La sclerosi multipla può essere definita come la malattia infiammatoria cronica che causa la distruzione della mielina e delle fibre nervose a livello oculare, cerebrale e del midollo spinale. La mielina è la sostanza composta da acidi grassi che fodera i nervi e consente un rapido e coordinato passaggio degli impulsi nervosi. Nella sclerosi multipla, la demielinizzazione graduale delle fibre nervose provoca un’alterazione dell’abilità dei nervi di trasportare gli impulsi elettrici da e verso il cervello.
Cause della sclerosi multipla
La sclerosi multipla è al momento ritenuta una malattia autoimmune, in cui l’attivazione atipica del sistema immunitario contro i costituenti della guaina mielinica potrebbe essere causata da una pregressa infezione virale. Notevoli valori di anticorpi contro numerosi virus (tra cui quello del morbillo) sono stati rilevati nella maggior parte dei pazienti affetti da sclerosi multipla. La malattia ha carattere di familiarità ed è più abituale nelle donne rispetto agli uomini.
Sintomi
La sintomatologia può variare in base alla zona del cervello coinvolta dalla malattia e si manifesta alternando fasi di remissione e di riacutizzazione. Si possono manifestare disturbi della vista con offuscamento visivo, diplopia, movimenti oculari rapidi involontari e, soltanto raramente, perdita completa della vista. E’ possibile perdere la coordinazione dei movimenti avvertendo inoltre capogiri e vertigini. Possono venire a mancare la forza e il tono muscolare soprattutto delle gambe, determinando tremore, debolezza o rigidità. Se si modifica la sensibilità possono avvertirsi sensazioni anomale come bruciori, formicolii, dolori muscolari, mancanza di sensibilità a un arto e accresciuta sensibilità al calore. La sclerosi multipla può determinare difficoltà nell’eloquio, nel controllo della vescica, nell’attività dell’intestino, nella sessualità e nelle funzioni emotive e cognitive.
Diagnosi di sclerosi multipla
La diagnosi di sclerosi multipla si formula sull’osservazione dei sintomi clinici e su una serie di esami strumentali che, pur non riuscendo a rilevare alterazioni specifiche della malattia, consentono di ottenere un quadro complessivo. Fra questi esami annoveriamo: lo studio delle condizioni del nervo ottico con oftalmoscopio; il prelievo di un campione di liquor cefalo-rachidiano per lo screening per gli anticorpi; lo studio dei potenziali evocati (cioè la risposta cerebrale agli stimoli, ridotta nei pazienti con sclerosi multipla) e la RMN per l’individuazione delle aree di demielinizzazione.
Trattamento della sclerosi multipla
Purtroppo, non esistono terapie risolutive in grado di bloccare il decorso della malattia. Ai fini di gestire i sintomi durante le crisi si ricorre ai corticosteroidi, mentre ai fini di prevenire le ricadute vengono utilizzati farmaci immunomodulatori (come il beta-interferone o il glatiramer acetato) e farmaci immunosopressori (azatioprina, mitoxantrone, ciclofosfamide). Altri trattamenti possibili che hanno evidenziato risultati promettenti sono le immunoglobuline endovena e alcuni anticorpi monoclonali (natalizumab, rituximab).
Prevenzione
Non si può parlare di prevenzione in senso stretto per la sclerosi multipla, tuttavia l’assunzione di alimenti ricchi di acidi grassi omega-6 e omega-3 può consentire la riduzione della gravità e della frequenza delle recidive nei soggetti affetti da sclerosi multipla. Di converso, si dovrebbe evitare l’assunzione di grandi quantità di grassi animali, specialmente quelli derivanti dai latticini.
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