Il piede piatto in età pediatrica

Quando si parla di piedini dei bimbi, l’argomento forse più controverso è quello del trattamento del piede piatto in età pediatrica. Ciò e particolarmente vero specialmente quando questo non è accompagnato dal dolore.
È pacifico, infatti, che un bimbo con un piede piatto sintomatico debba essere curato perché è impensabile ipotizzare di lasciar soffrire un bimbo.
La controversia in tema di piede piatto in età pediatrica sta piuttosto nel tipo di trattamento da applicare per tutti quei bambini che non presentano segni di dolore.
Ciò non vuol dire però che essi siano asintomatici: spesso i bimbi esprimono infatti il loro disagio in modo differente. Possono ad esempio mostrarsi pigri oppure possono chiedere spesso di essere presi in braccio. Ancora, possono preferire attività sedentarie o avere difficoltà a mantenere il passo con gli altri bimbi della loro età.
Soltanto un bravo medico che affronta questi argomenti insieme ai genitori sarà in grado di scoprire queste sottili manifestazioni di malessere. Generalmente queste sono da ricondursi a un piede con una volta plantare piatta; una volta plantare quindi incapace di fornire un supporto adeguato al peso corporeo.
Queste manifestazioni di malessere spesso non fanno altro che aggravare i deficienti livelli di attività fisica e di abilità funzionale, peraltro già inficiati da disfunzioni e disallineamento del piede.
Dopo aver messo in pratica una cura efficace, i genitori spesso sono testimoni di cambiamenti significativi nel livelli di attività dei loro bambini. Questa circostanza è, evidentemente, fonte di grande soddisfazione. Ovviamente anche i bambini saranno più felici, più sani e più attivi.

Uno sguardo ravvicinato alle conseguenze del piede piatto in età pediatrica

Numerosi autori hanno descritto le molteplici e sottili manifestazioni del piede piatto in età pediatrica.
Queste comprendono ad esempio gli scompensi nel ciclo della deambulazione oppure il dolore nei gruppi muscolari anteriore e posteriore della gamba.
La ricerca ha posto in evidenza come il piede piatto in età pediatrica non faccia altro che precedere lo scatenarsi di dolorosi problemi che avranno luogo nell’età adulta.
Le deformità dell’avampiede e del retropiede che si mostreranno negli anni a venire possono essere il risultato di una instabilità cronica aggravata dal peso corporeo e dall’età incipiente.
I segni premonitori di queste patologie piuttosto comuni nell’età adulta spesso affondano le loro radici nell’infanzia.
E dunque una diagnosi effettuata correttamente e soprattutto in tempo, unitamente alla gestione del problema in età pediatrica, sono essenziali per garantire la giusta funzionalità del piede nell’età adulta.

Gli aspetti caratterizzanti del piede piatto in età pediatrica

Il punto principale da tenere bene a mente nel trattamento del piede piatto in età pediatrica è la neutralizzazione delle forze pato-meccaniche che agiscono sul piede del bambino. Ciò può avvenire sin dal momento in cui i piedi cominciano sopportare il peso corporeo.
Occorre consentire lo sviluppo normale delle ossa e dei tessuti molli senza stress non dovuti e far sì che vi sia una corretta funzionalità in posizione eretta e durante la deambulazione.
Purtroppo, i requisiti funzionali di un appoggio stabile, una volta che il bimbo ha cominciato a mantenersi eretto e a camminare, sono compromessi dal piede piatto.
Col tempo il bimbo avrà acquisito la capacità di compiere una deambulazione naturale e continua pur essendo afflitto da questa perniciosa patologia.
La capacità del piede di fungere da rigida leva sarà però purtroppo menomata dalla patologia del piede piatto; e dunque, un minuzioso esame muscolo-scheletrico si renderà necessario.
Questo esame deve includere l’analisi del movimento della deambulazione e consentirà di ottenere le informazioni necessarie per affrontare con efficacia la patologia prescrivendo la cura più adatta.
Evidentemente, una storia familiare con presenza di piedi piatti o di patologia acquisita in età più avanzata aumenterà il sospetto che il piede piatto in età pediatrica possa trasformarsi in problema più serio negli anni a venire.

Possibili trattamenti

Ma come correggere il difetto?
Il piede piatto in età pediatrica può essere affrontato con successo mediante l’uso di ortesi plantari.
Queste potranno essere “di massa” e dunque non personalizzate per i casi più lievi.
Si ricorrerà invece all’utilizzo di plantari altamente personalizzati nei casi più problematici.
In questi casi sarà necessario un esame preventivo accurato dell’appoggio plantare e lo studio approfondito del ciclo dell’andatura.

Precauzioni

In definitiva, è necessario tenere bene a mente di osservare con attenzione i piedini dei nostri bimbi. Al minimo sospetto che qualcosa non funzioni per il verso giusto, è necessario rivolgersi immediatamente a un ortopedico.

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