La depressione post partum (o post parto) può essere definita come una particolare forma di affezione nervosa che affligge alcune donne a cominciare dal 3° o 4° giorno dopo la venuta al mondo del figlio e che può durare molti giorni, presentandosi in taluni casi come vera e propria depressione, seguita da forme di psicosi.
Secondo una ricerca risalente al 2008, la depressione post partum si manifesta in circa il 13% delle donne nel corso delle prime settimane dopo la nascita del bimbo, nel 14,5% si manifesta un nuovo episodio depressivo di entità maggiore o minore nei primi tre mesi successivi al parto e il 20% prova una depressione post partum nel primo anno dopo il parto. In generale, più del 70% delle madri, nei giorni subito successivi al parto presentano sintomi di leggera depressione, in una forma che viene chiamata “baby blues” o “maternity blues”, riferendosi allo stato di tristezza che contraddistingue il fenomeno.
Cause della depressione post partum
La causa preponderante della depressione post partum va ricercata nel repentino calo di ormoni estrogeni e progesterone che solitamente regolano il sonno di modo tale da evitare risvegli, semplificando il processo di addormentamento e incrementando il sonno REM. Il loro repentino calo modifica la qualità del sonno. Per di più, variano pure gli ormoni sessuali e tiroidei. Ma le cause sono svariate e oltre ai fattori ormonali appena citati, concorrono anche fattori fisici, come ad esempio lo sfiancamento indotto dai ritmi imposti dal bimbo. Lo sforzo del post-partum diventa un formidabile induttore di stress che a sua volta esercita un’azione sul sistema immunitario della madre diminuendo le capacità di difesa e di reazione, tanto da fare diventare una donna più esposta alla depressione post partum. Per di più, possono presentarsi fattori psicologici quali una personalità contraddistinta da bassi livelli di autostima o predisposta al perfezionismo, oltre a fattori sociali, quali la giovane età, la mancanza di esperienza e la mancanza di aiuto e di sostegno da parte di un/una parente, di un’amica o del partner. In ultimo possono contribuire anche fattori cognitivi, come il coltivare attese non realistiche sul sentirsi madre o sul bimbo.
Sintomi della depressione post partum
Nei primi 7-10 giorni dopo il parto si manifesta un repentino calo ormonale ed è, dunque, fisiologico una fase transitoria in cui la donna è più emotiva e incline al pianto, più irritabile, più ansiosa; tutte risposte fisiologiche e benevoli che sono portate a dissolversi spontaneamente. Ciò nondimeno, va riservata una certa attenzione, in quanto il 20% delle donne che sperimentano questa “sintomatologia” è a rischio di suscitare la vera e propria depressione post partum. Il dubbio che si tratti di una condizione patologica, e non più benigna, deve manifestarsi se a tre mesi dal parto emergono, o ci sono ancora, indizi come un calo del tono dell’umore, mancanza di sensazioni di letizia e compiacimento per la nascita del bimbo, tendenza al pianto, stanchezza fisica, disturbi del sonno, irritabilità e permalosità e un generale stato di allerta, modificazioni dell’appetito, carenza o completa mancanza del desiderio sessuale. In particolare se tutto ciò persiste nel tempo ed è di una certa intensità.
Diagnosi di depressione post partum
Le donne che percepiscono questo tipo di disagio devono sentirsi legittimate a cercare aiuto da parte di uno specialista che possa formulare una diagnosi di depressione post partum che si fonda sulla valutazione della sintomatologia, della sua durata e persistenza nel tempo.
Trattamento della depressione post partum
Talvolta, per superare la depressione post partum, è del tutto sufficiente rivolgersi a uno specialista per un colloquio: il semplice fatto di percepire un’attenzione prestata verso se stesse può essere decisivo. Se invece è indispensabile intervenire, si possono usare tecniche di distensione che producono effetti anti-ansia e anti-stress, oppure affrontare interventi di psicoterapia cognitiva di gruppo o individuale o interventi più peculiari decisi caso per caso. Infine, vanno considerati i farmaci, gli antidepressivi di nuova generazione, che assunti sotto controllo e su prescrizione medica, si sono rivelati sicuri in gravidanza e nel post-partum. Il loro utilizzo, anche se cominciato prima della gravidanza, non deve essere interrotto in quanto non curarsi o sospendere la cura può rivelarsi molto rischioso.