Gli effetti collaterali del trapianto di capelli

Il trapianto di capelli è una procedura sempre più diffusa per rinfoltire le zone diradate e contrastare la calvizie.
I suoi effetti positivi sono molteplici: restituisce volume e densità alla chioma, con risultati naturali e duraturi che aumentano autostima e sicurezza.
Tuttavia, come per ogni intervento medico, possono manifestarsi effetti collaterali temporanei o permanenti che è bene conoscere prima di sottoporsi all’operazione.

Tipi di trapianto di capelli

Il trapianto di capelli prevede il prelievo di follicoli piliferi sani dalla zona donatrice, solitamente la nuca o i lati della testa, e il loro innesto nelle aree diradate o prive di capelli.
I follicoli continuano a produrre capelli in modo naturale, rinfoltendo progressivamente la chioma.
Esistono due tecniche principali: FUE (Follicular Unit Extraction), in cui i follicoli vengono estratti uno ad uno, e FUT (Follicular Unit Transplantation), dove viene asportata una striscia di cuoio capelluto contenente i follicoli.

Motivazioni per il trapianto di capelli

I motivi che spingono a ricorrere al trapianto sono variegati. Il più comune è l’alopecia androgenetica, ovvero la predisposizione genetica alla calvizie, che colpisce circa l’80% degli uomini e il 50% delle donne.
Anche condizioni come l’alopecia areata, che provoca chiazze prive di capelli, possono essere trattate con il trapianto.
Lo scopo è correggere inestetismi e ripristinare una capigliatura folta e sana.

Procedura del trapianto

L’intervento dura 5-8 ore. Si procede con l’anestesia locale e la rasatura della zona ricevente.
I follicoli donatori vengono prelevati uno ad uno o a piccoli gruppi e trapiantati nelle aree diradate, dove vengono inseriti in minuscoli fori creati dal bisturi.
Si procede quindi alla medicazione post-operatoria.
Può essere necessaria più di una seduta per coprire tutta l’area desiderata.

Effetti collaterali del trapianto di capelli

Si può senza dubbio affermare che tutti i tipi di intervento chirurgico hanno i loro effetti collaterali post-operatori.
Tuttavia, nel caso del trapianto di capelli, questi tendono a scomparire nel giro di tre settimane.
Analizziamo singolarmente i singoli casi che si possono presentare:

Ulteriore perdita di capelli

In alcuni casi, la caduta dei capelli può subire un’accelerazione a causa di uno shock al cuoio capelluto.
Un numero considerevole di follicoli entrano in una fase di inattività, denominata fase telogen, che causa la caduta.
Ma non occorre preoccuparsi più di tanto: normalmente si tratta di una processo normale che si aggiusterà spontaneamente nel giro di qualche settimana.
In questi casi, di norma, il medico prescrive alcuni farmaci in grado di controllare l’eccessiva perdita di capelli connessa alla fase telogen.

Sanguinamento e gonfiore

Trapianto di capelli

Il sanguinamento è una sintomatologia che si manifesta sovente dopo il trapianto di capelli.
Si tratta di solito di un sanguinamento di poca importanza ma che in alcuni casi può manifestarsi in maniera significativa richiedendo così un intervento ad hoc per la sua completa definizione.
Secondo alcuni studi, la quasi totalità dei pazienti è andata incontro a sanguinamenti post trapianto di capelli.
Inoltre, almeno il 50% dei soggetti che sono stati sottoposti a questo tipo di intervento ha denunciato un leggero dolore al cuoio capelluto in seguito al gonfiore dello stesso.
Il gonfiore si osserva maggiormente nell’area intorno agli occhi e sulla fronte e dura da un paio di giorni fino a un massimo di quattro.
Qualcuno ha anche accusato addirittura anche la formazione del c.d. “occhio nero”.
La causa del gonfiore è da ricercarsi nel trauma (circoscritto) della cute.
Normalmente, infatti, vengono prodotte delle micro lacerazioni al cuoio capelluto, nell’area posta immediatamente sopra la fronte.
Di conseguenza, la parte superiore della faccia si infiamma ma si tratta tuttavia del normale processo di guarigione.
Si tratta dunque di una situazione normale e del tutto temporanea riconducibile, per l’appunto, al processo di guarigione.

