La depressione post partum (o post parto) può essere definita come una particolare forma di affezione nervosa che affligge alcune donne a cominciare dal 3° o 4° giorno dopo la venuta al mondo del figlio e che può durare molti giorni, presentandosi in taluni casi come vera e propria depressione, seguita da forme di psicosi.
Secondo una ricerca recente, la depressione post partum si manifesta in circa il 13% delle donne nel corso delle prime settimane dopo la nascita del bimbo, nel 14,5% si manifesta un nuovo episodio depressivo di entità maggiore o minore nei primi tre mesi successivi al parto e il 20% prova una depressione post partum nel primo anno dopo il parto.
In generale, più del 70% delle madri, nei giorni subito successivi al parto presentano sintomi di leggera depressione, in una forma che viene chiamata “baby blues” o “maternity blues”, riferendosi allo stato di tristezza che contraddistingue il fenomeno.
Cause della depressione post partum
![Depressione post partum](http://guidamedicina.it/wp-content/uploads/2012/08/Depressione-post-partum2-300x200.jpg)
La causa preponderante della depressione post partum va ricercata nel repentino calo di ormoni estrogeni e progesterone che solitamente regolano il sonno di modo tale da evitare risvegli, semplificando il processo di addormentamento e incrementando il sonno REM.
Il loro repentino calo modifica la qualità del sonno.
Per di più, variano pure gli ormoni sessuali e tiroidei.
Ma le cause sono svariate e oltre ai fattori ormonali appena citati, concorrono anche fattori fisici, come ad esempio lo sfiancamento indotto dai ritmi imposti dal bimbo.
Lo sforzo del post-partum diventa un formidabile induttore di stress che a sua volta esercita un’azione sul sistema immunitario della madre diminuendo le capacità di difesa e di reazione, tanto da fare diventare una donna più esposta alla depressione post partum.
Per di più, possono presentarsi fattori psicologici quali una personalità contraddistinta da bassi livelli di autostima o predisposta al perfezionismo, oltre a fattori sociali, quali la giovane età, la mancanza di esperienza e la mancanza di aiuto e di sostegno da parte di un/una parente, di un’amica o del partner.
In ultimo possono contribuire anche fattori cognitivi, come il coltivare attese non realistiche sul sentirsi madre o sul bimbo.
Sintomi della depressione post partum
Nei primi 7-10 giorni dopo il parto si manifesta un repentino calo ormonale ed è, dunque, fisiologico una fase transitoria in cui la donna è più emotiva e incline al pianto, più irritabile, più ansiosa. Sono queste tutte risposte fisiologiche e benevoli che sono portate a dissolversi spontaneamente.
Ciò nondimeno, va riservata una certa attenzione, in quanto il 20% delle donne che sperimentano questa “sintomatologia” è a rischio di suscitare la vera e propria depressione post partum.
Il dubbio che si tratti di una condizione patologica, e non più benigna, deve manifestarsi se a tre mesi dal parto emergono, o ci sono ancora, indizi come un calo del tono dell’umore, mancanza di sensazioni di letizia e compiacimento per la nascita del bimbo, tendenza al pianto, stanchezza fisica, disturbi del sonno, irritabilità e permalosità e un generale stato di allerta, modificazioni dell’appetito, carenza o completa mancanza del desiderio sessuale. In particolare se tutto ciò persiste nel tempo ed è di una certa intensità.
Diagnosi
La diagnosi di depressione post partum è un processo complesso che coinvolge la valutazione dei sintomi emotivi, comportamentali e fisici che possono manifestarsi dopo il parto. È importante riconoscere che la depressione post partum è un disturbo serio e che richiede attenzione medica. Ecco i passaggi tipici per la diagnosi:
Valutazione dei sintomi
- Sintomi emotivi: Sentimenti di tristezza, vuoto, disperazione, inutilità, colpa o ansia.
- Sintomi comportamentali: Perdita di interesse o piacere nelle attività quotidiane, ritiro sociale, difficoltà di concentrazione, irritabilità o cambiamenti nel comportamento.
- Sintomi fisici: Cambiamenti nell’appetito o nel peso, disturbi del sonno, stanchezza o perdita di energia.
- Sintomi severi: Pensieri di nuocere a se stessi o al bambino.
