Le malattie cardiache, insieme ai tumori, sono fra le principali cause di decesso nel nostro Paese.
Fortunatamente, esse sono spesso addirittura curabili, non solo prevenibili, mediante l’adozione di un corretto stile di vita e di una corretta alimentazione.
Vediamo quali sono i fattori negativi che predispongono il cuore alla malattia e cosa possiamo fare per prevenire le diverse patologie che possono affliggerlo.
Innanzitutto evidenziamo come uno dei fattori più negativi sia costituito dal fumo. Esso infatti introduce sostanze nocive che, trasportate attraverso il sangue, causano modificazioni delle pareti vascolari. Si tratta di un fattore di rischio riconosciuto soprattutto per l’infarto acuto del miocardio. Smettere di fumare è dunque la migliore prevenzione che possiamo mettere in atto per prevenire le malattie cardiache, e non solo.
Un altro fattore di rischio è costituito dall’alimentazione non corretta: un’alimentazione ipercalorica o troppo ricca di grassi favorisce l’obesità e conduce all’aumento dei grassi nel sangue. Bisogna allora prestare molta attenzione alla propria dieta rendendola ricca soprattutto di frutta, verdura, cereali e legumi. Questi alimenti sani ci proteggono dall’insorgenza di svariate patologie, in particolare da alcuni tipi di tumori e dalle malattie cardiovascolari. La frutta, la verdura e i legumi svolgono infatti un’azione protettiva prevalentemente di tipo antiossidante, rallentando l’evoluzione dell’invecchiamento e le reazioni che sono all’origine di diverse forme tumorali.
La sedentarietà è un altro fattore di rischio delle malattie cardiache che non solo favorisce l’accumulo dei grassi ma che fa sì che il muscolo cardiaco non si alleni al lavoro fisiologico procurato dallo stimolo dell’attività sportiva. Praticare un’attività fisica, anche minima (che non significa necessariamente fare sport, ma semplicemente, ad esempio camminare, ballare o andare in bici per almeno mezzora al giorno) riduce i fattori di rischio di tante malattie perché aiuta ad equilibrare i valori della pressione arteriosa e del colesterolo. Inoltre contribuisce a tenere sotto controllo l’aumento di peso e a prevenire l’obesità.
Ancora, l’ipertensione arteriosa (comunemente denominata “pressione alta”) affatica il cuore costringendolo a carichi di lavoro maggiore. Cerchiamo dunque di porre in essere tutti quegli stili di vita che possono avere ripercussioni positive sul mantenimento del corretto livello di pressione arteriosa, a cominciare dalla riduzione del sale nella nostra dieta e dall’eliminazione delle cause di stress.
La colesterolemia troppo elevata è poi un ulteriore fattore di rischio delle malattie cardiache. Colesterolo e trigliceridi favoriscono infatti il depositarsi di grasso sulle pareti arteriose restringendone il diametro. Ecco che, ancora una volta, occorre prestare attenzione su una dieta equilibrata e salutare e sulla necessità di fare attività fisica. A questo proposito, evidenziamo che anche il diabete è un fattore di rischio connesso all’alimentazione in quanto una dieta troppo piena di zuccheri favorisce un eccesso di glucosio nel sangue che danneggia a sua volta le arterie.