L’asma è una patologia cronica infiammatoria delle vie respiratorie caratterizzata da episodi ricorrenti di respiro sibilante, tosse, senso di costrizione toracica e difficoltà respiratoria.
Si stima che nel mondo ne siano affette circa 300 milioni di persone.
Analizziamo in dettaglio il legame tra fumo di tabacco e asma, gli effetti nocivi sulla salute respiratoria e le strategie per proteggere i soggetti asmatici dal fumo attivo e passivo.
Cos’è l’asma
L’asma è causata da una iperreattività delle vie aeree, che rispondono in modo eccessivo agli stimoli irritanti provocando broncocostrizione, edema della mucosa e aumento delle secrezioni mucose. Ciò determina ostruzione del flusso aereo.
Gli attacchi asmatici possono essere scatenati da fattori ambientali come allergeni, inquinamento, sbalzi termici, fumo. Anche stress, sforzo fisico, infezioni respiratorie possono provocarli.
I sintomi principali sono respiro sibilante, sensazione di costrizione toracica, tosse secca, difficoltà respiratoria.
Gli attacchi si manifestano episodicamente e possono risolversi spontaneamente o grazie a farmaci broncodilatatori. Nei casi più gravi l’ostruzione bronchiale è persistente.
Fumo di tabacco e asma
Numerose evidenze scientifiche dimostrano che il fumo di tabacco è un fattore scatenante e aggravante dell’asma.
Fumare abitualmente aumenta infatti il rischio di sviluppare la malattia e ne peggiora il decorso negli individui già malati.
Il fumo stimola i recettori irritanti a livello delle vie respiratorie, provocando vasocostrizione, iperemia, edema, secrezione di muco e broncocostrizione, tipici dell’infiammazione asmatica. Inalare il fumo altera la clearance mucociliare, favorendo le infezioni.
Nei bambini, l’esposizione al fumo passivo è associata ad una maggiore incidenza di sintomi asmatici. Smettere di fumare migliora il controllo dell’asma e riduce le riacutizzazioni.
Il fumo è il principale fattore di rischio modificabile per prevenire e gestire l’asma.
Danni del fumo sul sistema respiratorio
Il fumo di sigaretta contiene oltre 7000 sostanze chimiche, molte delle quali tossiche per l’apparato respiratorio.
La nicotina e il monossido di carbonio sono vasocostrittori che diminuiscono l’afflusso di ossigeno.
Il fumo contiene anche particolato e sostanze irritanti che danneggiano le vie aeree.
L’esposizione cronica al fumo induce infiammazione della mucosa bronchiale, aumento delle secrezioni, alterazione dei meccanismi di clearance muco-ciliare.
Ciò favorisce infezioni batteriche e ostruttività delle vie aeree, inoltre si assiste a progressivo restringimento dei bronchi. Nei fumatori asmatici questi effetti sono amplificati.
Impatto del fumo sul controllo dell’asma
Il fumo rende più difficoltoso il controllo dei sintomi asmatici.
Gli studi dimostrano che nei fumatori l’asma tende ad essere più instabile, con frequenti riacutizzazioni. Inoltre, la risposta ai farmaci inalatori per il trattamento dell’asma, come i corticosteroidi, è ridotta.
Ciò significa quindi che nei soggetti asmatici fumatori è più complesso ottenere un adeguato controllo della malattia.
Smettere di fumare è dunque fondamentale per migliorare la risposta farmacologica e ridurre l’uso di medicinali.
Rischi del fumo passivo per gli asmatici
Anche il fumo passivo rappresenta un rischio significativo per i soggetti asmatici, scatenando irritazione bronchiale, tosse e difficoltà respiratoria.
L’esposizione al fumo altrui è associata ad un peggior controllo dell’asma nei bambini.
È quindi essenziale che gli asmatici evitino ambienti dove si fuma, come locali pubblici, uffici, abitazioni di amici e parenti fumatori.
Anche convivere con un fumatore è associato ad un aumento delle riacutizzazioni.
Proteggersi dal fumo passivo è davvero cruciale nella gestione dell’asma.
Prevenzione e cessazione del fumo
I medici dovrebbero informare tutti i pazienti con asma dei rischi del fumo attivo e di quello passivo.
È importante consigliare di smettere di fumare e offrire sostegno con terapie sostitutive della nicotina, vareniclina, bupropione.
Gli asmatici dovrebbero evitare ambienti dove potrebbero essere esposti involontariamente al fumo altrui: Creare una “casa libera dal fumo” protegge dal fumo passivo, soprattutto bambini e anziani con asma. La prevenzione è cruciale per ridurre l’impatto del fumo sulla salute respiratoria.
Recenti ricerche
Studi degli ultimi anni confermano il nesso tra fumo e riacutizzazioni asmatiche.
Una ricerca del 2019 ha dimostrato che smettere di fumare per almeno 3 mesi migliora significativamente la funzione polmonare nei soggetti asmatici.
Altri studi evidenziano l’efficacia dei nuovi farmaci biologici anti-infiammatori nel ridurre l’impatto del fumo sull’asma grave.
Fumo di tabacco e asma: Conclusione
È evidente come il controllo del fumo, attivo e passivo, sia determinante nella prevenzione e gestione dell’asma.
Medici e pazienti devono esserne consapevoli per ridurre l’impatto negativo sulla salute respiratoria.
Ricerca e prevenzione sono armi fondamentali per proteggere i soggetti asmatici dagli effetti nocivi del tabagismo.
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