Consultazione medica
La donna dovrebbe consultare un medico se sospetta di soffrire di depressione post partum. Il medico può fare domande sulla storia clinica, i sintomi, i sentimenti e il comportamento.
Screening e questionari
Esistono questionari specifici, come la Scala di Valutazione della depressione post partum di Edinburgh (EPDS), che possono aiutare a identificare i sintomi della depressione post partum.
Esclusione di altre condizioni
Alcune condizioni mediche o ormonali possono causare sintomi simili alla depressione post partum. È importante escludere altre possibili cause attraverso esami fisici e, se necessario, test di laboratorio.
Valutazione psichiatrica
In alcuni casi, può essere utile una valutazione da parte di uno psichiatra o di un altro professionista della salute mentale per una diagnosi accurata e per pianificare il trattamento.
Supporto e follow-Up
È essenziale fornire supporto alla madre e garantire un follow-up regolare per monitorare i sintomi e la risposta al trattamento.
Importanza della diagnosi precoce
Una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo sono cruciali per gestire efficacemente la depressione post partum e per prevenire possibili conseguenze negative sia per la madre che per il bambino.
La depressione post partum è una condizione curabile e molte donne si riprendono completamente con il giusto supporto e trattamento.
Trattamento
Talvolta, per superare la depressione post partum, è del tutto sufficiente rivolgersi a uno specialista per un colloquio: il semplice fatto di percepire un’attenzione prestata verso se stesse può essere decisivo.
Se invece è indispensabile intervenire, si possono usare tecniche di distensione che producono effetti anti-ansia e anti-stress, oppure affrontare interventi di psicoterapia cognitiva di gruppo o individuale o interventi più peculiari decisi caso per caso.
Infine, vanno considerati i farmaci, gli antidepressivi di nuova generazione, che assunti sotto controllo e su prescrizione medica, si sono rivelati sicuri in gravidanza e nel post-partum.
Il loro utilizzo, anche se cominciato prima della gravidanza, non deve essere interrotto in quanto non curarsi o sospendere la cura può rivelarsi molto rischioso.
Prevenzione
La prevenzione della depressione post partum inizia idealmente prima del parto e continua nel periodo post-partum. Anche se non è sempre possibile prevenire completamente la depressione post partum, ci sono diverse strategie che possono ridurre il rischio e aiutare a gestire meglio i sintomi se si presentano.
Preparazione e informazione
- Informarsi sulla depressione post partum: Conoscere i sintomi e i rischi può aiutare a riconoscerla precocemente.
- Partecipare a corsi di preparazione al parto che trattano anche la salute mentale post-partum.
Supporto emotivo
- Costruire una rete di supporto: Parlare con il partner, la famiglia, gli amici o un gruppo di supporto.
- Considerare la terapia o il counseling durante la gravidanza, specialmente se ci sono precedenti di depressione o ansia.
Stile di vita salutare
- Mantenere un’alimentazione equilibrata e fare esercizio fisico regolare.
- Assicurarsi di riposare abbastanza, anche se può essere difficile con un neonato.
- Dedicare tempo al proprio benessere: relax, hobby, socializzazione.
Piano di assistenza post-partum
- Discutere un piano di assistenza post-partum con il medico, che può includere controlli regolari per la salute mentale.
- Organizzare aiuto pratico per il periodo dopo il parto (ad esempio, aiuto con le faccende domestiche o la cura del bambino).
Gestione dello stress
- Imparare e praticare tecniche di riduzione dello stress, come la meditazione, il mindfulness o lo yoga.
- Evitare di mettersi sotto pressione per essere una “mamma perfetta”.
Consultazione precoce in caso di sintomi
Se si iniziano a notare segni di depressione, consultare immediatamente un medico.
Considerazione dei fattori di rischio individuali
Se ci sono fattori di rischio noti (come una storia personale o familiare di depressione), discuterne con il medico per un monitoraggio e un intervento più mirato.
Vaccinazione
Considerare la possibilità di fare il vaccino contro la depressione post partum, se disponibile e consigliato dal medico.
Conclusione
Sebbene la depressione post partum possa essere una sfida, l’adozione di misure preventive, la creazione di un ambiente di supporto e la ricerca attiva di aiuto possono fare una grande differenza.
È importante ricordare che chiedere aiuto è un segno di forza, non di debolezza.
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