Per dolicocolon s’intende una modificazione della forma normale del colon ovvero dell’intestino crasso che si presenta di dimensioni più grandi rispetto alla norma.
Il colon è una parte dell’intestino che trae origine dalla valvola cecale (ove finisce l’intestino tenue) e termina all’altezza dell’ano.
Esso è formato nel complesso da 6 sezioni:
- intestino cieco con appendice;
- il colon ascendente;
- colon trasverso;
- colon discendente;
- sigma;
- intestino retto.
Il dolicocolon è una condizione alquanto rara che si manifesta in prevalenza nelle persone snelle e magre, ovvero che vanno incontro a smagrimento notevole in poco tempo (come minimo 10 kg).
Il dolicocolon affligge in prevalenza il colon discendente e il sigma (“dolicosigma”).
Sovente questa situazione si appaia pure a un dilatamento del colon, come accade nella malattia di Hirschsprung, condizione congenita che si presenta nei bimbi piccoli. Questa patologia porta alla impossibilità della deiezione come effetto di un’anomalia dell’innervazione della parete dell’intestino. Tale anomalia provoca infatti una paralisi della peristalsi intestinale che a sua volta ne blocca lo svuotamento.
La sintomatologia più comune del dolicocolon comprende:
- stipsi cronica, a volte pure ostinata;
- creazione di fecalomi (feci piuttosto secche e compatte) tali da procurare frequenti sub-occlusioni intestinali, che spesso richiedono il ricovero in ospedale;
- predisposizione al volvolo intestinale (anomala torsione di un’ansa d’intestino su sé stessa), poiché il colon più lungo del solito tende a ripiegarsi più agevolmente su sé stesso;
- stiramento addominale;
- fitte addominali;
- indisposizione generalizzata.
Diagnosi
La diagnosi di dolicocolon si impernia sull’anamnesi e sull’esame obiettivo, entrambi arricchiti da esami strumentali, quali:
- colonscopia;
- TC addome;
- radiografia con clisma opaco.
Dall’anamnesi si può ottenere un’indicazione sulla storia clinica del paziente: episodi passati di stipsi ostinata e subocclusione, smagrimento considerevole in un lasso di tempo ristretto.
Con l’esame obiettivo si può accertare:
- statura e caratteristica longilinea del paziente, fattore predisponente al dolicocolon;
- fitte addominali con ventre rigonfio;
- presenza di fecaloma all’esame digito-rettale.
Dal punto di vista strumentale si possono effettuare:
- radiografia diretta addome che può esporre un quadro di subocclusione intestinale con anse allungate;
- clisma opaco doppio contrasto;
- TC addome, utile per scartare tutte gli alti motivi di occlusione intestinale quali ad esempio il tumore del colon;
- colonscopia;
- endoscopia con visione diretta.
Cause
Le cause del dolicocolon sono a tutti’oggi sconosciute.
Il dolicocolon è una irregolarità causata geneticamente che si presenta nei soggetti con caratteristiche slanciate, ovvero piuttosto alti e magri.
Forme di dolicocolon acquisite si sono al contrario apprezzate secondariamente a:
- dimagrimento considerevole, di almeno 10 kg in un breve lasso di tempo;
- avvelenamento da piombo;
- avvelenamento da morfina;
- uso smodato di clisteri a scopo evacuativo;
- malattia di Hirschsprung, dove la dilatazione e l’allungamento del colon sono esiti di una paralisi della muscolatura intestinale per irregolarità congenite nella sua innervazione.
Sintomi del dolicocolon
Il dolicocolon può restare asintomatico per un periodo di tempo considerevole tuttavia spesso, in particolar modo in tarda età, esso tende a sviluppare svariati sintomi tra cui:
- stipsi cronica, a volte ostinata pure dopo l’assunzione di lassativi. Una stipsi cronica che perduri da molti anni può portare allo sviluppo di certe complicazioni quali emorroidi, ragadi anali e prolasso rettale;
- maturazione di fecalomi ovvero feci alquanto secche e compatte che costituiscono una sorta di tappo a livello intestinale e bloccano la deiezione. In particolare modo negli anziani che vanno incontro ripetutamente a disidratazione, questi fecalomi possono provocare sub-occlusioni intestinali, che spesso richiedono ricovero in ospedale;
- predisposizione al volvolo intestinale;
- allungamento addominale con ventre dilatato;
- fitte addominali soprattutto nella parte bassa dell’addome;
- stato di sofferenza generalizzato.
Trattamento del dolicocolon
La terapia per il dolicocolon consiste fondamentalmente nell’adozione di un regime dietetico ricco di fibre e di acqua, con lo scopo di rendere regolare il canale intestinale evitando la stipsi permanente e le sue complicazioni, quali i fecalomi e le subocclusioni intestinali.
Come regole generali citiamo:
- bere molta acqua, come minimo 2 l al giorno, in modo da facilitare il naturale transito intestinale ed evitare la disidratazione delle feci che predispone alla creazione dei fecalomi;
- mangiare cereali integrali e molta frutta e verdura. Le fibre ingurgitate con questi cibi assorbono infatti l’acqua rendendo le feci più molli favorendone la fuoriuscita;
- contenere il consumo di bevande contenenti caffeina;
- evitare il consumo di bevande alcoliche;
- praticare in modo costante alcuni esercizi per favorire la motilità intestinale;
- assunzione di lassativi per bocca (olio di mandorla, olio di vaselina) o clisteri.
Il ricorso alla chirurgia è richiesto solo in casi alquanto gravi come:
- occlusione intestinale complicata da perforazione;
- episodi regolari di sub-occlusione intestinale;
- formazione di volvolo intestinale con sofferenza vascolare.
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