Angina pectoris

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L’angina pectoris, comunemente chiamata angina, è una condizione medica caratterizzata da dolore o disagio nella regione toracica, noto come dolore toracico o anginoso.
Questo dolore è causato da una ridotta fornitura di sangue al muscolo cardiaco, di solito a causa di un restringimento o di un blocco delle arterie coronarie, che sono responsabili di portare sangue ricco di ossigeno al cuore.
Le arterie coronarie possono accumulare depositi di grasso e altre sostanze, formando placche che restringono il flusso sanguigno. In determinate situazioni, come lo sforzo fisico o il momento di stress, il cuore richiede più sangue e ossigeno.
Quando le arterie coronarie restringono ulteriormente il flusso sanguigno, il cuore non riceve una quantità sufficiente di ossigeno, causando dolore o pressione toracica.

Cause dell’angina pectoris

Le cause principali di questa condizione includono:

  1. Aterosclerosi: L’aterosclerosi è la causa principale dell’angina. Si verifica quando le arterie coronarie, che forniscono sangue ricco di ossigeno al muscolo cardiaco, sviluppano placche aterosclerotiche. Queste placche sono costituite da depositi di grasso, colesterolo, calcio e altre sostanze. Con il tempo, queste placche possono restringere le arterie coronarie e limitare il flusso sanguigno al cuore. Quando il cuore richiede più sangue, ad esempio durante lo sforzo fisico, lo stress o l’eccitazione, queste arterie restringono ulteriormente il flusso sanguigno, causando l’angina.
  2. Spasmo coronarico: In alcuni casi, l’angina può essere causata da spasmi temporanei delle arterie coronarie. Questi spasmi possono ridurre temporaneamente il flusso sanguigno al cuore, causando sintomi simili all’angina. Questi eventi sono spesso noti come angina vasospastica o angina di Prinzmetal.
  3. Altre cause: Alcune persone possono sperimentare angina a causa di altre condizioni cardiache, come stenosi aortica (restringimento della valvola aortica), insufficienza cardiaca o cardiomiopatia.
  4. Fattori di rischio: Diversi fattori di rischio possono aumentare la probabilità di sviluppare aterosclerosi e, di conseguenza, l’angina pectoris. Questi includono il fumo di tabacco, l’ipertensione arteriosa, l’ipercolesterolemia, il diabete mellito, l’obesità, la mancanza di attività fisica e una storia familiare di malattie cardiache.

È importante notare che l’angina pectoris è spesso un segnale di allarme che indica un rischio aumentato di malattia coronarica e di infarto del miocardio. La gestione delle cause sottostanti e dei fattori di rischio è cruciale per prevenire ulteriori episodi di angina e ridurre il rischio di gravi eventi cardiaci.

Sintomi dell’angina pectoris

La sintomatologia è spesso descritta come dolore o una sensazione sgradevole al petto, ma i sintomi possono variare da persona a persona. I sintomi tipici dell’angina pectoris includono:

  1. Dolore toracico o disagio: Il sintomo più comune è una sensazione di pressione, pesantezza o dolore nel centro del petto. Questo dolore può irradiare verso il braccio sinistro, il collo, la mandibola, la spalla o la schiena. Spesso è descritto come un senso di costrizione o oppressione nel petto.
  2. Dispnea: La difficoltà respiratoria o la sensazione di mancanza d’aria sono comuni. Alcune persone possono sperimentare un respiro corto o affanno durante un episodio di angina.
  3. Debolezza: Una sensazione improvvisa di stanchezza o debolezza può accompagnare l’angina.
  4. Sudorazione eccessiva: Sudorazione fredda e sudorazione profusa sono sintomi associati a episodi di angina.
  5. Nausea: Alcune persone possono avvertire nausea o malessere durante un attacco d’angina.
  6. Ansia: L’angina può causare ansia o una sensazione di paura a causa del dolore toracico e della paura di un evento cardiaco grave.

I sintomi dell’angina pectoris sono solitamente scatenati da situazioni in cui il cuore richiede più ossigeno, come l’attività fisica, l’eccitazione, il freddo o il consumo di pasti abbondanti. Questi sintomi di solito migliorano con il riposo o con il rilassamento.

