La sindrome di Reiter, nota anche come artrite reattiva, è una condizione infiammatoria che può colpire diverse parti del corpo, in particolare articolazioni, occhi e vie urinarie.
Scopriamo in cosa consiste questa patologia reumatica, quali sono i sintomi a cui prestare attenzione e come si effettua la diagnosi e il trattamento.
Che cos’è la sindrome di Reiter
La sindrome di Reiter è una forma di artrite che rientra nella categoria delle spondiloartriti sieronegative.
Ciò significa che non è associata alla presenza degli autoanticorpi tipici delle artriti reumatoidi, come il fattore reumatoide.
Deve il suo nome al medico tedesco Hans Reiter che per primo la descrisse nel 1916, collegandola ad un’infezione non curata della via urinaria.
Oggi sappiamo che è innescata da un processo infiammatorio sistemico in risposta ad alcuni batteri.
Nella sindrome di Reiter si ha un’infiammazione a carico principalmente di:
- Articolazioni: causando artrite e tendiniti
- Occhi: con congiuntivite e uveite
- Vie urinarie: provocando uretriti e prostatiti
Oltre a queste, possono manifestarsi infiammazioni anche in altri distretti come cute, cuore, polmoni. La malattia può insorgere a qualunque età, con maggior frequenza tra i 20 e i 40 anni nei maschi.
Quali batteri causano la sindrome di Reiter
Studi scientifici hanno dimostrato un’associazione tra sindrome di Reiter e questi microrganismi:
- Chlamydia trachomatis: è il batterio più frequentemente correlato, trasmesso per via sessuale.
- Mycoplasma: un genere di batteri diffusi in natura implicati in varie affezioni.
- Shigella: un batterio gastrointestinale che causa dissenteria batterica.
- Salmonella: il batterio responsabile della salmonellosi alimentare.
- Yersinia: il batterio della peste e altre malattie infettive.
In alcuni casi l’artrite reattiva può insorgere anche dopo infezioni virali. In definitiva, la presenza di questi agenti patogeni scatena una risposta immunitaria anomala e sistemica, che porta ai sintomi infiammatori tipici della sindrome.
I sintomi principali della sindrome di Reiter
I sintomi più comuni della sindrome di Reiter sono:
- Artrite: gonfiore, dolore e rigidità delle articolazioni, specie alle gambe e ai piedi. Colpisce soprattutto in forma asimmetrica.
- Condrittite: infiammazione dolorosa dei tendini che porta difficoltà motorie.
- Uveite: infiammazione dell’iride e del corpo ciliare dell’occhio, molto dolorosa.
- Balanite: infiammazione del glande nei maschi.
- Prostatite: infiammazione della prostata.
- Cistite: infiammazione della vescica.
- Lesioni cutanee: chiazze rossastre sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedi.
Altri sintomi meno frequenti sono febbre, stanchezza, perdita di peso, diarrea, dolori al tallone, infiammazioni cardiache, polmonari e alle valvesigmoidite.
Come si effettua la diagnosi
Per diagnosticare la sindrome di Reiter, il reumatologo valuta:
- Sintomi manifestati dal paziente.
- Esami del sangue: possono mostrare un aumento della VES, della CRP e di altri marker infiammatori.
- Test per individuare un’eventuale infezione da Chlamydia, salmonella ecc.
- Imaging articolare: radiografie, ecografie, risonanza magnetica.
- Analisi del liquido sinoviale prelevato dalle articolazioni.
- Visita oculistica e urologica per accertare la presenza di uveiti, prostatiti.
La diagnosi si basa sul riscontro dei sintomi caratteristici della sindrome in assenza di fattore reumatoide o anticorpi anti-CCP. Possono volerci alcuni mesi per giungere ad una diagnosi certa.
Trattamento
Il trattamento della sindrome di Reiter prevede queste strategie:
- Farmaci antinfiammatori: FANS e corticosteroidi per controllare dolore, gonfiore e rigidità.
- Antibiotici: nel caso sia accertata un’infezione batterica scatenante.
- Immunosoppressori: farmaci che inibiscono il sistema immunitario se la risposta infiammatoria è eccessiva.
- Infiltrazioni di cortisone: per le articolazioni più infiammate.
- Fisioterapia: per mantenere il movimento e la funzionalità articolare.
- Riposo: inattività delle articolazioni doloranti.
- Bagni caldi: per alleviare il dolore.
- Colliri antinfiammatori: in caso di uveite.
L’obiettivo è controllare l’infiammazione acuta e prevenire danni articolari permanenti. I sintomi possono alternarsi a periodi di remissione e riacutizzarsi. Spesso si rende necessaria una terapia di mantenimento.
Prevenzione della sindrome di Reiter
Per ridurre il rischio di contrarre batteri che possono causare la sindrome di Reiter è opportuno:
- Adottare misure di protezione durante i rapporti sessuali occcasionali.
- Curare in modo completo eventuali infezioni genito-urinarie e gastrointestinali.
- Non consumare cibi crudi di origine animale, acqua potenzialmente contaminata.
- Evitare la condivisione di asciugamani o biancheria intima con persone infette.
- Ridurre lo stress che indebolisce il sistema immunitario.
- Non fumare e seguire una dieta bilanciata ricca di vitamina D e antiossidanti.
Con una maggiore igiene, stili di vita sani e adeguate terapie antibiotiche, è possibile ridurre l’insorgenza di molti casi di questa complessa sindrome reumatica.
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