Depressione post partum

La depressione post partum (o post parto) può essere definita come una particolare forma di affezione nervosa che affligge alcune donne a cominciare dal 3° o 4° giorno dopo la venuta al mondo del figlio e che può durare molti giorni, presentandosi in taluni casi come vera e propria depressione, seguita da forme di psicosi.
Secondo una ricerca recente, la depressione post partum si manifesta in circa il 13% delle donne nel corso delle prime settimane dopo la nascita del bimbo, nel 14,5% si manifesta un nuovo episodio depressivo di entità maggiore o minore nei primi tre mesi successivi al parto e il 20% prova una depressione post partum nel primo anno dopo il parto.
In generale, più del 70% delle madri, nei giorni subito successivi al parto presentano sintomi di leggera depressione, in una forma che viene chiamata “baby blues” o “maternity blues”, riferendosi allo stato di tristezza che contraddistingue il fenomeno.

Cause della depressione post partum

Depressione post partum

La causa preponderante della depressione post partum va ricercata nel repentino calo di ormoni estrogeni e progesterone che solitamente regolano il sonno di modo tale da evitare risvegli, semplificando il processo di addormentamento e incrementando il sonno REM.
Il loro repentino calo modifica la qualità del sonno.
Per di più, variano pure gli ormoni sessuali e tiroidei.
Ma le cause sono svariate e oltre ai fattori ormonali appena citati, concorrono anche fattori fisici, come ad esempio lo sfiancamento indotto dai ritmi imposti dal bimbo.
Lo sforzo del post-partum diventa un formidabile induttore di stress che a sua volta esercita un’azione sul sistema immunitario della madre diminuendo le capacità di difesa e di reazione, tanto da fare diventare una donna più esposta alla depressione post partum.
Per di più, possono presentarsi fattori psicologici quali una personalità contraddistinta da bassi livelli di autostima o predisposta al perfezionismo, oltre a fattori sociali, quali la giovane età, la mancanza di esperienza e la mancanza di aiuto e di sostegno da parte di un/una parente, di un’amica o del partner.
In ultimo possono contribuire anche fattori cognitivi, come il coltivare attese non realistiche sul sentirsi madre o sul bimbo.

Sintomi della depressione post partum

Nei primi 7-10 giorni dopo il parto si manifesta un repentino calo ormonale ed è, dunque, fisiologico una fase transitoria in cui la donna è più emotiva e incline al pianto, più irritabile, più ansiosa. Sono queste tutte risposte fisiologiche e benevoli che sono portate a dissolversi spontaneamente.
Ciò nondimeno, va riservata una certa attenzione, in quanto il 20% delle donne che sperimentano questa “sintomatologia” è a rischio di suscitare la vera e propria depressione post partum.
Il dubbio che si tratti di una condizione patologica, e non più benigna, deve manifestarsi se a tre mesi dal parto emergono, o ci sono ancora, indizi come un calo del tono dell’umore, mancanza di sensazioni di letizia e compiacimento per la nascita del bimbo, tendenza al pianto, stanchezza fisica, disturbi del sonno, irritabilità e permalosità e un generale stato di allerta, modificazioni dell’appetito, carenza o completa mancanza del desiderio sessuale. In particolare se tutto ciò persiste nel tempo ed è di una certa intensità.

Diagnosi

La diagnosi di depressione post partum è un processo complesso che coinvolge la valutazione dei sintomi emotivi, comportamentali e fisici che possono manifestarsi dopo il parto. È importante riconoscere che la depressione post partum è un disturbo serio e che richiede attenzione medica. Ecco i passaggi tipici per la diagnosi:

Valutazione dei sintomi

  • Sintomi emotivi: Sentimenti di tristezza, vuoto, disperazione, inutilità, colpa o ansia.
  • Sintomi comportamentali: Perdita di interesse o piacere nelle attività quotidiane, ritiro sociale, difficoltà di concentrazione, irritabilità o cambiamenti nel comportamento.
  • Sintomi fisici: Cambiamenti nell’appetito o nel peso, disturbi del sonno, stanchezza o perdita di energia.
  • Sintomi severi: Pensieri di nuocere a se stessi o al bambino.

Consultazione medica

La donna dovrebbe consultare un medico se sospetta di soffrire di depressione post partum. Il medico può fare domande sulla storia clinica, i sintomi, i sentimenti e il comportamento.

