica a vivere nel modo più indipendente possibile. Può fornire indicazioni su come:

  • vestirsi;
  • prepararsi i pasti;
  • gestire l’igiene personale;
  • comunicare in modo efficace.
Logoterapia

La logoterapia può aiutare una soggetto autistico a migliorare le proprie capacità di comunicazione.

Approcci dietetici

Ci sono poche prove a sostegno che l’uso di approcci dietetici per i bambini autistici sia in qualche modo di sostegno. Chiunque sia interessato a sapere se una dieta particolare può aiutare una persona autistica dovrebbe confrontarsi con un nutrizionista.

Farmaci

Alcuni farmaci possono aiutare a gestire alcune caratteristiche dell’autismo, quali:

  • iperattività;
  • problemi di concentrazione;
  • ansia;
  • depressione;
  • convulsioni.

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