L’abrasione dentale è un fenomeno che porta all’assottigliamento dello smalto e della dentina dei denti, rendendoli più fragili e sensibili.
Vediamo in cosa consiste questo problema odontoiatrico, quali sono le cause che lo provocano, i sintomi per riconoscerlo e i possibili rimedi per arrestarne l’avanzamento.
Che cos’è l’abrasione dentale
Con il termine “abrasione dentale” si intende l’usura anomala della superficie dei denti dovuta a processi di tipo meccanico. Si tratta di un fenomeno frequente, che colpisce circa il 60-70% della popolazione adulta.
L’abrasione consiste in una progressiva perdita di smalto, e in alcuni casi anche di dentina, che rende i denti più fragili, sensibili agli stimoli termici e maggiormente esposti al rischio di carie e infezioni.
Se lasciata evolvere senza cure, può portare anche a problemi estetici antiestetici come appiattimento e assottigliamento visibile dei denti.
Le abrasioni dentali interessano soprattutto i denti anteriori di mascella e mandibola e le superfici masticatorie dei denti posteriori.
Possono insorgere a qualunque età, ma diventano più evidenti con il passare del tempo.
Cause all’origine delle abrasioni dentali
Sono diversi i fattori che, nel corso degli anni, possono causare un’eccessiva abrasione dei denti:
- Digrignamento e bruxismo: lo sfregamento continuo dei denti tra loro consuma lo smalto.
- Spazzolamento troppo energico: le setole dure possono erodere gli strati superficiali del dente.
- Masticazione di alimenti duri o croccanti: provoca micro-abrasioni ripetute.
- Piercing labiali o linguali: lo sfregamento contro i denti li consuma.
- Uso di dentifrici troppo abrasivi: contengono micro-granuli che possono intaccare lo smalto.
- Reflusso gastroesofageo: gli acidi gastrici erodono lo smalto.
- Bulimia ed erosioni da acidi: gli episodi di vomito cronico intaccano lo smalto.
- Displasia dentale: anomalie dello sviluppo rendono lo smalto più sottile e fragile.
Esistono poi fattori predisponenti l’abrasione, come scarsa salivazione, igiene orale carente, occlusione dentale anomala. Giocano un ruolo anche la pressione e la frequenza con cui la persona compie i movimenti abrasivi.
Sintomi e segni dell’abrasione dentale
I primi campanelli d’allarme dell’abrasione dentale sono:
- Sensibilità a caldo, freddo, cibi dolci o acidi;
- Denti che appaiono più corti, con bordi smussati;
- Smalto liscio, appianato e semitrasparente;
- Comparsa di piccole cavità nello smalto;
- Dentina esposta, di colore giallognolo;
- Aumento degli spazi tra i denti;
- Accumulo di placca sulle zone abrasive.
L’abrasione interessa solitamente prima i bordi incisali dei denti anteriori. Poi, con il passare del tempo, si nota un appiattimento e assottigliamento generalizzato dello smalto in particolare su:
- Superfici masticatorie di molari e premolari;
- Faccette vestibolari di canini e incisivi;
- Colli dei denti posteriori.
Diagnosi dell’abrasione dentale
Per una corretta diagnosi il dentista utilizzerà:
- Esame obiettivo: per rilevare segni visibili di consumo su smalto e dentina.
- Fotografie iniziali: per confronti nel tempo sulla progressione.
- Radiografie: per valutare il coinvolgimento dentale profondo.
- Impronte dentali: per analizzare modelli in gesso dei denti.
- Analisi occlusione: per verificare la presenza di parafunzioni.
Fondamentale è anche un’accurata anamnesi per indagare le abitudini e le attività potenzialmente abrasive del paziente.
La diagnosi precoce è importante per individuare la causa dell’abrasione ed intervenire prima che il danno diventi eccessivo.
Possibili complicazioni
Se trascurate, le abrasioni dentali tendono ad aumentare progressivamente di gravità, andando incontro a possibili complicazioni come:
- Iperestesia dentinale: estrema sensibilità agli stimoli a causa di ampie superfici di dentina esposta.
- Maggior rischio carie: la perdita dello smalto espone la dentina più attaccabile dagli acidi.
- Problemi estetici: denti corti, appiattiti e semitrasparenti antiestetici.
- Difficoltà masticatorie: perdita di parte della corona clinica funzionale.
- Sensibilità a caldo e freddo.
- Disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare: per modifica dei piani di occlusione.
Trattamento
Esistono vari trattamenti per arrestare l’abrasione dentale:
- Fluoroprofilassi: applicazioni topiche di gel fluorati per rendere lo smalto più resistente.
- Ceratura dentale: crea uno strato protettivo contro ulteriore abrasione.
- Corona o faccetta in ceramica: ricopre e protegge il dente consumato.
- Onlay e overlay in composito o ceramica: ricostruiscono la parte di dente mancante.
- Ortodonzia: può correggere parafunzioni da sfregamento dentale.
- Placche di rilassamento: proteggono i denti da bruxismo notturno.
- Igiene orale mirata: spazzolino morbido, dentifrici delicati, colluttori al fluoro.
Fondamentale è individuare e correggere le abitudini e le attività che causano l’abrasione, come il bruxismo o spazzolamenti troppo energici.
Il trattamento prevede di solito una combinazione di approcci preventivi, ricostruttivi e di controllo.
Prevenzione dell’abrasione dentale
Per prevenire l’insorgenza del problema, è bene:
- Adottare uno stile di spazzolamento delicato, con setole morbide.
- Preferire dentifrici non eccessivamente abrasivi, meglio se contenenti nitrato di potassio.
- Moderare il consumo di alimenti duri, croccanti, granulosi, acidi o zuccherini.
- Fare attenzione con piercing orali che possono colpire ripetutamente i denti.
- Monitorare e trattare bruxismo, digrignamento e altre parafunzioni.
- Utilizzare protezioni dentali durante sport di contatto.
- Trattare tempestivamente reflusso gastroesofageo o disturbi alimentari.
- Effettuare controlli odontoiatrici periodici per diagnosi precoce.
- Applicazioni preventive di fluoro, sigillanti, bonding possono rinforzare lo smalto.
Cosa fare in presenza di abrasioni
Se si notano segni di usura anomala dei denti, è importante rivolgersi al proprio dentista, il quale effettuerà una valutazione approfondita per determinare l’entità del danno e decidere il piano di trattamento più idoneo.
Intervenire precocemente può evitare che l’abrasione peggiori progressivamente, rendendo i denti più sensibili e vulnerabili, con possibili ripercussioni anche antiestetiche.
Oggi le moderne tecniche conservative offrono validi rimedi per proteggere i denti consumati e ricostruire le parti mancanti.
Un approccio integrato che combini prevenzione, ricostruzione e controllo dei fattori eziologici permette di gestire efficacemente questa problematica molto diffusa, migliorando salute, funzione ed estetica del sorriso.
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