Diagnosi di angina pectoris

La diagnosi di angina pectoris coinvolge una valutazione medica approfondita, che comprende diversi passaggi e test per determinare la causa dei sintomi e la gravità della condizione.
Ecco i principali metodi diagnostici utilizzati per la diagnosi:

  1. Anamnesi clinica: Il medico inizierà raccogliendo un’anamnesi completa, che include la descrizione dei sintomi, la loro durata, i fattori scatenanti (come l’attività fisica o lo stress) e la loro risposta al riposo. È importante comunicare al medico tutti i sintomi e i fattori che possono influenzare la salute cardiaca.
  2. Esame fisico: Il medico effettuerà un esame fisico completo, durante il quale ausculterà il cuore, misurerà la pressione sanguigna e ascolterà il respiro. L’esame può rilevare eventuali anomalie cardiache o respiratorie.
  3. Elettrocardiogramma (ECG o EKG): Questo test registra l’attività elettrica del cuore e può rilevare anomalie nel ritmo cardiaco o segni di ischemia (riduzione del flusso sanguigno al muscolo cardiaco). Un ECG può essere eseguito sia in condizioni di riposo che durante l’attività fisica (test da sforzo) per valutare la risposta del cuore allo sforzo.
  4. Ecocardiografia: Questa è un’ultrasonografia del cuore che consente di valutare le dimensioni, la forma e la funzione del cuore. Può rivelare eventuali difetti strutturali o problemi nelle valvole cardiache.
  5. Stress test: Questo test da sforzo coinvolge l’esecuzione di un ECG durante l’esercizio fisico, spesso su un tapis roulant o una bicicletta ergometrica. Il test da sforzo è utile per valutare la risposta del cuore allo sforzo fisico.
  6. Scintigrafia miocardica: Questa procedura coinvolge l’iniezione di un tracciante radioattivo per visualizzare il flusso sanguigno al cuore e identificare eventuali aree di ischemia o danni.
  7. Angiografia coronarica: Questo è un esame più invasivo che coinvolge l’introduzione di un catetere attraverso un’arteria e l’iniezione di un mezzo di contrasto per visualizzare le arterie coronarie. L’angiografia coronarica è spesso utilizzata per identificare l’entità dell’aterosclerosi (accumulo di placca) nelle arterie coronarie.

La diagnosi di angina pectoris è basata su una combinazione di questi test e sull’interpretazione dei sintomi.
Una volta che la diagnosi è stata stabilita, il medico lavorerà con il paziente per sviluppare un piano di gestione, che può includere modifiche dello stile di vita, farmaci o procedure invasive, a seconda della gravità della condizione e del rischio di complicazioni.
La diagnosi precoce e la gestione adeguata sono fondamentali per prevenire gravi eventi cardiaci come l’infarto del miocardio.

Trattamento

Il trattamento dell’angina pectoris è mirato a ridurre o prevenire gli episodi di dolore toracico, migliorare la qualità della vita del paziente e prevenire gravi complicazioni come l’infarto del miocardio. I metodi di trattamento possono includere:

  1. Modifiche dello stile di vita:
    • Smettere di fumare: Il fumo è un fattore di rischio significativo per le malattie cardiache. L’astensione dal fumo è fondamentale per ridurre il rischio di angina pectoris.
    • Controllo del peso: Mantenere un peso corporeo sano riduce il carico sul cuore e il rischio di aterosclerosi.
    • Dieta sana: Una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e povera di grassi saturi e colesterolo è importante per la salute cardiaca.
    • Attività fisica regolare: L’esercizio fisico può migliorare la salute cardiovascolare. Tuttavia, il piano di esercizio dovrebbe essere personalizzato in base alle capacità del paziente.
  2. Farmaci:
    • Nitroglicerina: Questo farmaco viene solitamente somministrato sotto forma di spray o compresse sublinguali per alleviare rapidamente il dolore toracico.
    • Beta-bloccanti: Riducono il carico di lavoro del cuore, abbassano la frequenza cardiaca e riducono la pressione sanguigna.
    • Calcio-antagonisti: Riducono il carico di lavoro del cuore e migliorano la circolazione sanguigna.
    • ACE inibitori: Riducono la pressione arteriosa e possono essere utili se il paziente ha anche ipertensione.
    • Anti-piastrinici: Riducono il rischio di coaguli sanguigni nelle arterie.
  3. Interventi chirurgici e procedure:
    • Angioplastica coronarica con o senza stent: Questa procedura viene eseguita per aprire le arterie coronarie occluse o restringenti.
    • Bypass aortocoronarico (CABG): Durante un CABG, un chirurgo crea nuovi percorsi per il flusso sanguigno bypassando le arterie coronarie occluse.
    • Terapia di rivascolarizzazione transmurale percutanea (PTCA): Questa procedura usa un catetere per migliorare il flusso sanguigno attraverso le arterie coronarie.
  4. Programma di riabilitazione cardiaca: Dopo un evento di angina pectoris o un intervento chirurgico, molti pazienti beneficiano di programmi di riabilitazione cardiaca che combinano esercizio fisico supervisionato, educazione sulla salute e supporto psicologico.
  5. Gestione dello stress: Il controllo dello stress può contribuire a ridurre gli episodi di angina pectoris. Tecniche di gestione dello stress come la meditazione, il rilassamento e la terapia cognitivo-comportamentale possono essere utili.

