L’unghia incarnita

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L’unghia incarnita (o onicocriptosi) è la malattia delle unghie più diffusa.

Indice

Panoramica

L’unghia incarnita si forma generalmente nel piede (alluce) e trae origine da un’errata crescita dell’unghia.

Questa, invece di avere un processo di accrescimento diritto, tende a incurvarsi penetrando nella pelle ai lati del dito.

Cause dell’unghia incarnita

La causa principale della patologia è rappresentata dall’uso di calzature non appropriate (principalmente quelle femminili) che generano traumi o infezioni.

Un’altra causa non indifferente è costituita dal modo scorretto di tagliare le unghie (troppo corte).

Ciò può provocare la formazione di speroni di lamina estremamente affilati che penetrano nei tessuti confinanti.

Questi si danneggiando e si infiammano provocando un dolore estremamente acuto.

Trattamento dell’unghia incarnita

Sono certamente da sconsigliare i rimedi empirici perché il rischio di provocare aumenti dell’infiammazione è altissimo.

Si può arrivare, infatti, fino alla creazione di granulomi che portano la sensazione di dolore fino all’estremo.

Spesso il dolore è talmente forte che non si riesce a sopportare nemmeno la pressione del lenzuolo sul dito.

Se non opportunamente curata, l’unghia incarnita può complicarsi con l’ascesso o il giradito.

La guarigione, anche con una terapia appropriata, richiede diverse settimane.

Oltre all’intervento chirurgico, è oggi però possibile trattare questa patologia con una tecnica particolare sviluppata in Germania che consiste nell’applicazione di un tutore sull’unghia.

I vantaggi sono dati dalla rimozione del dolore e dall’eliminazione di qualsiasi intervento invasivo sulla parte.

Ciò consente di ridurre facilmente l’eccessiva curvatura trasversale della lamina ungueale.

Oltre a restituire all’unghia un aspetto sano e morfologicamente corretto, l’applicazione del tutore è indicata per eliminare alla radice il continuo e doloroso contatto tra i bordi della lamina eccessivamente curva e i solchi ungueali

Su previene così, oltre che la formazione di dolorose callosità periungueali, anche i più complessi processi lesivi della cute.

Pure i tempi necessari per la guarigione sono fortemente ridotti.

I tempi di riabilitazione post intervento chirurgico ammontano infatti mediamente a circa quindici giorni, mentre mediante l’applicazione del tutore è possibile sin da subito calzare normalmente le scarpe e condurre una vita normale senza necessità di astenersi dalle attività lavorative o scolastiche.

Inoltre, con riferimento al dolore, la comparazione fra le due tecniche evidenzia una soglia del dolore pari al 70% nel caso di intervento chirurgico e del 20% nel caso dell’applicazione del tutore.

Per questi motivi è una tecnica che si adatta fortemente al trattamento delle unghie incarnite non solo degli adulti ma anche dei bambini.

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