La blefarite

Blefarite

La blefarite può essere definita come l’infiammazione del margine delle palpebre che può dilatarsi fino alla cute, alla congiuntiva, ai follicoli, alle ghiandole ciliari e alle ghiandole di Meibomio.

BlefariteCause

La blefarite può essere causata da fattori direttamente riconducibili alla costituzione dell’individuo ovvero a fattori allergici, endocrini, ambientali (come per esempio le polveri o i fumi), da dispepsie, avitaminosi, intossicazioni alimentari, dal diabete, o da infezione batterica generalmente di origine stafilococcica. La patologia ha un’evoluzione che può essere di tipo subacuto oppure cronico, con resistenza alle terapie e marcata tendenza alle ricadute.

Sintomi

La blefarite si può manifestare in due forme: non ulcerativa e ulcerativa. La blefarite non ulcerativa è causa di gonfiore, prurito, lacrimazione, bruciore, arrossamento e si presente con piccole croste fra le ciglia. Può costituire una complicazione della psoriasi e si associa spesso a seborrea del cuoio capelluto, delle sopracciglia e della cute attorno agli occhi. La blefarite ulcerativa è invece un’infezione causata da stafilococco che determina la composizione di croste ai margini delle palpebre che possono modificarsi in piccole bolle o in ulcere. Gli occhi si arrossano e divengono particolarmente reattivi alla luce. Tutt’e due le forme di blefarite, nei casi gravi, possono deteriorare la cornea, con ripercussioni in termini di danni alla vista.

Diagnosi

La diagnosi di blefarite si basa sulla sintomatologia e sui segni sulla palpebra unitamente all’esame obbiettivo, che può essere eseguito dal medico oculista con l’ausilio di una lampada a fessura.

Trattamento della blefarite

Nei casi in cui si riscontri infiammazione delle ghiandole sebacee del margine palpebrale, l’applicazione di impacchi caldi può essere utile ai fini di lenire il prurito e il bruciore intenso. Il trattamento farmacologico delle forme ulcerative si realizza mediante le pomate antibiotiche, eventualmente associate con corticosteroidi (questi ultimi vanno usati con estrema cautela in quanto inibiscono la risposta immunitaria).

Prevenzione

La prevenzione della blefarite si effettua cercando di ridurre l’esposizione ai fattori di rischio ambientali, e dunque l’esposizione a polveri o fumi. Anche l’alimentazione gioca un ruolo importante: la frutta e la verdura fresche e le proteine magre, come quelle che si trovano nella carne di pollo e nel pesce, possono essere d’ausilio per la salute degli occhi. E’ necessario inoltre limitare gli zuccheri e le bevande contenenti caffeina, le quali contribuiscono a provocare irritazione agli occhi e peggiorano i sintomi causati dalla blefarite.