Il trattamento specifico dipenderà dalla gravità dell’angina pectoris, dai fattori di rischio del paziente e da altre condizioni mediche presenti.
È importante lavorare in stretta collaborazione con un medico per sviluppare un piano di trattamento personalizzato.
La gestione efficace dell’angina pectoris può aiutare a migliorare la qualità della vita e prevenire complicazioni cardiovascolari gravi.

Prevenzione

La prevenzione dell’angina pectoris si concentra principalmente sulla riduzione dei fattori di rischio e sull’adozione di uno stile di vita sano per mantenere il cuore e le arterie coronarie in buona salute. Ecco alcune misure di prevenzione chiave:

  1. Smettere di fumare: Come detto, il fumo è uno dei principali fattori di rischio per l’angina pectoris e le malattie cardiache. Smettere di fumare è uno dei passi più importanti per prevenire l’angina e migliorare la salute del cuore.
  2. Dieta sana: Adottare una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e povera di grassi saturi, colesterolo e sodio può contribuire a mantenere le arterie coronarie libere da accumuli di placca aterosclerotica.
  3. Controllo del peso: Mantenere un peso corporeo sano riduce il rischio di obesità, ipertensione e diabete, che sono fattori di rischio per l’angina pectoris.
  4. Attività fisica regolare: L’esercizio fisico regolare è fondamentale per mantenere il cuore in salute. Ci si dovrebbe porre come obiettivo almeno 150 minuti di attività aerobica moderata o 75 minuti di attività intensa a settimana.
  5. Controllo della pressione arteriosa: L’ipertensione è un fattore di rischio importante per l’angina pectoris. Monitorare regolarmente la pressione arteriosa e seguire il trattamento se necessario.
  6. Controllo del diabete: Se si ha il diabete, è importante mantenere una buona gestione del glucosio nel sangue, poiché il diabete è un fattore di rischio per le malattie cardiache.
  7. Gestione dello stress: Il controllo dello stress può aiutare a prevenire gli episodi di angina pectoris. Tecniche di gestione dello stress come la meditazione, il rilassamento e la terapia cognitivo-comportamentale possono essere utili.
  8. Limitazione dell’alcol: Il consumo eccessivo di alcol può contribuire ai fattori di rischio cardiovascolari. Limitare il consumo di alcol è una scelta saggia.
  9. Farmaci prescritti: Se si ha una storia di angina pectoris o di malattie cardiache, il medico può prescrivere farmaci come i beta-bloccanti, gli anti-piastrinici o altri farmaci per ridurre il rischio di episodi di angina.
  10. Visite mediche regolari: Le visite mediche regolari possono aiutare a monitorare la salute del cuore e a identificare tempestivamente eventuali problemi.
  11. Igiene orale: La salute orale è collegata alla salute cardiaca. La malattia gengivale può aumentare il rischio di malattie cardiache. Mantenere una buona igiene orale è importante.

La prevenzione dell’angina pectoris richiede un approccio olistico alla salute.
Consultare il proprio medico per sviluppare un piano di prevenzione personalizzato, specialmente se si hanno fattori di rischio elevati o una storia familiare di malattie cardiache.

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