Molte donne di età superiore ai trent’anni hanno sperimentato, nella maggior parte dei casi, dei malfunzionamenti della propria vescica che si manifestano attraverso l’incontinenza urinaria.
Sebbene si tratti di un argomento di cui le donne spesso non hanno tanta voglia di parlare, l’incontinenza urinaria è comunque di una situazione che fa parte della vita di una donna, come la gravidanza o la menopausa; condizioni queste, peraltro, che sono in grado di influenzare direttamente la vescica.
Incontinenza urinaria femminile
L’incontinenza urinaria femminile può essere di due tipi.
Il primo tipo di incontinenza trae origine da piccoli stress corporei come uno starnuto, una risata o un colpo di tosse, l’altro si manifesta invece quando si avverte un intenso bisogno di andare in bagno.
Questa tipologia viene denominata “incontinenza da urgenza“.
Ma perché la vescica reagisce in questo modo?
Talvolta, l’intenso desiderio di urinare può essere causato da un’infezione delle vie urinarie come la cistite.
In genere, ci si accorge facilmente se si soffre di cistite, in quanto i sintomi spesso includono una sensazione di bruciore al momento della minzione e, talvolta, la presenza di un po’ di sangue nelle urine (ematuria).
E’ opportuno consultare sempre il medico, soprattutto se vi sono stati episodi precedenti: le infezioni delle vie urinarie possono manifestarsi in modi diversi e di solito un ciclo di antibiotici sarà in grado di risolvere la problematica, e, con essa, la debolezza della vescica.
Ma possono esserci anche altre cause di incontinenza urinaria femminile.
A tal proposito, il medico verificherà se vi è un’anomalia nervosa sul controllo della vescica.
Si tratta di una situazione piuttosto rara, ma può accadere.
La causa più comune però è costituita da un’irritazione della vescica dovuta alla troppa caffeina o ad altri alimenti.
Le cause più comuni dell’incontinenza urinaria femminile
Di seguito sono elencate le più comuni cause di incontinenza urinaria femminile:
- Muscoli del pavimento pelvico indebolito e allungati (talvolta con conseguente prolasso) a causa della gravidanza o del parto;
- Assottigliamento e secchezza della mucosa vaginale o del rivestimento dell’uretra, soprattutto dopo la menopausa;
- Assunzione di alcuni tipi di farmaci;
- Costipazione;
- Sovrappeso;
- Infezioni delle vie urinarie;
- Malattie vascolari;
- Patologie quali diabete, morbo di Alzheimer e sclerosi multipla.
Come rafforzare la vescica?
La risposta più ovvia è che, nel caso in cui non vi siano infezioni delle vie urinarie, occorre ridurre la quantità di caffeina assunta limitando il consumo di caffè e di cola.
Poiché l’alcol svolge fra l’altro un’azione diuretica, è meglio ridurne il consumo o evitarlo del tutto.
Alcuni studi hanno anche dimostrato un legame tra l’incontinenza e gli agrumi, i cibi piccanti, i dolcificanti artificiali, i latticini e la frutta e le verdure che contengono licopene (fragole, pomodori, rabarbaro, ecc).
Può essere utile tenere un diario su ciò che si è consumato e la frequenza con cui si urina.
Eliminare quindi un alimento alla volta per un periodo compreso fra sette e dieci giorni e verificare l’eventuale miglioramento.
Il mantenimento di una corretta peristalsi intestinale, unitamente al mantenimento del giusto peso corporeo, contribuisce a evitare l’applicazione di forze pressorie sulla vescica.
A tal proposito, è consigliabile mangiare 30 grammi di fibre al giorno le quali sono salutari sotto molti altri punti di vista.
Ancora, smettere di fumare e cambiare la posologia degli eventuali farmaci che si assumono (in collaborazione e sotto stretto controllo del proprio medico) può avere effetti positivi sul funzionamento della vescica.
È anche possibile eseguire i c.d. “esercizi di Kegel“, una ginnastica per il pavimento pelvico che consente il rafforzamento dei relativi muscoli che può prevenire le “fuoriuscite” occasionali.
Eseguire gli esercizi di Kegel per un periodo compreso da tre a sei mesi è di grande aiuto per le donne con lieve a moderata incontinenza urinaria.
Infine, molte donne trovano i tamponi assorbenti progettati appositamente per l’incontinenza, simili per forma e dimensioni ai comuni assorbenti, molto utili per poter convivere con questa fastidiosa condizione.
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