I piccoli infortuni al piede, alle dita e alle caviglie sono piuttosto comuni e possono provocare gonfiore e/o dolore. In genere, sono causati dalle attività svolte quotidianamente oppure da un uso eccessivo di quella specifica parte del corpo. In ogni caso, la stragrande maggioranza di questi problemi deriva da attività sportive e/o ricreative, dall’attività lavorativa o dai lavori domestici.
Nei bambini, gli infortuni al piede e alle caviglie capitano soprattutto quando essi sono impegnati in attività ludiche oppure per cadute accidentali. I rischi sono maggiori se si praticano sport come la pallacanestro, la pallavolo e il salto, ovvero sport in cui, giocando, si fanno repentini cambiamenti di direzione come il calcio o il rugby. In questi casi potrebbero anche capitare fratture scomposte che, se non attentamente seguite, potrebbero inficiare seriamente il processo di crescita dell’osso.
Coloro che giocano regolarmente a pallacanestro o a calcio, i ballerini e i ginnasti sono inoltre soggetti a rischio di fratture della caviglia e del piede, così come le persone anziane le quali, a causa del ridotto tono muscolare e della accresciuta fragilità ossea, sono soggetti a cadere per terra con facilità.
Unitamente alle fratture, il piede e la caviglia possono essere soggetti inoltre ad altri tipi di lesioni di minore entità, quali ad esempio le contusioni o le lesioni ai legamenti.
Si tratta generalmente di lesioni causate da un colpo diretto alla parte interessata, quali quelle provocate ad esempio da cadute, da ferite con corpi estranei che penetrano nella carne, da pressioni eccessive sulla parte, spasmi o flessioni anomale dell’arto interessato. In questo caso, un dolore lancinante e improvviso si sviluppa immediatamente, unitamente a gonfiore e/o lividi che colpiscono la parte subito dopo l’infortunio.
Una breve rassegna di questi malanni comprende:
- Ferite da taglio o da puntura. Queste sono causate da oggetti affilati quali coltelli, denti, chiodi, puntine, picconi di ghiaccio, aghi, ecc. che penetrano nella carne. Si tratta di ferite che presentano un grande rischio di infezione in quanto sono lesioni generalmente difficili da pulire e disinfettare a fondo e che costituiscono dunque un terreno fertile per la proliferazione dei batteri;
- Contusioni. Sono problemi causati da danni alla caviglia i quali generano lividi che, per l’effetto della gravità, possono propagarsi fino alla punta dei piedi;
- Rotture dei legamenti;
- Rottura del tendine di Achille;
- Distorsioni, cioè lesioni delle articolazioni;
- Fratture;
- Lussazioni, cioè spostamenti delle ossa dalla loro sede naturale;
- Trazione violenta dei muscoli;
- Ferite da schiacciamento.
La caviglia e il piede possono essere inoltre interessati da infortuni derivanti da un uso eccessivo, o stress, della parte. Fra questi, ricordiamo:
- Retro borsite calcaneare, caratterizzata da eccessiva mollezza del tallone e relativo gonfiore. Questa patologia è accompagnata da un forte dolore che aumenta quando si calzano le scarpe o quando si eseguono determinate attività;
- Fratture da stress;
- Tendinite achillea, causata dalla rottura dei tessuti molli che circondano il tendine di Achille, il quale collega i muscoli del polpaccio al calcagno;
- Metatarsalgia ovvero la condizione patologica causata da un uso eccessivo della pianta del piede la quale diventa molto dolorante;
- Fascite plantare, cioè l’infiammazione della fascia plantare ubicata nella pianta dei piedi, e precisamente dalla base del tallone all’attaccatura delle dita.
I trattamenti previsti per tutte queste situazioni sono diversi e dipendono dalla precisa patologia che interessa la specifica parte. Ricordiamo fra questi comunque i tutori, le ortesi plantari (solette), la fisioterapia e, come ultima ratio, l’intervento chirurgico.
Fra i c.d. “rimedi casalinghi” ricordiamo invece una buona dose di riposo, l’applicazione di ghiaccio sulla parte colpita, il tenere sollevato l’arto di modo che esso sia posto in una posizione superiore al livello del cuore e del polso. Inoltre:
- In caso di tagli, è necessario pulire la ferita e applicare pressione con l’aiuto di un asciugamano o una garza e consultare immediatamente lo specialista;
- Le bolle e le vesciche non devono essere lasciate aperte se non sono dolorose. La pressione esercitata con una garza darà immediatamente sollievo;
- Nel caso in cui nella pelle dovessero penetrare corpi estranei di piccola dimensione quali schegge, sabbia o scaglie, questi devono essere rimossi con molta attenzione; mentre se gli oggetti dovessero essere di dimensione maggiore come, per esempio, nel caso di aghi, pezzi di vetro ecc. occorre rivolgersi immediatamente al medico;
- Le abrasioni vanno trattate in maniera simile alle bruciature in quanto sono particolarmente soggette a infettarsi. Applicare quindi delle creme di antibiotico e fasciare con benda sterile.
Per prevenire tutta questa serie di problematiche di infortuni al piede che sono state sopra descritte, è possibile mettere in atto alcune apposite precauzioni in grado di ridurre i rischi. Fra queste ricordiamo:
- Assicurarsi di indossare il giusto tipo di scarpe per ogni attività;
- Evitare di indossare scarpe consumate durante la pratica di attività sportive;
- Evitare di camminare a piedi nudi sui marciapiedi o su strade acciottolate;
- Fare attenzione quando si cammina su superfici scivolose;
- Evitare di camminare al buio. A tal proposito, se ci si sveglia nel cuore della notte e si ha la necessità di alzarsi, è consigliabile accendere la luce.