Si definisce ascesso polmonare una lesione localizzata, a carattere necrotico, che racchiude pus del polmone e contraddistinta dalla formazione di una cavità.
Di solito, il polmone di destra è afflitto più di frequente di quello di sinistra da ascesso polmonare data la collocazione declive del bronco di destra, l’angolo acuto che il tronco primario di destra forma relativamente alla trachea e le sue maggiori dimensioni.
Nelle fasi iniziali, la cavità del polmone può comunicare o meno con il bronco.
In un secondo momento, la cavità viene circondata ovvero incapsulata da una parete di tessuto di consistenza fibrosa, a parte uno o due punti dove l’evoluzione necrotica si espande fino a quando conquista il lume di qualche bronco o lo spazio pleurico e istituisce un collegamento con le vie respiratorie, la cavità pleurica (fistola broncopleurica) o entrambe.
I microrganismi che si osservano più di frequente sono la Klebsiella pneumoniae e lo Staphylococcus aureus.
Cause dell’ascesso polmonare
Nella maggior parte dei casi, l’ascesso polmonare si manifesta per aspirazione di rigurgito o di materiale infettato dalle alte vie respiratorie.
Cause secondarie sono:
- aspirazione di un corpo estraneo nel polmone;
- embolia polmonare;
- trauma;
- tubercolosi;
- polmonite necrotizzante;
- occlusione bronchiale (solitamente a causa di un cancro) che causa conseguentemente un’ostruzione dei bronchi che a sua volta è causa di sepsi distale rispetto alla neoformazione.
Sintomi dell’ascesso polmonare
I sintomi caratteristici dell’ascesso polmonare sono costituiti da:
- tosse;
- ipertermia e malessere;
- polmonite segmentale;
- mal di testa;
- anemia;
- calo ponderale;
- dispnea;
- debolezza;
- dolore toracico di tipo pleuritico per estensione della polmonite suppurativa sino alla superficie pleurica;
- produzione di escreato mucopurulento sovente di odore nauseabondo.
È usuale la commistione di questo con sangue il quale può diventare alquanto copioso dopo che l’ascesso si rompe nell’albero bronchiale.
La percussione del torace può essere ottusa, i suoni respiratori ridotti ovvero assenti, vi può essere un suono da strofinamento pleurico discontinuo.
Diagnosi
La diagnosi di ascesso polmonare si formula mediante:
- lastra del torace per l’individuazione della lesione;
- visualizzazione broncoscopica diretta per eliminare l’eventualità di un cancro o di un corpo estraneo;
- lavaggio bronchiale e biopsia per ricerche citopatologiche;
- coltura dell’espettorato e prove di sensibilità per accertare quale sia il microrganismo o i microrganismi causali e la sensibilità antimicrobica.
Trattamento dell’ascesso polmonare
Il trattamento contempla la somministrazione del farmaco antimicrobico adeguato, solitamente per via endovenosa sino a quando la situazione clinica migliora, la fisioterapia toracica e il drenaggio posturale per drenare la cavità.
L’intervento operatorio si rende inevitabile esclusivamente nella circostanza in cui l’ammalato non risponde alla cura medica ovvero le emorragie sono persistenti o ancora quando si sospetta che vi sia un tumore.
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