La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica dell’intestino contraddistinta dall’infiammazione e dall’ulcerazione degli strati più interni della parete del grosso intestino, sovente nelle sue parti terminali (retto e sigma).
In casi molto rari viene interessato l’intestino tenue.
Cause
La cause che scatenano l’insorgenza della colite ulcerosa non sono purtroppo note.
Sembra però che l’ereditarietà e una risposta immune spropositata dell’intestino possano concorrere alla sua comparsa: si suppone infatti che, come il morbo di Crohn, la colite ulcerosa rientri nell’ambito delle malattie autoimmuni dell’intestino.
Sintomi
La colite ulcerosa si manifesta soprattutto intorno ai 30 anni di età, con crisi caratterizzate da diarrea sanguinolenta, crampi addominali e febbre.
Queste fasi di riacutizzazioni della patologia hanno inizio il più delle volte in maniera graduale e si caratterizzano dall’urgenza di evacuare e per lievi crampi all’addome e possono protrarsi per giorni o settimane.
Nelle forme più gravi, l’espulsione di feci acquose mescolate a muco e sangue si accompagna a indisposizioni generali. Queste consistono soprattutto in febbre, tachicardia, anemia, perdita di forze, perdita di appetito, diminuzione delle proteine circolanti e squilibri elettrolitici.
Diagnosi di colite ulcerosa
La diagnosi si effettua mediante l’ausilio di esami endoscopici diretti al sigma e al retto (sigmoidoscopia) ovvero possono essere estesi a interessare tutto il colon (colonscopia).
La colonscopia può rendersi indispensabile per valutare l’estensione della malattia. E’ utile eseguire pure un esame radiologico con clisma opaco a doppio contrasto.
Trattamento della colite ulcerosa
Trattare la colite ulcerosa significa mirare alla riduzione dell’infiammazione e al controllo della diarrea e delle emorragie.
Le forme più lievi di colite ulcerosa possono essere curate mediante una terapia che preveda la somministrazione per via rettale (supposte, clismi) o per bocca di aminosalicilati, come mesalazina o sulfasalazina.
Nei casi più gravi, che necessitano del ricovero in ospedale, si ricorre alla terapia a base di corticosteroidi (prednisone, prednisolone) o di farmaci immunosoppressori (mercaptopurina, ciclosporina, azatioprina).
E’ indicato, nei casi refrattari alle altre terapie, l’anticorpo monoclonale infliximab.
Le forme di colite ulcerosa che non mostrano segni di miglioramento con la terapia farmacologia possono richiedere l’intervento chirurgico volto all’asportazione del colon malato.
Prevenzione
Per attenuare i sintomi di questa perniciosa patologia, è molto utile seguire un regime dietetico che preveda un elevato contenuto di fibre e di cereali integrali.
Frutta e verdura crude vanno evitate per contenere l’infiammazione dell’intestino.
Una dieta povera di prodotti caseari può contribuire alla riduzione dei sintomi.
I grassi saturi e quelli idrogenati sono tra i composti più difficili da digerire; inoltre, possono causare l’insorgenza di contrazioni muscolari.
Ridurre poi l’assunzione di caffeina, di bevande gassate e di alcolici, che irritano il tratto digerente. E’ importante poi bere ogni giorno molta acqua per rendere migliore il funzionamento del tratto intestinale.
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