Smettere di mangiarsi le unghie è possibile: in questo articolo analizzeremo perché si manifesta questa cattiva abitudine, quali sono i danni provocati e i metodi più efficaci per riuscire a sconfiggerla definitivamente.
Le cause dell’onicofagia
L’onicofagia, ovvero l’abitudine di mangiarsi o mordicchiarsi le unghie in maniera compulsiva, è un problema diffuso che può comportare conseguenze antiestetiche e pericoli per la salute.
I motivi per cui insorge il vizio di rosicchiarsi le unghie sono molteplici:
- Ansia e stress: l’onicofagia produce sollievo e rilassamento.
- Noia e abitudine: un modo per occupare le mani quando si è annoiati.
- Disturbo ossessivo-compulsivo: in alcuni casi ha origine neurologica.
- Bassa autostima: risposta a insicurezza o senso di inadeguatezza.
- Imitazione: è frequente nei bambini che replicano le abitudini dei genitori.
- Deficit di ferro o altri nutrienti: in rari casi è sintomo di carenze vitaminiche.
Anche traumi o infezioni alle dita possono innescare l’abitudine di toccarsi ripetutamente le mani e le unghie, facendola poi cronicizzare.
I danni provocati dall’onicofagia
Rosicchiarsi compulsivamente le unghie può comportare numerose conseguenze negative:
- Unghie fragili, deboli, deformate e irregolari.
- Infezioni batteriche o fungine delle unghie e delle cuticole.
- Dolore e sanguinamento delle dita.
- Denti scheggiati o usurati.
- Alito cattivo.
- Difficoltà nelle attività quotidiane che richiedono l’uso delle mani.
- Imbarazzo e insicurezza nelle relazioni sociali.
- Assorbimento di germi e batteri responsabili di malattie, se le mani non vengono lavate.
L’onicofagia a lungo termine può avere ripercussioni estetiche antiestetiche ma anche creare problemi funzionali e favorire il contagio di patologie.
Strategie per smettere di mangiarsi le unghie
Ecco alcuni metodi e rimedi utili per cercare di eliminare questo vizio:
- Tenere le unghie corte e curate, per ridurre la tentazione. Applicare smalti dal sapore sgradevole.
- Individuare i momenti o stati d’animo in cui si manifesta l’impulso.
- Trovare attività alternative per distogliere l’attenzione: stress ball, elastici, disegnare, tenere le mani occupate.
- Indossare guanti o cerotti sulle dita per creare barriera fisica.
- Rinforzare le unghie con integratori di biotina e vitamine del gruppo B.
- Ripetere frasi motivazionali per aumentare l’autostima.
- Farsi aiutare da familiari e amici, segnalando reciprocamente il vizio.
- In casi gravi, rivolgersi a uno psicologo per identificare le cause profonde.
- Terapie comportamentali come controllo stimolo/risposta per disinnescare il gesto compulsivo.
Con pazienza, forza di volontà e qualche cambiamento alle proprie abitudini è possibile smettere di mangiarsi le unghie e prevenire i problemi correlati.
Incoraggiare questo percorso nei bambini è fondamentale per evitare che sviluppino questa abitudine dannosa.
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