I danni del fumo passivo: conoscerli per proteggere la salute

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I danni del fumo passivo alla salute pubblica sono notevolissimi.
Il fumo passivo, detto anche “tabagismo involontario“, è l’inalazione del fumo prodotto da altre persone che stanno fumando.
Purtroppo i suoi effetti nocivi per la salute sono ormai ben documentati dalla scienza, soprattutto nei soggetti più vulnerabili come bambini e anziani.
In questo articolo analizziamo nel dettaglio cos’è il fumo passivo, quali sostanze dannose contiene e i rischi per la salute che comporta a breve e lungo termine.
L’obiettivo è sensibilizzare sull’importanza della prevenzione, perché conoscere i pericoli del fumo passivo è il primo passo per proteggere se stessi e gli altri.

Cos’è il fumo passivo?

Il fumo passivo, noto anche come Environmental Tobacco Smoke (ETS), è l’inalazione involontaria del fumo prodotto dalla combustione di tabacco, principalmente sigarette, ma anche pipe, sigari e narghilè.
Si origina sia dal fumo esalato passivamente dai fumatori, sia dal fumo che si libera nell’ambiente direttamente dalla punta della sigaretta accesa.
Per questo si distingue in:

  • fumo di corrente principale o esalato dal fumatore
  • fumo di corrente secondaria proveniente dalla sigaretta

Il fumo passivo contiene oltre 4.000 sostanze chimiche nocive, di cui almeno 50 cancerogene.
È particolarmente pericoloso perché privo dei filtri delle sigarette e con livelli di nicotina, monossido di carbonio e catrame anche superiori rispetto al fumo attivo inspirato.

Dove si annida il fumo passivo

Il fumo passivo è un problema sia negli ambienti aperti che chiusi. I principali contesti di esposizione sono:

  • casa propria, quando conviventi o visitatori fumano all’interno;
  • luoghi pubblici come bar, ristoranti, discoteche;
  • posto di lavoro, in pausa o presso colleghi fumatori;
  • mezzi pubblici e taxi dove si fuma;
  • parchi, marciapiedi, ingressi di locali dove sostano fumatori.

Particolarmente preoccupante è l’esposizione in ambienti confinati dove il fumo ristagna a lungo. Anche seguire una dieta sana ed equilibrata e svolgere attività fisica regolare non elimina i rischi del fumo passivo. L’unico modo per evitarlo è non fumare e non respirare l’aria contaminata da fumatori.

I danni del fumo passivo per la salute

Il fumo passivo causa diversi effetti nocivi, sia acuti che cronici:

  • Irritazione di occhi, naso, gola: bruciore, prurito, starnuti, tosse.
  • Maggior frequenza di infezioni respiratorie, otiti, sinusiti, polmoniti.
  • Asma e maggior rischio di attacchi asmatici nei bambini.
  • Malattie cardiovascolari e arteriosclerosi.
  • Tumori polmonari, alla laringe e alle vie aeree superiori.
  • Malattie polmonori gravi come la BPCO e l’enfisema polmonare.
  • Morte improvvisa del lattante (SIDS).

Particolarmente sensibili sono bambini, anziani, donne in gravidanza e chi ha problemi cardiaci, polmonari o immunitari. Anche gli animali domestici subiscono gli effetti del fumo passivo!
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno nel mondo il fumo passivo causa la morte di oltre 600.000 persone, di cui 165.000 bambini. Eliminarlo completamente salverebbe milioni di vite.

Come difendersi dai danni del fumo passivo

Fortunatamente oggi esistono norme per limitare il fumo passivo negli spazi pubblici e sul posto di lavoro. Ma è importante che ognuno faccia la propria parte seguendo queste raccomandazioni:

  • Non fumare in casa e in auto soprattutto se ci sono bambini e anziani.
  • Evitare i luoghi al chiuso frequentati da fumatori.
  • In locali e ristoranti chiedere tavoli lontani dalle aree fumatori.
  • Sul posto di lavoro tutelare il proprio diritto di non essere esposti a fumo passivo.
  • Diffondere consapevolezza sui rischi tra amici e familiari.

Con piccole accortezze e sensibilizzando gli altri, è possibile eliminare alla fonte questa pericolosa minaccia alla salute pubblica. Un ambiente libero dal fumo garantisce aria più pulita a beneficio di tutti!

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