La perdita di capelli sta diventando sempre più uno dei principali motivi di preoccupazione che affliggono la società odierna, e ad esserne coinvolti sono sia gli uomini sia le donne.
Fortunatamente, i rimedi sono molteplici: esistono dei prodotti anticaduta così come è possibile ricorrere al trapianto di capelli. Ma, con riguardo a quest’ultima possibilità, v’è da dire, indipendentemente dal successo per certi versi mediatico che riscuote questa tecnica, che essa può essere foriera di effetti collaterali.
Tali effetti collaterali possono comunque essere gestiti e trattati in maniera adeguata facendo ricorso a farmaci appropriati come, ad esempio, il Tylenol extra forte.
Ma andiamo per gradi e cominciamo ad affrontare l’argomento.
Effetti collaterali del trapianto di capelli
Si può senza dubbio affermare, senza tèma di smentita, che tutti i tipi di intervento chirurgico hanno i loro effetti collaterali post-operatori. Tuttavia, nel caso del trapianto di capelli, questi tendono a scomparire nel giro di tre settimane. Analizziamo singolarmente i singoli casi che si possono presentare:
Ulteriore perdita di capelli
In alcuni casi, la caduta dei capelli può subire un’accelerazione a causa di uno shock al cuoio capelluto. Un numero considerevole di follicoli entrano in una fase di inattività, denominata fase telogen, che causa la caduta. Ma non occorre preoccuparsi più di tanto: normalmente si tratta di una processo normale che si aggiusterà spontaneamente nel giro di qualche settimana. In questi casi, di norma, il medico prescrive alcuni farmaci in grado di controllare l’eccessiva perdita di capelli connessa alla fase telogen.
Sanguinamento e gonfiore
Il sanguinamento è una sintomatologia che si manifesta sovente dopo il trapianto di capelli. Si tratta di solito di un sanguinamento di poca importanza ma che in alcuni casi può manifestarsi in maniera significativa richiedendo così un intervento ad hoc per la sua completa definizione.
Secondo alcuni studi, la quasi totalità dei pazienti è andata incontro a sanguinamenti post trapianto di capelli. Inoltre, almeno il 50% dei soggetti che sono stati sottoposti a questo tipo di intervento ha denunciato un leggero dolore al cuoio capelluto in seguito al gonfiore dello stesso.
Il gonfiore si osserva maggiormente nell’area intorno agli occhi e sulla fronte e dura da un paio di giorni fino a un massimo di quattro. Qualcuno ha anche accusato addirittura anche la formazione del c.d. “occhio nero”.
La causa del gonfiore è da ricercarsi nel trauma (circoscritto) della cute. Normalmente, infatti, vengono prodotte delle micro lacerazioni al cuoio capelluto, nell’area posta immediatamente sopra la fronte. Di conseguenza, la parte superiore della faccia si infiamma ma si tratta tuttavia del normale processo di guarigione. Si tratta dunque di una situazione normale e del tutto temporanea riconducibile, per l’appunto, al processo di guarigione.
Dolore e mal di testa
Anche la sensazione di dolore e, soprattutto di mal di testa, sono fra i possibili effetti collaterali dell’intervento chirurgico di trapianto dei capelli.
In questi casi, normalmente, si somministrano l’ossicodone combinato col paracetamolo, l’idrocodone o il Tylenol.
Croste
La formazione di croste è un processo naturale che pone in essere l’organismo per combattere le infezioni e i batteri: le croste aiutano le ferite a guarire.
Possiamo definire la crosta come una sorta di scudo composto da sangue raggrumato e da cellule desquamate. Ma sotto le croste, avvengono molte attività importanti: le cellule si stabilizzano e si rigenerano in una nuova sede. Normalmente, le croste si allentano e si staccano entro dieci giorni, o anche meno e sono spesso causa di prurito. Evitare comunque di grattarsi finché le croste non si saranno staccate e saranno cadute da sole. Durante questi dieci giorni si possono applicare delle pomate ammorbidenti.
Intorpidimento
Anche la sensazione di intorpidimento rientra fra gli effetti collaterali del trapianto di capelli, e può durare fino a qualche settimana dall’intervento. La causa è da ricercarsi nella diminuita circolazione sanguigna nel cuoio capelluto e nei capillari: i vasi sanguigni intorno ai follicoli devono rinforzarsi o addirittura rigenerarsi. Tuttavia, ciò non deve costituire motivo di preoccupazione: si tratta di una situazione normale ancorché temporanea.
A parte gli effetti collaterali che abbiamo descritto sopra, alcuni pazienti che sono stati sottoposti a chirurgia della calvizie con le moderne tecniche di autotrapianto (mini e micro-graft), possono denunciare altri tipi di disturbi quali, ad esempio, la formazione di cicatrici.
Nel complesso, possiamo affermare che gli effetti collaterali del trapianto di capelli possono essere piuttosto fastidiosi, ma occorre tenere in considerazione che si tratta di problemi del tutto temporanei che scompariranno in tempi davvero ristretti. Se tuttavia ciò non dovesse avvenire, occorre consultare immediatamente il medico.
Dopo l’intervento è opportuno evitare di svolgere esercizi fisici pesanti per almeno due settimane ovvero fino a quando ci si sentirà fisicamente davvero pronti. L’attività fisica infatti richiede forza e ciò potrebbe aprire le ferite e danneggiare seriamente i vasi sanguigni con la conseguente comparsa di emorragie esponendo, peraltro, le parti offese dall’intervento ai batteri e alle infezioni.
Spiegazione da manuale. Complimenti