L’anoressia può essere definita come una patologia che consiste in una percezione alterata dell’immagine del proprio corpo, con una paura grandissima di divenire obesi e conseguente rifiuto del cibo. L’anoressia si classifica, insieme alla bulimia, fra i disturbi del comportamento alimentare.
Cause
Le cause dell’anoressia non sono ancora del tutto comprese. Possono essere importanti fattori quali l’ereditarietà unitamente a fattori sociali, come la propaganda del “look magro e in forma” diffuso nelle società occidentali, e fattori psicologici. In tanti casi l’anoressia è un esito di patologie psichiche. Fra le cause di natura biologica, sono state formulate ipotesi su un cattivo funzionamento dell’ipotalamo, degli ormoni gastrointestinali o dei neurotrasmettitori della tiroide, oltre a modificazioni di aree specifiche del cervello delegate al riconoscimento dell’immagine del proprio corpo.
Sintomi dell’anoressia
La malattia interessa principalmente le ragazze adolescenti e le giovani donne. Una persona anoressica può astenersi del tutto dal mangiare, abusare di lassativi oppure stimolarsi il vomito dopo i pasti per non prendere peso. La manifestazione fisica più lampante dell’anoressia è la perdita di peso, associata a debolezza, tremori, riduzione della pressione sanguigna e modificazioni del ritmo cardiaco. Nelle ragazze e nelle donne anoressiche, può interrompersi anche il ciclo mestruale. Altri sintomi caratteristici degli anoressici che si stimolano il vomito possono essere il collo edematoso, la rottura dei vasi sanguigni del viso e i guasti allo smalto della parte posteriore dei denti causati dall’acidità che caratterizza il vomito.
Diagnosi di anoressia
La diagnosi di anoressia si effettua su base clinica per quanto riguarda il comportamento del paziente nei confronti del cibo (si usano questionari specifici) e il marcato calo ponderale. Il laboratorio può essere d’ausilio per mettere in risalto deficit proteici, vitaminici e di oligoelementi e per la diagnosi di disturbi associati.
Trattamento dell’anoressia
Il trattamento iniziale dell’anoressia si prefigge di correggere le modificazioni metaboliche causate dall’alimentazione insufficiente. Possono rendersi necessari il ricovero ospedaliero e l’alimentazione endovenosa. Una volta curato lo stato di deficit nutrizionale è utile cominciare una psicoterapia che richiede anche il coinvolgimento della famiglia. Se la depressione o l’ansia caratterizzano il quadro clinico, possono essere prescritti farmaci per contrastare tali disturbi, quantunque i risultati ottenuti con l’utilizzo di farmaci antidepressivi siano ancora discutibili.