Screening e questionari

Esistono questionari specifici, come la Scala di Valutazione della depressione post partum di Edinburgh (EPDS), che possono aiutare a identificare i sintomi della depressione post partum.

Esclusione di altre condizioni

Alcune condizioni mediche o ormonali possono causare sintomi simili alla depressione post partum. È importante escludere altre possibili cause attraverso esami fisici e, se necessario, test di laboratorio.

Valutazione psichiatrica

In alcuni casi, può essere utile una valutazione da parte di uno psichiatra o di un altro professionista della salute mentale per una diagnosi accurata e per pianificare il trattamento.

Supporto e follow-Up

È essenziale fornire supporto alla madre e garantire un follow-up regolare per monitorare i sintomi e la risposta al trattamento.

Importanza della diagnosi precoce

Una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo sono cruciali per gestire efficacemente la depressione post partum e per prevenire possibili conseguenze negative sia per la madre che per il bambino.
La depressione post partum è una condizione curabile e molte donne si riprendono completamente con il giusto supporto e trattamento.

Trattamento

Talvolta, per superare la depressione post partum, è del tutto sufficiente rivolgersi a uno specialista per un colloquio: il semplice fatto di percepire un’attenzione prestata verso se stesse può essere decisivo.
Se invece è indispensabile intervenire, si possono usare tecniche di distensione che producono effetti anti-ansia e anti-stress, oppure affrontare interventi di psicoterapia cognitiva di gruppo o individuale o interventi più peculiari decisi caso per caso.
Infine, vanno considerati i farmaci, gli antidepressivi di nuova generazione, che assunti sotto controllo e su prescrizione medica, si sono rivelati sicuri in gravidanza e nel post-partum.
Il loro utilizzo, anche se cominciato prima della gravidanza, non deve essere interrotto in quanto non curarsi o sospendere la cura può rivelarsi molto rischioso.

Prevenzione

La prevenzione della depressione post partum inizia idealmente prima del parto e continua nel periodo post-partum. Anche se non è sempre possibile prevenire completamente la depressione post partum, ci sono diverse strategie che possono ridurre il rischio e aiutare a gestire meglio i sintomi se si presentano.

Preparazione e informazione

  • Informarsi sulla depressione post partum: Conoscere i sintomi e i rischi può aiutare a riconoscerla precocemente.
  • Partecipare a corsi di preparazione al parto che trattano anche la salute mentale post-partum.

Supporto emotivo

  • Costruire una rete di supporto: Parlare con il partner, la famiglia, gli amici o un gruppo di supporto.
  • Considerare la terapia o il counseling durante la gravidanza, specialmente se ci sono precedenti di depressione o ansia.

Stile di vita salutare

  • Mantenere un’alimentazione equilibrata e fare esercizio fisico regolare.
  • Assicurarsi di riposare abbastanza, anche se può essere difficile con un neonato.
  • Dedicare tempo al proprio benessere: relax, hobby, socializzazione.

Piano di assistenza post-partum

  • Discutere un piano di assistenza post-partum con il medico, che può includere controlli regolari per la salute mentale.
  • Organizzare aiuto pratico per il periodo dopo il parto (ad esempio, aiuto con le faccende domestiche o la cura del bambino).

Gestione dello stress

  • Imparare e praticare tecniche di riduzione dello stress, come la meditazione, il mindfulness o lo yoga.
  • Evitare di mettersi sotto pressione per essere una “mamma perfetta”.

Consultazione precoce in caso di sintomi

Se si iniziano a notare segni di depressione, consultare immediatamente un medico.

Considerazione dei fattori di rischio individuali

Se ci sono fattori di rischio noti (come una storia personale o familiare di depressione), discuterne con il medico per un monitoraggio e un intervento più mirato.

Vaccinazione

Considerare la possibilità di fare il vaccino contro la depressione post partum, se disponibile e consigliato dal medico.

Conclusione

Sebbene la depressione post partum possa essere una sfida, l’adozione di misure preventive, la creazione di un ambiente di supporto e la ricerca attiva di aiuto possono fare una grande differenza.
È importante ricordare che chiedere aiuto è un segno di forza, non di debolezza.

Se ti è piaciuto questo articolo, non dimenticare di condividerlo sui tuoi canali social e di lasciare un commento qui sotto!