La rabbia

La rabbia è una malattia virale molto grave che colpisce i mammiferi, inclusi gli esseri umani.
È causata da un virus appartenente alla famiglia dei Rhabdoviridae e si trasmette attraverso i morsi o le ferite di animali infetti, in particolare cani, volpi, pipistrelli e gatti.
I sintomi iniziali della rabbia possono includere febbre, mal di testa, dolori muscolari, affaticamento e irritabilità. Con il progredire della malattia, possono verificarsi sintomi neurologici come confusione mentale, convulsioni, paralisi e coma. La rabbia è quasi sempre mortale una volta che compaiono i sintomi clinici.
La prevenzione si basa principalmente sulla vaccinazione degli animali e sull’educazione riguardo al comportamento sicuro con gli animali randagi o selvatici. Nei casi di esposizione al virus della rabbia, è essenziale ricevere immediatamente la vaccinazione post-esposizione per prevenire lo sviluppo della malattia.
Purtroppo, la rabbia è ancora una malattia diffusa in alcune parti del mondo, soprattutto nelle aree in cui la vaccinazione degli animali è limitata o inesistente.
Gli sforzi per controllare la rabbia comprendono la sterilizzazione di cani randagi, la promozione della vaccinazione di massa e l’educazione della popolazione sull’importanza della gestione sicura degli animali.

Cause

Il virus della rabbia attacca specificamente le strutture nervose per poi diffondersi attraverso il sistema autonomo a tutti gli organi e, infatti, si trova anche nella saliva da dove trae origine l’infezione, per puntura, graffio o tocco della cute lesa da parte di una bestia infetta.
Gli animali più colpiti dal virus della rabbia sono quelli che vivono allo stato brado: volpi, tassi, mustelidi in Europa settentrionale e centrale; topi, scoiattoli, ratti in Europa meridionale; pipistrelli negli Stati Uniti; tuttavia possono essere infettati gatti, cani e furetti domestici.

Sintomi della rabbia

Per fortuna l’infezione ha un ciclo di incubazione abbastanza lungo, in media 1 mese, che permette il trattamento prima che il virus si propaghi nel sistema nervoso. Poi, nel momento in cui si manifestano i sintomi, non è più possibile bloccare l’evoluzione della malattia.
Si identificano le seguenti fasi:

  • Fase prodromica: Questa fase iniziale può durare da 2 a 10 giorni e i sintomi possono essere simili all’influenza, tra cui mal di testa, febbre, malessere generale, dolori muscolari e debolezza.
  • Fase di eccitazione: Conosciuta anche come fase furiosa, in questa fase i sintomi possono includere aggressività, irritabilità, iperattività, confusione mentale, allucinazioni, difficoltà a dormire, spasmi muscolari, perdita dell’appetito e difficoltà a deglutire.
  • Fase paralitica: In questa fase, i muscoli si indeboliscono e possono portare a paralisi parziale o totale. Altri sintomi possono includere difficoltà nella respirazione, produzione eccessiva di saliva o schiuma alla bocca, problemi di coordinazione e difficoltà a deglutire.
  • Fase terminale: Questa fase è caratterizzata da un’insufficienza respiratoria e/o cardiaca, che può portare alla morte del paziente. È importante notare che i sintomi possono variare da individuo a individuo e che la rabbia è una malattia grave che richiede un trattamento immediato. Se si sospetta di essere stati esposti al virus della rabbia, è fondamentale consultare immediatamente un medico.

Diagnosi della rabbia

La diagnosi della rabbia può essere stabilita attraverso diversi metodi:

Diagnosi clinica

La diagnosi clinica della rabbia si basa sui sintomi presentati dal paziente.
Questi possono includere febbre, mal di testa, debolezza e malessere generale. Nel corso della malattia, possono verificarsi sintomi più gravi, come l’irritabilità, l’ansia, la difficoltà a deglutire, l’idrofobia (paura dell’acqua), la paralisi muscolare e la morte.

Test di laboratorio

Per confermare la diagnosi clinica, si eseguono test di laboratorio specifici per la rabbia. Questi test includono:

  • Isolamento del virus: un campione di saliva, tessuto cerebrale o fluido cerebrospinale viene prelevato dal paziente e analizzato per individuare la presenza del virus della rabbia.
  • Test di anticorpi: si preleva un campione di sangue e si analizza per la presenza di anticorpi specifici contro il virus della rabbia.
  • Test di immunofluorescenza diretta (DFA): un campione di tessuto viene trattato con anticorpi fluorescenti specifici per il virus della rabbia. Se il virus è presente nel tessuto, si illuminerà al microscopio.
  • Test di reazione a catena della polimerasi (PCR): questa tecnica amplifica il DNA virale presente nel campione per rilevarne la presenza.

