L’otite può essere definita come l’infiammazione dell’orecchio, provocata spesso da un’infezione da batteri, virus o funghi.
Con riferimento alla parte dell’organo coinvolto si distingue in esterna (che interessa il condotto uditivo esterno) e media (quando interessa l’orecchio medio, costituito dal timpano e dalla catena degli ossicini dell’udito).
Cause dell’otite
La forma esterna (conosciuta anche come “otite del nuotatore“) è quasi sempre provocata dal contatto con acque contaminate da batteri (o meno frequentemente da funghi) o composti irritanti, ma può essere provocata pure da allergie, foruncoli, corpi estranei o piccole ferite sull’epitelio del condotto uditivo, spesso causate dalle operazioni di pulizia.
Fattori di rischio di questa forma sono:
- umidità eccessiva (nuoto);
- sistema immunitario indebolito (diabete, chemioterapia);
- traumi auticolari (uso prolungato di cuffie o di apparecchi acustici);
- sostanze chimiche (tinture e spray per capelli);
- condizioni dermatologiche (allergie come l’asma o la rinite allergica, acne, dermatite seborroica, psoriasi, seborrea, eczema).
La forma media è ingenerata invece da infezioni virali o batteriche e sovente si manifesta come complicanza di patologie infettive di naso e gola.
Gli agenti patogeni penetrano infatti nell’orecchio lungo la tromba di Eustachio e il suo sbocco nella faringe.
Talune forme di otite media cronica possono essere ricondotte a occlusioni della tromba di Eustachio, specialmente in seguito ad allergie (otite media sierosa).
Sintomi
La forma esterna si presenta con dolore all’orecchio, che si acutizza toccando il padiglione, e calo dell’udito, solitamente limitato.
Possono presentarsi poi prurito (specialmente nelle forme causate da funghi) e secrezioni dal canale uditivo.
La sintomatologia spesso compare dopo che nell’orecchio rimane imprigionata acqua, con consequenziale propagazione e proliferazione di microrganismi.
I sintomi dell’otite esterna si manifestano generalmente entro pochi giorni dal contatto con l’acqua e consistono in:
- prurito;
- rossore e tumefazione;
- dolore;
- comparsa di pus.
Nell’otite media invece è sempre presente il dolore, congiunto a una percezione di pienezza dell’orecchio, perdita importante della capacità uditiva, febbre e fuoriuscita dall’orecchio di pus giallo o giallo-verdastro.
Nelle forme più serie possono prodursi danni più o meno ampi al timpano (deformazioni e perforazioni).
Diagnosi di otite
La diagnosi della patologia si formula sulla base della sintomatologia e dell’esame obbiettivo, eventualmente mediante l’ausilio di un otoscopio.
I test audiometrici e la timpanometria possono aiutare nelle forme di otite media per la determinazione della capacità uditiva e delle condizioni del timpano.
Trattamento
Nella cura dell’otite esterna è sufficiente una terapia a base di prodotti per uso locale (gocce otologiche) con proprietà antibatteriche e/o analgesiche.
Nel caso invece di otite media batterica, si rende necessaria la terapia con antibiotici orali, eventualmente in associazione ad antinfiammatori o analgesici.
Si adoperano anche agli antistaminici e i decongestionanti, utilizzati pure nelle forme croniche sierose.
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