Le unghie dei piedi: il barometro della salute

Home » News » Le unghie dei piedi: il barometro della salute

Le unghie dei piedi spesso fungono come una sorta di “barometro” della nostra salute.

Indice

Panoramica

Le unghie dei piedi possono essere considerate come uno strumento di diagnosi in grado di fornire un segnale iniziale della presenza, o dell’insorgenza, di malattie sistemiche.

Ad esempio, la corrosione delle unghie o un aumento del loro spessore possono essere correlate con la manifestazione della psoriasi.

Una marcata concavità, ovvero l’arrotondamento dell’unghia verso l’interno piuttosto che verso l’esterno, può indicare una condizione di anemia.

Alcune problematiche che coinvolgono le unghie dei piedi possono essere trattate in via preventiva con farmaci ad uso topico o per via orale.

Altre patologie invece richiedono la rimozione parziale o totale dell’unghia.

Qualsiasi manifestazione di scolorimento o di infezione delle unghie deve essere valutata immediatamente dal dermatologo.

Passeremo adesso brevemente in rassegna le due principali patologie che possono affliggere le unghie dei nostri piedi, ovvero l’onicocriptosi e l’onicomicosi.

Onicocriptosi (unghia incarnita)

Le unghie incarnite costituiscono la manifestazione patologica delle unghie dei piedi che si riscontra più frequentemente.
L’unghia incarnita è quell’unghia i cui angoli o i cui lati crescono scavando nel tessuto molle del solco ungueale.

Ciò è causa di irritazione, arrossamenti e gonfiori.

Normalmente infatti le unghie dei piedi crescono verso l’esterno, ma a volte uno o entrambi gli angoli curvano facendo crescere l’unghia nella carne.

Solitamente, ad essere più colpito è l’alluce, sebbene tutte le dita siano soggette.

Le cause principali che provocano la formazione dell’unghia incarnita sono generalmente:

  • un taglio scorretto dell’unghia. L’unghia deve essere tagliata diritta e gli angoli non devono essere arrotondati;
  • fattori ereditari;
  • la pressione della scarpa;
  • traumi ripetuti ai piedi dalle normali attività.

Se si sospetta un’infezione a causa di un’unghia incarnita, è bene immergere il piede in acqua salata tiepida (o con del sapone neutro), applicare un antisettico e bendare la parte.

Le persone affette da diabete, da malattie vascolari periferiche o da disturbi circolatori in genere devono evitare qualsiasi tipo di trattamento “fai da te” e rivolgersi a uno specialista quale un medico dermatologo o un chirurgo plastico.

Onicomicosi (funghi delle unghie)

L’onicomicosi è una patologia che viene spesso ignorata perché l’infezione può essere presente per anni senza causare alcun dolore.

La malattia è caratterizzata da un progressivo cambiamento della qualità dell’unghia e del suo colore, che sovente diventa brutta e persino imbarazzante.

L’onicomicosi, in realtà, è un’infezione fungina che si manifesta sotto la superficie delle unghie.

Quando i minuscoli organismi si diffondono, l’unghia diventa spesso di colore più scuro e maleodorante.

I detriti possono raccogliersi sotto la lamina ungueale e possono cominciare a manifestare le placche bianche.

Ecco che l’infezione può cominciare a diffondersi alle altre unghie minando potenzialmente addirittura la capacità di camminare e quindi di condurre una vita normale.

Ciò in quanto lo spessore aumentato dell’unghia rende più difficoltoso il taglio che si riflette sulla calzatura delle scarpe che a sua volta rende dolorosa la deambulazione.

Poiché è estremamente difficile evitare il contatto con organismi microscopici quali i funghi, le unghie dei piedi sono particolarmente vulnerabili nei pressi delle zone umide dove le persone tendono a camminare a piedi scalzi, come le piscine, gli spogliatoi o le docce.

Le lesioni del letto ungueale rendono poi i soggetti più suscettibili a essere colpiti da qualsiasi tipo di infezione, comprese quelle di origine fungina.

Tutti coloro che soffrono di malattie croniche quali ad esempio il diabete, le malattie circolatorie o l’immunodeficienza, sono particolarmente inclini a contrarre l’onicomicosi.

Altri fattori che aumentano il rischio di contrarre la patologia sono il c.d. “piede d’atleta” e la sudorazione eccessiva.

Leggi altri articoli interessanti

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *