La stitichezza

La stitichezza (o stipsi) può essere definita come la difficoltà a defecare, solitamente in quanto la massa fecale è diventata troppo dura e compatta, rendendo perfino dolorosa l’evacuazione.

Cause della stitichezza

I fattori principali che possono contribuire a provocare la stitichezza sono:

  • una dieta squilibrata;
  • la tensione nervosa;
  • il poco esercizio fisico;
  • l’interruzione dell’utilizzo normale di lassativi.

La stitichezza comunque raramente è un disturbo serio, a meno che essa non sia il sintomo di una malattia organica.
Dopo che il processo digestivo del cibo si è concluso, i prodotti di scarto dell’alimentazione si spostano lungo l’intestino tenue grazie all’effetto di onde di contrazione esercitate dalla muscolatura dell’intestino (peristalsi).
Fino a questo punto del loro percorso essi costituiscono ancora un liquido alquanto denso.
In seguito, l’acqua viene assimilata attraverso la parete del colon, il segmento finale dell’intestino crasso, dissociandosi così dai prodotti di rifiuto più solidi.
Per svariati motivi, la muscolatura del colon può invece divenire provvisoriamente inattiva e interrompere dunque la sua funzione di espulsione delle feci: in questo caso, si possono presentare sintomi vari, specialmente un senso di malessere nell’ultimo tratto di intestino e mal di testa.

Sintomi della stitichezza

I sintomi principali includono:

  1. Frequenza ridotta di movimenti intestinali: Avere meno movimenti intestinali del solito, spesso meno di tre volte a settimana.
  2. Feci dure o secche: Le feci possono essere insolitamente dure, secche o difficili da espellere.
  3. Sforzo durante l’evacuazione: La necessità di fare uno sforzo significativo per evacuare le feci.
  4. Sensazione di evacuazione incompleta: Dopo essere andati in bagno, si può avere la sensazione che l’intestino non sia stato completamente svuotato.
  5. Dolore o disagio addominale: Si può sperimentare dolore o disagio nello stomaco e nell’addome.
  6. Gonfiore addominale: La stitichezza può causare gonfiore o distensione addominale.
  7. Necessità di “aiuto manuale”: A volte, è necessario utilizzare manovre manuali, come la pressione sull’addome o l’uso delle dita per rimuovere le feci.
  8. Minore appetito: In alcuni casi, la stitichezza può portare a una diminuzione dell’appetito.

Trattamento della stitichezza

Il trattamento della stitichezza generalmente inizia con modifiche allo stile di vita e alla dieta, e può includere l’uso di farmaci lassativi se necessario. Ecco alcune strategie comuni per trattare la stitichezza:

  1. Incrementare l’assunzione di fibre: Mangiare cibi ricchi di fibre, come frutta, verdura, cereali integrali e legumi, può aiutare a rendere le feci più morbide e più facili da passare.
  2. Bere più liquidi: Bere molta acqua e altri liquidi può aiutare a ammorbidire le feci. Evitare bevande con caffeina e alcol che possono disidratare.
  3. Esercizio fisico regolare: L’attività fisica regolare può stimolare l’attività intestinale e aiutare a mantenere regolare il transito intestinale.
  4. Stabilire orari regolari per l’evacuazione: Creare una routine per andare in bagno può aiutare a regolarizzare i movimenti intestinali.
  5. Non ignorare l’urgenza di andare in bagno: Ritardare l’evacuazione può peggiorare la stitichezza.
  6. Lassativi: Se le modifiche alla dieta e allo stile di vita non sono efficaci, i lassativi possono essere utilizzati come trattamento a breve termine. Esistono diversi tipi di lassativi, e la scelta dipenderà dalle specifiche esigenze e condizioni del paziente. È importante utilizzarli solo come raccomandato dal medico.
  7. Uso di integratori: Integratori come fibre solubili (ad esempio, psyllium) possono essere utili per alcune persone.
  8. Biofeedback: In alcuni casi, il biofeedback può aiutare a migliorare la funzione intestinale, specialmente se la stitichezza è causata da problemi di funzionamento del pavimento pelvico.
  9. Probiotici: Alcuni studi suggeriscono che i probiotici possono aiutare a migliorare la stitichezza, ma sono necessarie ulteriori ricerche.

Integratore per la stitichezza a base di tamarindo, malva, altea e Lactobacillus acidophilus

Il nostro giudizio
5/5

È importante ricordare che il trattamento della stitichezza può variare a seconda della causa sottostante e della gravità dei sintomi.
I lassativi e altri trattamenti dovrebbero essere usati con cautela e sotto la guida di un professionista sanitario.
Inoltre, se la stitichezza è persistente, accompagnata da sintomi insoliti o gravi (come perdita di peso inspiegabile, sangue nelle feci, dolore addominale severo), è essenziale consultare un medico per un’adeguata valutazione e trattamento.

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