L’alopecia è una patologia che riguarda la caduta dei capelli.
In particolare, la definizione si riferisce a quando la caduta dei capelli diventa più intensa sino a causare zone più o meno ampie del capo prive di capelli.
Vi sono svariate forme di alopecia.
E’ consueto che un individuo adulto perda ogni giorno una certa quantità di capelli e che questa diminuzione possa diventare più corposa con l’avanzare dell’età.
Nell’uomo, la forma più abituale è l’alopecia androgenica, la consueta calvizie, che colpisce l’80% dei maschi entro i 60 anni (ma che colpisce anche molte donne dopo la menopausa).
Vi giocano un ruolo considerevole:
- gli ormoni maschili;
- gli androgeni (da cui deriva il nome);
- l’inclinazione genetica (è difatti più usuale nelle persone con un genitore calvo).
Sintomi dell’alopecia
Negli individui di sesso maschile, l’alopecia si estrinseca in maniera caratteristica, con un fiacco e graduale ripiegamento della linea fronto-temporale e riduzione al vertice.
I capelli di queste aree sembrerebbero predeterminati in via genetica a morire a causa dell’esistenza nel bulbo di particolari strutture (recettori) che presentano sensibilità agli ormoni.
Nelle donne le trasformazioni ormonali dopo la menopausa possono portare a un aumento del ritmo della caduta dei capelli che si estrinseca in guisa di sfoltimento diffuso.
Un’altra forma di alopecia, meno usuale, è la cosiddetta alopecia aerata, nella quale si assiste a una rapida caduta dei capelli da aree ben individuate del capo, frequentemente circolari e dai margini alquanto netti.
Nell’alopecia aerata la caduta dei peli può coinvolgere, oltre che il cranio, anche la barba e altre superfici ricoperte da peli.
Insorge repentinamente e ha uno sviluppo inaspettato.
L’origine non è conosciuta e di frequente il malanno si risolve da solo nel breve volgere di alcuni mesi, specialmente se interessa una individuo adulto, tuttavia i peli che crescono nuovamente hanno un’apparenza differente da quelli normali, essendo più simili a una sottile lanugine.
Non sono infrequenti le ricadute.
Altre cause di alopecia possono essere patologie di natura infettiva o specifici trattamenti a base di farmaci.
Molti medicinali invero causano la caduta dei capelli che nondimeno in genere è invertibile all’arresto della terapia.
Questo avvenimento è usuale particolarmente con i farmaci antitumorali ma può essere spinto anche da:
- medicinali antitiroidei;
- derivati della vitamina A assunti per bocca;
- anticoagulanti,
- anticoncezionali per via orale;
- alcuni medicinali per la pressione (beta-bloccanti).
Telogen effluvium
È una condizione del tutto caratteristica di alopecia che si estrinseca dal momento che un numero abbondante di follicoli del cuoio capelluto passa contemporaneamente in fase telogen (morte del capello).
Si verifica in quella occasione una copiosa diminuzione di capelli con rarefazione e manifestazione di chiazze alopeciche.
Il telogen effluvium di solito segue, a distanza di 2-4 mesi, un avvenimento logorante, come un’infermità, un trauma psicologico, la nascita.
Può coinvolgere adulti e bambini senza discriminazione di sesso e non richiede alcuna cura.
La caduta dei capelli per la sua consistenza può inquietare ma solitamente è transitoria, protraendosi per 2-3 mesi per poi risolversi naturalmente.
Trattamento dell’alopecia
La cura dell’alopecia androgenica gode specialmente di un prosperoso mercato in cui le promesse superano abbondantemente le effettive capacità di trattamento.
La calvizie non ha una cura decisiva ed e’ necessario stare parecchio attenti alle ”cure miracolose”.
Non esiste certificazione scientifica di validità per vitamine, minerali (quali zinco, ferro, rame), aminoacidi (come la cistina e la prolina) e la realtà è ben diversa dai risultati reclamizzati da svariati prodotti.
Ultimamente è stata condotta un’analisi la cui intenzione era di chiarire l’efficacia di terapie non convenzionali come l’aromaterapia (strofinamenti con oli essenziali di rosmarino, timo, lavanda, ecc. sul cuoio capelluto) in pazienti con alopecia areata.
I risultati sono stati moderatamente incoraggianti, tuttavia certamente saranno necessarie ulteriori indagini per apprezzare la concreta validità di questi trattamenti alternativi.
Per chi non si rassegna a un avvenimento ”fisiologico”, in quanto geneticamente definito, in questi ultimi anni si sono resi disponibili prodotti che possono donare discreti risultati nella calvizie maschile, ma per difendere i risultati che si ottengono è imprescindibile proseguirne l’utilizzo per tutta la vita.