Dolore e mal di testa

Anche la sensazione di dolore e, soprattutto di mal di testa, sono fra i possibili effetti collaterali dell’intervento chirurgico di trapianto dei capelli.
In questi casi, normalmente, si somministrano l’ossicodone combinato col paracetamolo, l’idrocodone o il Tylenol.

Croste

La formazione di croste è un processo naturale che pone in essere l’organismo per combattere le infezioni e i batteri: le croste aiutano le ferite a guarire.
Possiamo definire la crosta come una sorta di scudo composto da sangue raggrumato e da cellule desquamate.
Ma sotto le croste, avvengono molte attività importanti: le cellule si stabilizzano e si rigenerano in una nuova sede.
Normalmente, le croste si allentano e si staccano entro dieci giorni, o anche meno e sono spesso causa di prurito.
Evitare comunque di grattarsi finché le croste non si saranno staccate e saranno cadute da sole.
Durante questi dieci giorni si possono applicare delle pomate ammorbidenti.

Intorpidimento

Anche la sensazione di intorpidimento rientra fra gli effetti collaterali del trapianto di capelli, e può durare fino a qualche settimana dall’intervento.
La causa è da ricercarsi nella diminuita circolazione sanguigna nel cuoio capelluto e nei capillari: i vasi sanguigni intorno ai follicoli devono rinforzarsi o addirittura rigenerarsi.
Tuttavia, ciò non deve costituire motivo di preoccupazione: si tratta di una situazione normale ancorché temporanea.
A parte gli effetti collaterali che abbiamo descritto sopra, alcuni pazienti che sono stati sottoposti a chirurgia della calvizie con le moderne tecniche di autotrapianto (mini e micro-graft), possono denunciare altri tipi di disturbi quali, ad esempio, la formazione di cicatrici.

Prevenzione e gestione

Nel complesso, possiamo affermare che gli effetti collaterali del trapianto di capelli possono essere piuttosto fastidiosi, ma occorre tenere in considerazione che si tratta di problemi del tutto temporanei che scompariranno in tempi davvero ristretti. Se tuttavia ciò non dovesse avvenire, occorre consultare immediatamente il medico.
Dopo l’intervento è opportuno evitare di svolgere esercizi fisici pesanti per almeno due settimane ovvero fino a quando ci si sentirà fisicamente davvero pronti.
L’attività fisica infatti richiede forza e ciò potrebbe aprire le ferite e danneggiare seriamente i vasi sanguigni con la conseguente comparsa di emorragie esponendo, peraltro, le parti offese dall’intervento ai batteri e alle infezioni.
È fondamentale seguire scrupolosamente le indicazioni post-operatorie del chirurgo, evitando traumi, bagni in piscina, sport ed esposizione al sole per diverse settimane.
Controlli periodici consentono di monitorare il decorso della guarigione ed eventuali complicazioni.

Il candidato ideale

Sono ottimi candidati i pazienti giovani con aspettative realistiche, buone condizioni di salute e capelli sufficienti nella zona donatrice.
Età avanzata, patologie concomitanti e terapie farmacologiche possono controindicare l’intervento o aumentarne i rischi.

Conclusioni

Nonostante alcuni effetti collaterali, il trapianto di capelli resta una valida soluzione per molti pazienti.
Una scelta oculata del chirurgo e del centro, unite a controlli regolari, permettono di ottenere risultati naturali e soddisfacenti, migliorando l’aspetto e la fiducia in sé stessi.

Se ti è piaciuto questo articolo, non dimenticare di condividerlo sui tuoi canali social e di lasciare un commento qui sotto!

Un commento

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *