Abro: usi medicinali in ambito ayurvedico

Abro

L’abro (Abrus precatorius) è un arbusto della famiglia delle fabacee originario dell’Indonesia diffuso soprattutto nelle regioni sub-tropicali e tropicali. In ambito ayurvedico, la pianta è denominata Gunja.

AbroL’abro è ricco di composti chimici importanti presenti soprattutto nelle radici. Fra i principali ricordiamo vari amminoacidi quali serina, alanina, valina, colina e estere metilico.
La pianta dell’abro è usata diffusamente in ambito ayurvedico.

Proprietà ayurvediche della pianta

L’abro possiede le seguenti proprietà: Guna (Qualità o attributi), Rukhsa (asciugamento), Tikshna (acutezza), Laghu (leggerezza), Virya (potenzialità), Tikta (amaro), Kashaya (astringente), Rasa (gusto), Ushna (caldo).

Usi medicinali della pianta

Le foglie, i semi e le radici della pianta vengono utilizzate per la composizione di preparazioni medicinali. L’abro infatti ha seguenti usi medicinali:

Itterizia

Le radici dell’abro sono usate per curare l’ittero e la febbre biliare emoglobinurica.

Favorisce la crescita dei capelli

I semi contengono olio, che può essere estratto e applicato per favorire la crescita dei capelli.

Cura i capelli grigi

Il succo viene estratto dalle foglie e utilizzato per il trattamento dei capelli grigi.

Febbre

Le foglie della pianta sono usate per curare la febbre, la tosse e il raffreddore.

Dolori articolari

I semi possono essere trasformati in pasta e applicati sulle articolazioni dolorose per curare la rigidità da sciatica e i dolori alla schiena.

Dolori addominali

Le radici lavorate e trasformate in pasta sono utili per la cura dei tumori e dei dolori addominali.

Nella medicina Siddha, l’olio ottenuto dai semi bianchi è considerato equivalente al Viagra. Ai semi di questa pianta sono attribuite varie altre proprietà; in particolarei proprietà antimicrobiche, anodine, espettoranti, diuretiche, purganti e afrodisiache.
L’abro non provoca effetti tossici se assunto in quantità moderate. Se il dosaggio normale viene superato, allora possono verificarsi effetti collaterali come vomito, diarrea e nausea. Si può persino giungere ad avvelenamento se l’abro dovesse essere consumato in dosi molto elevate. I semi sono molto tossici e possono portare a disfunzioni uterine e inibire il concepimento. Per questo motivo, l’abro deve essere assunto sotto controllo medico.