Le infezioni urinarie possono essere definite come infezioni batteriche che interessano l’apparato urinario, costituito dai reni, dagli ureteri, dalla vescica e dall’uretra. Le infezioni più ricorrenti sono quelle che interessano la vescica, denominate cistiti, e le infezioni che colpiscono l’uretra, dette uretriti. Entrambi i tipi di infezione, peraltro, possono manifestarsi anche contemporaneamente.
Cause delle infezioni urinarie
Le infezioni urinarie affliggono più spesso le donne. Difatti, l’uretra, cioè il sottile tubo che fa affluire l’urina dalla vescica verso l’esterno, negli individui di sesso femminile è posta vicino al retto e alla vagina e di conseguenza i batteri provenienti da queste sedi possono spostarsi facilmente e, attraverso l’uretra, guadagnare la vescica. Fra le cause scatenanti delle infezioni urinarie vi possono essere la stipsi, la malnutrizione e i rapporti sessuali, in special modo se come contraccettivo viene usato il diaframma. Anche i composti chimici contenuti nei bagnoschiuma, i profumi e i coloranti contenuti in alcuni prodotti destinati all’igiene intima possono essere causa di irritazione locale e dunque di infezioni urinarie. Le infezioni urinarie ricorrenti possono costituire il segno di un problema strutturale delle vie urinarie che determina un reflusso di urina dalla vescica verso l’uretere, ed eventualmente fino al rene, anziché la sua integrale emissione. Negli individui di sesso maschile, i sintomi di irritazione locale provocati dallo sfregamento, dalla masturbazione o da trauma, possono sovente essere analoghi a quelli di un’infezione.
Per riscontrare l’eventuale esistenza infezioni urinarie è dunque imprescindibile un esame approfondito, che includa anche un’ecografia e un esame radiologico per mettere in risalto la presenza di anomalie anatomiche. Nelle donne, le infezioni urinarie sono piuttosto comuni e spesso non sono la dimostrazione concreta di alcun malanno serio. Tuttavia, se una donna dovesse presentare due o tre episodi caratterizzati dalla presenza di infezione nello breve volgere di pochi mesi, è necessario eseguire esami approfonditi per appurare che non vi siano anomalie anatomiche o altre patologie serie.
Sintomi delle infezioni urinarie
Le infezioni urinarie in genere si presentano con dolore bruciante durante la minzione e con urine di colore opaco, contenenti sangue e di odore penetrante. E’ comune sentire lo stimolo a urinare con frequenza e, contemporaneamente, emettere ogni volta solamente una piccola quantità di urine. Altri sintomi possono includere dolore all’addome e alla schiena, febbre, conati di vomito, diarrea, letargia e/o irritabilità.
Diagnosi
La diagnosi relativa alle infezioni urinarie si effettua mediante precisi test: l’esame delle urine e l’urinocoltura. Gli esami possono essere rifatti dopo il termine del trattamento per accertarsi di essere completamente guariti. A prescindere dal sesso, è importante una terapia accurata per evitare che l’infezione si estenda al rene.
Trattamento delle infezioni urinarie
Le infezioni urinarie si trattano usualmente con antibiotici come la nitrofurantoina, il sulfametoxazolo in associazione con il trimetropin e l’amoxicillina. La maggior parte degli antibiotici viene espulsa attraverso le vie urinarie, e per questo motivo questi farmaci raggiungono facilmente la sede dell’infezione. La terapia peri una cistite semplice normalmente consiste in un breve ciclo di antibiotici. Un’infezione persistente invece può richiedere una terapia più lunga, in certi casi di durata anche di dieci giorni. La fenazopiridina, un analgesico delle vie urinarie, viene qualche volta prescritta per anestetizzare l’uretra. Ciò attenua lo sgradevole senso di urgenza ad urinare e rende meno problematica la funzione. Una pielonefrite richiede invece una terapia più aggressiva mediante antibiotici per via endovenosa, accompagnata da un eventuale ricovero ospedaliero, un’approfondita valutazione radiologica e/o un cateterismo.
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