Tutti questi test di laboratorio sono eseguiti da personale specializzato e richiedono attrezzature specifiche per ottenere risultati accurati.

Importanza della diagnosi precoce

La diagnosi tempestiva della rabbia è fondamentale per avviare il trattamento e prendere le necessarie misure di quarantena per prevenire la diffusione della malattia. Inoltre, la diagnosi precoce può contribuire a migliorare le possibilità di sopravvivenza del paziente.

È importante consultare un medico se si sospetta la presenza della rabbia o se si è stati esposti a un animale che potrebbe esserne affetto, come ad esempio un cane o un pipistrello infetto.

Trattamento della rabbia

Il trattamento per la rabbia comprende diverse fasi:

  • Pulizia della ferita: Se si è stati morsi da un animale sospettato di avere la rabbia, la prima fase del trattamento è la pulizia approfondita della ferita. Ciò aiuta a rimuovere il virus potenzialmente presente e ridurre il rischio di infezione.
  • Vaccinazione preventiva: Dopo la pulizia della ferita, si somministra al paziente una serie di vaccinazioni preventive contro la rabbia. Queste vaccinazioni aiutano il sistema immunitario a produrre gli anticorpi necessari per combattere il virus, se presente.
  • Immunoglobuline anti-rabbia: In alcuni casi, può essere somministrato anche un’iniezione di immunoglobuline anti-rabbia. Queste immunoglobuline forniscono una protezione immediata contro il virus e aiutano a prevenire lo sviluppo della malattia.
  • Osservazione e monitoraggio: Dopo il trattamento iniziale, è importante essere osservati da un medico per un periodo di tempo determinato. Durante questo periodo, si tengono sotto controllo eventuali sintomi o segni di infezione. Se si sviluppano sintomi di rabbia, possono essere necessari ulteriori trattamenti come la vaccinazione di richiamo.
  • Cura dei sintomi: Se la rabbia viene diagnosticata nelle fasi iniziali, possono essere prescritti farmaci per aiutare a gestire i sintomi come febbre, dolore e malessere generale. Questi farmaci possono migliorare il comfort del paziente durante la malattia.
  • Cura di supporto: La rabbia è una malattia molto grave e non esiste un trattamento specifico per curarla completamente. La cura di supporto, quindi, è essenziale per aiutare a gestire i sintomi e fornire comfort al paziente. Ciò può includere idratazione, alimentazione adeguata, supporto psicologico e altre misure per migliorare la qualità della vita del paziente.

È importante sottolineare che la prevenzione attraverso la vaccinazione è il modo più efficace per evitare la rabbia. Pertanto, è consigliabile vaccinarsi contro la rabbia se si vive in zone ad alto rischio o si ha un alto rischio di esposizione, come gli operatori sanitari o coloro che lavorano con animali.

Prevenzione

Per prevenire la rabbia, è fondamentale adottare alcune misure preventive. Ecco alcuni consigli utili:

  • Vaccinazione: Assicurati che i tuoi animali domestici siano sempre vaccinati contro la rabbia. Consulta il tuo veterinario per il piano vaccinale corretto. In molti paesi, è obbligatoria la vaccinazione antirabbica per gli animali domestici.
  • Evitare il contatto con animali sospetti: Evita il contatto diretto con animali che sembrano malati o comportarsi in modo insolito. Non toccarli o avvicinarti a loro, soprattutto se sono animali selvatici come pipistrelli, volpi o coyote.
  • Segnalazione di animali randagi: Segnala alle autorità competenti la presenza di animali randagi o feriti. Non cercare di gestirli da solo. Le autorità locali possono prendere le misure necessarie per proteggere la comunità dal rischio di rabbia.
  • Misure di sicurezza durante i viaggi: Se viaggi in paesi dove la rabbia è più diffusa, fai attenzione alle misure di sicurezza. Non avvicinarti agli animali randagi o selvatici e cerca di evitare morsi o graffi da parte di qualsiasi animale.
  • Segui le linee guida mediche: In caso di esposizione alla rabbia o sospetta esposizione, cerca immediatamente assistenza medica. I medici possono valutare il rischio e raccomandare il trattamento adeguato per prevenire lo sviluppo della malattia.

Seguendo queste misure preventive, puoi contribuire a ridurre il rischio di contrarre la malattia e proteggere te stesso e gli animali intorno a te.

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