Asma bronchiale: una patologia perniciosa

Asma bronchiale

L’asma bronchiale può essere definita come una sindrome contraddistinta da difficoltà nella respirazione dovuta a spasmi solitamente reversibili della muscolatura dei bronchi, in risposta spesso a stimoli provenienti dall’esterno.

Asma bronchialeCause dell’asma bronchiale

Le persone affette da asma bronchiale hanno una caratteristica ben precisa che si caratterizza dall’avere le vie aeree che si contraggono con più facilità rispetto ai soggetti non asmatici. Benché le cause di questa iperattività della muscolatura dei bronchi non siano conosciute, sappiamo che concorrono nel processo fattori genetici e familiari. Numerosi fattori ambientali possono poi facilitare lo sviluppo dell’asma bronchiale nei soggetti predisposti ovvero scatenare gli attacchi d’asma: gli allergeni (cioè gli elementi in grado di indurre una allergia quali acari, peli di animali e pollini), l’inquinamento atmosferico, il fumo di tabacco, le infezioni delle vie respiratorie, alcuni farmaci (specialmente l’aspirina e i beta-bloccanti) e l’obesità. Oltre a ciò, gli attacchi d’asma possono essere causati da uno sforzo fisico intenso o da uno stress emotivo. Generalmente, gli attacchi si manifestano in forma leggera, ma il malanno è incline a diventare cronico e può ingenerare un restringimento permanente delle vie aeree.

Sintomi dell’asma bronchiale

Un attacco d’asma bronchiale tipico si manifesta con una sensazione di oppressione al torace, con tosse, respiro sibilante (specialmente nella fase di espirazione) e dispnea (difficoltà respiratoria); il volto può divenire cianotico, e può manifestarsi senso di soffocamento. Una crisi asmatica può terminare dopo pochi minuti oppure può durare ore o addirittura giorni.

Diagnosi di asma bronchiale

La diagnosi di asma bronchiale viene effettuata sulla base della storia clinica del paziente, dell’esame obiettivo e mediante alcuni test sulla valutazione della funzionalità respiratoria, in particolare la spirometria, che valuta la presenza di una occlusione delle vie aeree e la sua eventuale reversibilità. Se si sospetta che le crisi asmatiche siano scatenate da alcuni composti in particolare, è utile effettuare un esame allergologico approfondito: dunque, prove di reattività cutanea (c.d. “prick test”), esame RAST (Radio AllergoSorbent Test), determinazione differenziale degli anticorpi IgE specifici per gli allergeni inalati presenti nel torrente sanguigno, determinazione della proteina cationica degli eosinofili (ECP).

Trattamento dell’asma bronchiale

Il trattamento va effettuato innanzitutto evitando l’esposizione ai fattori che sono stati identificati quali scatenanti l’attacco asmatico. Per le forme più lievi, la terapia è composta fondamentalmente da corticosteroidi da assumersi per via inalatoria. Nelle forme moderate o gravi, ai corticosteroidi possono essere associati altri farmaci (b2-agonisti ad azione prolungata, antileucotrieni, teofillina, corticosteroidi per via orale). Il complesso di farmaci prescritti va assunto regolarmente, al fine di ottenere il controllo dell’asma bronchiale. Nei casi di attacchi acuti di asma, sono invece impiegati farmaci ad effetto istantaneo, da utilizzare al bisogno, come i b2-agonisti ad azione veloce per via inalatoria.

Prevenzione dell’asma bronchiale

 

Oltre a evitare l’esposizione ai fattori che sono stati identificati quali scatenanti l’attacco asmatico, è possibile prevenire in parte l’asma bronchiale prestando particolare attenzione all’alimentazione. A questo proposito, sono utili gli acidi grassi essenziali omega 3 che hanno naturali proprietà antinfiammatorie. I formaggi e i prodotti caseari in genere sono da evitare poiché provocano un aumento della produzione di muco. Particolari additivi alimentari, in special modo il metabisolfito, possono essere molto nocivi per i soggetti affetti da asma. Dopo un attacco di asma, è consigliabile bere molti liquidi, utili nella fluidificazione delle secrezioni.