Il melanoma può essere definito come una neoplasia maligna che si sviluppa prevalentemente a carico dei melanociti cutanei, ovvero le cellule deputate alla produzione di melanina in risposta alla stimolazione dei raggi solari ultravioletti (Uv). Ciò nondimeno, i melanociti sono presenti anche nell’occhio e nelle mucose per cui, anche se più sporadicamente, il melanoma può manifestarsi anche in questi tessuti.
Cause del melanoma
Diverse ricerche hanno posto in risalto una precisa relazione tra esposizione a radiazioni UvA e UvB e insorgenza di melanoma maligno, principalmente quando le esposizioni sono state intense e sono accadute in giovane età. Al contrario pare che una esposizione persistente o ripetuta a modiche intensità di radiazione solare possa nientemeno proteggere il Dna da potenziali danni. I maggiori fattori di rischio riguardano la storia familiare, la presenza o meno di nevi displastici, il loro eventuale numero e le corrispondenti dimensioni, il fenotipo pelle chiara – occhi chiari, uno stato di immunosoppressione a causa di immunodeficienza o di terapie farmacologiche immunosoppressive.
Sintomi del melanoma
Nel 50% dei casi, il primo segno di cui si rende conto il paziente è il mutamento d’aspetto di una lesione pigmentata (nevo), già presente oppure apparsa da poco. L’aspetto di queste lesioni viene valutata secondo 5 criteri di giudizio, abbreviati come ABCDE, dove A si riferisce all’asimmetria della lesione; B ai bordi irregolari; C al colore non omogeneo; D al diametro superiore ai 6 mm o in aumento, E all’evoluzione della lesione.
Un altro sintomo che si riscontra di frequente è il prurito.
Nelle donne il melanoma di riscontra più spesso sugli arti inferiori, sul cuoio capelluto, sul viso e sul collo.
Negli uomini invece si manifesta principalmente sul tronco.
Diagnosi di melanoma
Per aiutare a determinare le cause del melanoma, il medico dermatologo effettuerà un’attenta osservazione delle lesioni mediante l’ausilio di un dermatoscopio. La sicurezza della diagnosi si ottiene solo dopo la biopsia della lesione e il relativo esame istologico del tessuto asportato.
Gli altri tipi di esami di diagnostica per immagini (ecografia, Tac, Pet) non sono utili per effettuare la diagnosi iniziale ma possono essere impiegati nelle fasi avanzate della malattia ai fini dello studio delle metastasi.
Trattamento del melanoma
L’unico trattamento possibile per il melanoma è quello chirurgico: si deve eseguire l’asportazione del melanoma primario (ovvero di tutta la lesione), intervenendo anche in profondità e asportandone anche i confini. L’escissione chirurgica, difatti, deve contenere anche un sovrappiù di cute e di tessuto sottocutaneo che non siano stati colpiti dalla malattia. Lo stesso criterio si applica, ogni volta che ciò sia possibile, nei confronti delle metastasi linfonodali e parenchimali. Le terapie a base di farmaci, intese come chemioterapie adiuvanti, da mettere in atto dopo la chirurgia per impedire recidive e metastasi sono al momento poche e poco incisive.
Prevenzione del melanoma
La prevenzione si effettua innanzitutto con una corretta “igiene solare”, mettendo cioè in atto i seguenti comportamenti:
- Evitare l’esposizione solare saltuaria e/o prolungata;
- Utilizzare una crema solare ad alta protezione o la maglietta in caso di esposizione “necessaria”;
- Evitare l’esposizione nelle ore più calde della giornata.
Inoltre, è necessario ricorrere a una prevenzione secondaria, cioè al regolare controllo dei nevi da effettuarsi almeno ogni sei mesi osservando le regole dell’ABCDE.
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