Consumare regolarmente cibi fritti costituisce senza dubbio un’insidia per la nostra salute. La frittura è un metodo di preparazione dei cibi divenuto di uso comune nella nostra gastronomia così come in molte cucine di tutto il mondo: chi non ha mai mangiato una porzione di patatine fritte ovvero un portata di frittura mista di pesce?
Cibi fritti, gustosi ma…
I cibi fritti sono senza dubbio gustosi, ma ci siamo mai chiesti quali sono i cambiamenti che subisce una vivanda nel momento in cui la sottoponiamo a frittura? In questo articolo proveremo a comprendere meglio perché le fritture sono dannose alla nostra salute e che cosa cambia a livello nutrizionale nei cibi fritti.
I cambiamenti apportati agli alimenti dalla frittura
Una quantità eccessiva di cibi fritti arreca detrimento al nostro benessere. Avremo sentito ripetere questa asserzione centinaia di volte e questo monito molte volte ci risuona in testa quando ci avviciniamo a un’allettante portata di frittura di pesce o a una razione appetitosa di patatine fritte. Malgrado ciò è difficile sottrarsi alla tentazione di cibarsi di alimenti fritti anche 2 o 3 volte a settimana, in quanto le fritture sono quasi sempre saporite e stuzzicanti. Eppure ci siamo mai domandati davvero per quale motivo il fritto fa male?
Un buon motivo per cercare di non consumare cibi fritti è che la preparazione di cibi in olio caldissimo per lunghi lassi di tempo di tempo altera intimamente il valore nutrizionale dei cibi.
Vediamo, ad esempio, cosa succede alle verdure, da sempre considerate sinonimo di alimentazione sana. Nel momento in cui queste vengono immerse nell’olio caldissimo e sottoposte al processo di frittura, oltre ad arricchirsi di molte calorie, esse perdono cospicue quote di vitamine e di sali minerali.
Nel corso della cottura a vapore o in tegame, invece la diminuzione di vitamine è trascurabile. Laddove un ortaggio viene soggetto a frittura, viceversa, la maggior parte della vitamina E viene persa. Lo stesso ragionamento si può fare per le vitamine del gruppo A, del gruppo B (B1, B2 e B6) e del gruppo C. Figuriamoci poi delle ripercussioni che subiscono il beta carotene e i sali minerali: la verdura cotta in tegame, al forno o al vapore trattiene la maggior parte di questi nutrienti che, invece, in seguito al processo di frittura evaporano integralmente o quasi.
In aggiunta a ciò, il criterio di cottura dei cibi tramite frittura in olio bollente fa sì che si vengano a costituire delle vere e proprie tossine, come per esempio le amine eterocicliche (molecole con spiccate idoneità di sviluppare un tumore allo stomaco, ai polmoni, al fegato e all’intestino), l’acrilamide (una sostanza che è stata sospettata di essere un carcinogeno perché può portare a una sua mutazione idonea a ingenerare alterazioni genetiche nel DNA e quindi, in teoria, alla formazione di patologie tumorali) e i composti solforati. In aggiunta a ciò, i salutari antiossidanti vengono del tutto distrutti. Quale risultato si ottiene? Un accrescimento a dismisura dei grassi, che rende massimo il rischio di produrre l’insorgenza di malattie cardiocircolatorie, diabete, ipertensione e tumori.
Il problema si accentua nel momento in cui dovessero essere usati oli già utilizzati in precedenti fritture o nel momento in cui si mangiano cibi fritti preventivamente (prefritti), come nel caso di alcune pietanze surgelate.
Una corretta coscienza alimentare
Fuori casa (ma anche in casa!), impariamo dunque a limitare il consumo di cibi fritti e, specialmente, quando ci troviamo a mangiar fuori, impariamo a informarci su come sono preparati i cibi, chiedendo casomai di preparali in un certo modo. Cerchiamo di prediligere la carne ai ferri alla bistecca impanata e condiamola con poco olio extravergine di oliva crudo. Abbondiamo con l’insalata e i pomodori. E se desideriamo proprio divorare un hamburger o un panino imbottito e non riusciamo a dir di no alle patatine fritte o ai cibi fritti in genere, facciamo almeno attenzione alle quantità ordinandone una porzione modesta, ma solo di tanto in tanto.
Ottimo articolo, ma quante persona lo prendono in considerazione?
Io ho eliminato fritti e soffritti (NELLE SALSE) da anni sono dimagrito almeno 15 kili sto benissimo ho eliminato anche burro e zuccheri.
Adesso mangio quanto voglio tutto fatto secondo le MIE REGOLE si puo’ mangiare molto bene anche cosi’.
VEDO IN TV trasmissioni di chef piu’ o meno famosi che mi lasciano molto perplesso loro usano il cibo ma senza rispettarlo quello che fanno a vederlo mi vien prima da ridere poi da vomitare. vedremo che nei prossimi anni i reparti di gastroenterologia quanto saranno pieni.