Una frattura del piede senza un trauma visivamente riscontrabile può costituire, senza dubbio, un segno premonitore di osteoporosi.
Si tratta di una malattia che provoca l’assottigliamento delle ossa che purtroppo spesso progredisce in maniera asintomatica. Proprio per questo motivo, spesso non si perviene alla diagnosi se non nel momento in cui si avverte il forte dolore causato dalla frattura.
La patologia colpisce prevalentemente le donne a partire dai 50 anni di età, ma non si escludono certo dalla casistica individui più giovani e/o appartenenti al sesso maschile.
I sintomi più frequenti sono il dolore all’atto della deambulazione, il rossore e il gonfiore sulla parte superiore del piede.
Nel caso in cui si dovessero avvertire tali sintomi è opportuno consultare immediatamente un medico. E, soprattutto, occorre assolutamente non trascurare il dolore al piede! Il trattamento preventivo è sicuramente l’approccio migliore nei confronti di questa subdola patologia.
La diagnosi viene effettuata generalmente mediante un test di densitometria ossea in grado di misurare la quantità di calcio e il livello degli altri minerali che costituiscono le ossa mediante radiografie a basso impatto di raggi x.
Nel caso di diagnosi positiva, è importante proteggere i piedi da fratture da stress. A questo scopo, potremo indossare scarpe che forniscano il necessario supporto e la necessaria ammortizzazione, come, ad esempio, le scarpe per l’atletica leggera che consentono di attutire gli urti che colpiscono il piede. L’utilizzo contemporaneo di plantari personalizzati è poi utile per proteggere il piede da pressioni eccessive e da urti accidentali.