La sifilide, conosciuta anche con la locuzione “mal francese”, può essere definita come una malattia di natura infettiva a trasmissione sessuale, ingenerata dal batterio denominato Treponema pallidum, che si contraddistingue per una evoluzione in stadi successivi definiti sifilide primaria, sifilide secondaria e sifilide terziaria.
Cause
La sifilide è estremamente contagiosa: il batterio si introduce nell’organismo attraverso le mucose durante i rapporti sessuali e si estende in tutto il corpo. Inoltre, esso può pure essere trasmesso attraverso la placenta dalla donna in gravidanza al feto (c.d. “sifìlide congenita”).
Sintomi
Se non adeguatamente trattata, la patologia attraversa vari stadi. La malattia al suo stadio primario fa la sua comparsa dopo 1-4 settimane (ma talvolta questo lasso di tempo può estendersi a oltre 3 mesi) dal contagio con una lesione localizzata, solitamente a livello degli organi genitali (c.d. “ulcera sifilitica”), del tutto indolore, in associazione all’ingrossamento del linfonodo vicino, che scompare spontaneamente entro un mese. La sifilide secondaria si manifesta 4-6 settimane dopo la scomparsa dell’ulcera e si caratterizza per la presenza di eritema cutaneo indolore e non pruriginoso, seguito in un secondo momento dalla presenza di linfonodi ingrossati, infiammazioni ossee diffuse e dolore alle articolazioni, coinvolgimento dei nervi, specialmente del nervo ottico, e talvolta meningite. Anche questa seconda fase si risolve in modo del tutto spontanea ed è seguita da un periodo di latenza di durata pari a 2-3 anni, trascorso il quale si può sviluppare la sifilide terziaria. Questa fase si caratterizza per le lesioni cutanee (c.d. “gomma sifilitica”), ossee, renali, epatiche, oculari, cardiovascolari (aneurisma aortico) e nervose (paralisi generale, tabe).
Diagnosi
La diagnosi si formula mediante esami del sangue, test di screening (VDRL, RPR) e di indagine sulla presenza degli anticorpi specifici diretti contro il Treponema pallidum (TPHA), più precisi. Un trattamento somministrato al tempo opportuno è imprescindibile ai fini di una completa guarigione, la diagnosi precoce è dunque fondamentale.
Trattamento
La terapia per il trattamento della sifilide si fonda sulla somministrazione di penicillina (o eventualmente di altri antibiotici nel caso in cui il paziente dovesse essere allergico alla penicillina). La penicillina è un antibiotico che è in grado di guarire con relativa facilità le forme di sifilide primaria e secondaria. Inoltre, essa viene impiegata anche per il trattamento della forma congenita. Nei pazienti che invece siano stati esposti al contagio e quindi in possibile intervallo di incubazione, si attua un trattamento profilattico sempre a base di penicillina. Nel caso in cui la diagnosi dovesse essere accertata, è d’obbligo il controllo sierologico del partner e di eventuali figli.