La scarlattina

La scarlattina è una malattia infettiva acuta causata dal batterio Streptococcus pyogenes.
Si diffonde principalmente attraverso il contatto diretto con le secrezioni respiratorie o le lesioni cutanee di un individuo infetto.
I sintomi tipici della scarlattina includono febbre alta, mal di gola, gola infiammata e coperta da placche biancastre o giallastre, lingua bianca con papille rosso vivo (lingua a fragola), eruzione cutanea rossa che compare solitamente sul petto e sulle estremità superiori e inferiori, mal di testa, brividi, nausea e vomito.
La malattia può manifestarsi nella forma tipica o atipica, con vari gradi di gravità.
Nei casi più gravi, può causare complicazioni come otite, sinusite, polmonite, glomerulonefrite acuta e febbre reumatica.
Queste complicazioni sono più comuni nei bambini.
Il trattamento della scarlattina prevede l’uso di antibiotici per ridurre il rischio di complicanze e alleviare i sintomi.
È importante riposare, bere molti liquidi per evitare la disidratazione e prendere antidolorifici per ridurre il dolore e la febbre.

Sintomi della scarlattina

I sintomi principali comprendono:

  • Rash cutaneo: si manifesta come una eruzione cutanea rossa, solitamente inizialmente sul petto e poi si diffonde al resto del corpo.
  • Gola infiammata: il mal di gola è un sintomo comune, spesso accompagnato da difficoltà a deglutire.
  • Lingua bianca o rossa: la lingua può essere coperta da una patina bianca che poi scompare, lasciando la lingua rossa e infiammata.
  • Febbre: solitamente alta, superiore ai 38 °C.
  • Mal di testa: spesso associato alla febbre.
  • Mal di stomaco: alcuni bambini possono avere dolore addominale, diarrea o vomito.
  • Linfonodi gonfi: possono essere avvertiti come piccoli rigonfiamenti o masse nel collo.

I sintomi possono variare da lievi a gravi e di solito iniziano a manifestarsi 1-2 giorni dopo l’esposizione al batterio streptococco. È importante consultare un medico se si sospetta di avere la scarlattina per una corretta diagnosi e trattamento.

Cause della scarlattina

Ecco le principali cause e modalità di trasmissione della scarlattina:

  1. Trasmissione aerea: Il batterio si diffonde principalmente attraverso le goccioline aeree espulse quando una persona infetta tossisce o starnutisce. La scarlattina può essere contratta inalando queste goccioline.
  2. Contatto diretto: Il contatto diretto con la pelle o le ferite di una persona infetta può anche diffondere l’infezione. Questo è meno comune rispetto alla trasmissione aerea.
  3. Condivisione di oggetti contaminati: Il batterio può sopravvivere su superfici e oggetti, come stoviglie, posate, asciugamani o giocattoli, che sono stati utilizzati da una persona infetta.
  4. Contaminazione alimentare: In rari casi, il cibo contaminato dallo streptococco può essere una fonte di infezione.
  5. Portatore sano: Alcune persone possono essere portatori sani dello streptococco senza mostrare sintomi, ma possono comunque trasmettere il batterio ad altri.

La scarlattina è più comune nei bambini tra i 5 e i 15 anni, ma può colpire individui di qualsiasi età.

Diagnosi

La diagnosi avviene principalmente attraverso l’osservazione dei sintomi e alcuni test diagnostici. Ecco i passaggi tipici per la diagnosi:

  1. Valutazione clinica: Il medico esamina i sintomi caratteristici, come la comparsa di un’eruzione cutanea rossa (simile a carta vetrata), mal di gola, febbre alta, e la lingua “a fragola” (rossa e con puntini bianchi).
  2. Storia medica: Vengono raccolte informazioni sulla storia medica del paziente, compresa l’esposizione a persone con infezioni da streptococco.
  3. Esame fisico: Oltre all’eruzione cutanea, il medico può controllare l’ingrossamento dei linfonodi del collo e cercare altre segni di infezione.
  4. Tamponi faringei: Per confermare la presenza dello streptococco, il medico può eseguire un tampone della gola. Il tampone viene poi analizzato in laboratorio per rilevare la presenza di streptococchi.
  5. Test “rapid strep test”: Questo test può fornire risultati in pochi minuti e viene spesso utilizzato per la diagnosi rapida della scarlattina. Tuttavia, può non essere sempre accurato, quindi potrebbe essere necessario un test di coltura batterica per conferma.
  6. Cultura batterica: Se il rapid strep test è negativo ma il sospetto clinico è alto, può essere eseguita una coltura della gola. Questo test richiede più tempo (generalmente 24-48 ore) per fornire i risultati.

Una volta confermata la diagnosi, la scarlattina può essere trattata efficacemente con antibiotici. È importante completare l’intero ciclo di antibiotici prescritto per prevenire complicazioni e ridurre il rischio di diffusione dell’infezione.

Trattamento

Il trattamento per la scarlattina prevede generalmente l’assunzione di antibiotici per eliminare l’infezione batterica. Gli antibiotici più comuni utilizzati per il trattamento della scarlattina sono la penicillina e l’amoxicillina.

Inoltre, è importante seguire questi consigli per alleviare i sintomi e favorire la guarigione:

  • Riposo a letto per permettere al corpo di combattere l’infezione.
  • Assunzione di antidolorifici come paracetamolo o ibuprofene per ridurre la febbre e il dolore.
  • Consumo di liquidi caldi o freschi per lenire il mal di gola.
  • Alimentazione leggera ed equilibrata per sostenere il sistema immunitario.

È importante evitare il contatto con altre persone durante l’infezione per prevenire la diffusione dello streptococco di tipo A.
Inoltre, è fondamentale seguire tutte le indicazioni e prescrizioni del medico curante per garantire una corretta guarigione.
Ricorda sempre di consultare un medico per una diagnosi accurata e un trattamento specifico per la scarlattina.

Prevenzione

Per prevenire la diffusione della scarlattina, è importante adottare alcune misure igieniche di base. Ecco alcuni consigli utili:

  • Lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone, soprattutto prima dei pasti e dopo essere stati a contatto con soggetti affetti da scarlattina;
  • Evitare il contatto stretto con persone che hanno la malattia o che ne sono appena guarite, in particolare evitare lo scambio di bacchetta per il pane o di posate;
  • Coprire bocca e naso con un fazzoletto o con il gomito quando si tossisce o starnutisce, per evitare di disperdere le goccioline di saliva;
  • Usare fazzoletti di carta monouso e gettarli subito dopo l’uso;
  • Igiene ambientale: mantenere le superfici pulite e disinfettate, in particolare quelle toccate frequentemente (ad es. maniglie, interruttori, tastiere, etc.);

Ricorda di consultare sempre un medico per una corretta diagnosi e per un piano di trattamento adeguato.

Se ti è piaciuto questo articolo, non dimenticare di condividerlo sui tuoi canali social e di lasciare un commento qui sotto!