Per la loro compera è necessaria la prescrizione medica.
Minoxidil
Il minoxidil, accessibile in lozione al 2 e al 5% (Regaine, Minoximen, Aloxidil), è un forte vasodilatatore adoperato da anni nella cura dell’ipertensione.
La sua utilizzazione nel trattamento dell’alopecia androgenica si basa sull’osservazione casuale di un anomalo sviluppo di peli in una certa quantità di pazienti che assumevano il medicinale per tenere a bada la pressione elevata.
Non si sa con esattezza quale sia il funzionamento alle fondamenta di questa reazione: si ritiene che il medicinale faccia dilatare le dimensioni dei follicoli piliferi.
I risultati però non sono garantiti per tutti.
Gli studi mostrano invero che soltanto un terzo pressappoco dei pazienti trattati ottiene lo sviluppo di una calugine cosmeticamente passabile, solitamente i soggetti più giovani con una calvizie al momento ridotta.
Gli effetti sono visibili soltanto dopo alcuni mesi di cura però l’applicazione del rimedio va continuata indeterminatamente poiché se la si sospende si osserva dopo poco tempo un’accelerazione della caduta dei capelli.
Gli effetti indesiderati sono specialmente dermatiti da contatto, irritazioni locali, prurito, aridità della pelle ed eritemi.
Possono manifestarsi giramenti di testa e aumento di velocità del battito cardiaco, e calo della pressione in caso di sovradosaggio.
Finasteride
La finasteride è stata messa in commercio da qualche tempo in una formulazione in compresse da 1 milligrammo per la terapia orale dell’alopecia androgenica.
Anche in questa occasione la rivelazione della possibile efficacia nella calvizie è stata accidentale: il medicinale difatti è stato concepito per sanare l’ingrossamento della prostata (es. Proscar, in commercio in dose di 5 milligrammi non adatto per l’impiego anti-calvizie).
I pazienti che assumevano il medicamento riferivano di accorgersi nel giro di alcuni mesi di una crescita dei capelli e questo ha stimolato i ricercatori a studiarne l’eventuale impiego nell’alopecia.
La finasteride agisce con un funzionamento ormonale bloccando la sintesi dell’ormone che induce la caduta del capello.
Quasi la metà degli uomini che ha utilizzato il principio attivo ha considerato appagante la propria chioma dopo un anno di terapia.
La medicina deve essere prescritta dal dottore e può essere assunta unicamente dopo che sono stati esclusi problemi alla prostata poiché la cura li potrebbe nascondere.
Gli effetti indesiderati più ”rilevanti” emersi nel corso degli studi sono: diminuzione del desiderio sessuale, incapacità sessuale e decremento della quantità di liquido seminale.
Gli effetti sono svaniti all’interruzione del farmaco.
Nella donna in età feconda la medicina è categoricamente inidonea per l’eventuale manifestazione di deformità dell’apparato genito-urinario dei figli di sesso maschile.
Le stesse donne, secondo un’avvertenza dell’azienda produttrice, non dovrebbero neanche manipolare compresse rotte ovvero sminuzzate.
Chi pensa di cominciare questa cura deve mettere in conto anche l’onere economico da assumersi per tutta la vita.
Ciò in quanto la cura non può essere fermata, pena la scomparsa dei risultati semmai conseguiti.
Nei casi di alopecia aerata, molti trattamenti si limitano a istigare una reazione di tipo infiammatorio sulla lesione.
Ulteriori possibilità
L’acido retinoico è una delle sostanze utilizzate, tra le altre ricordiamo l’acido salicilico, l’acido squarico, il difenciprone.
Di fatto però nella maggior parte dei casi la patologia prosegue nel suo strambo e imponderabile andazzo.
Essa infatti non è granché influenzata dai medicinali e nessuna cura sembra alla lunga fruttuosa, nemmeno quelle che conseguono alcuni risultati nell’immediato.
Anche nell’alopecia aerata esistono mezzi di cura che vanno utilizzati da medici esperti e specialisti in dermatologia.
Esistono metodologie di innesto eseguite in una infinità di centri per la lotta contro la caduta del capello sorti in tutt’Italia:
- espansioni cutanee;
- autotrapianto;
- impianto di capelli veri ovvero artificiali;
- lifting del cuoio capelluto.
Per chi sceglie una strada del genere, vale un solo consiglio: accertare l’austerità e la competenza di coloro a cui ci si affida dando il proprio favore alle tecniche più collaudate.
In tutti i casi in cui sia possibile individuare la causa che provoca la perdita dei capelli si dovrà, ovviamente, intervenire su di essa.
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