Il piede d’atleta

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La locuzione “piede d’atleta” è altamente fuorviante in quanto questa patologia, ovviamente, non colpisce soltanto gli atleti.

Indice

Panoramica

Il piede d’atleta (tigna del piede o tinea pedis) è una malattia infettiva causata da un gruppo di funghi dermatofiti.

È una dermatomicosi o micosi superficiale che colpisce la pelle glabra, cioè la pelle dove non sono presenti peli.

Come suggerisce il nome della patologia, questo particolare tipo di micosi del piede colpisce spesso gli atleti.

Ad essere colpiti sono spesso anche tutti coloro che frequentano centri sportivi pubblici (piscine, palestre, docce, ecc.) e chi vive in climi caldi e umidi.

La trasmissione della micosi avviene per contatto dovuto a piccoli frammenti cutanei che si staccano dalla persona colpita dalla patologia e si disperdono nell’ambiente.

L’infezione può essere diretta o indiretta. In quest’ultimo caso attraverso, ad esempio, il contatto con docce, piattaforme, pavimenti o altri oggetti utilizzati da persone affette da micosi.

Soggetti a rischio

Il piede d’atleta è una malattia diffusa in tutto il mondo ed è più comune negli adulti, negli anziani e negli individui di sesso maschile.

Particolarmente colpite sono poi le persone che indossano calze o scarpe realizzate con materiali impermeabili.

Il caldo e l’umidità della zona favoriscono infatti la riproduzione di funghi e di altri patogeni.

Anche l’abitudine di non asciugare adeguatamente i piedi o di lavarli troppo spesso può portare all’insorgenza della patologia.

Queste abitudini sbagliate, infatti, alterano il pH della pelle, che naturalmente protegge dalle aggressioni esterne.

Le docce pubbliche, le piscine e gli spogliatoi sono luoghi in cui le infezioni fungine si possono facilmente trasmettere, soprattutto durante i mesi estivi.

Cause

È più probabile che il piede d’atleta affligga gli individui indeboliti le cui difese immunitarie non sono in grado di combattere le infezioni.

Anche alcune malattie, come l’AIDS, il diabete, la disfunzione circolatoria e la dermatite possono contribuire all’insorgenza della malattia.

Oltre a questi fattori endogeni, esistono altri fattori detti esogeni o esterni, ovvero fattori legati alle condizioni ambientali.

I microbi che causano il piede d’atleta prosperano in ambienti caldi e umidi, nidificando in luoghi chiusi come le scarpe da ginnastica.

Pertanto, il rischio di infezione aumenta notevolmente se sono presenti uno o più dei seguenti fattori di rischio:

  • i funghi proliferano in ambienti umidi e caldi come gli spazi interdigitali dove è facile che si realizzi un accumulo di umidità.
  • bagni pubblici, docce, piscine e spogliatoi sono i luoghi ideali dove è molto facile contrarre l’infezione.
  • non cambiare le calze con regolarità favorisce l’accumulo di funghi fra le dita dei piedi. La prevenzione è dunque fondamentale!
  • le persone con eccessiva sudorazione (bromidrosi) sono più soggette a contrarre questa patologia.
  • fattori genetici.
  • l’uso di scarpe e calze che non consentono una normale traspirazione.

Sintomi del piede d’atleta

I sintomi del piede d’atleta sono vari.

Nella fase iniziale, l’infezione colpisce l’area tra le dita dei piedi (di solito tra il terzo e il quarto dito o tra il quarto e il quinto dito), quindi si diffonde alle piante dei piedi, alla schiena e alle unghie (onicomicosi) e tende a diventare cronica.

A causa del calore e dell’umidità causati dall’eccessiva sudorazione, i microrganismi che causano l’infezione si annidano negli strati superficiali dell’epidermide, causando i sintomi caratteristici della malattia.

La sintomatologia è quella di una sensazione di bruciore o di dolore. Una conseguenza che si verifica di sovente è, come detto, la trasmissione dell’infezione alle unghie, la c.d. onicomicosi.

Se il piede d’atleta non viene opportunamente curato, la lesione può infettarsi diventando estremamente dolorosa nonché pericolosa.

Trattamento del piede d’atleta

Per curare il piede d’atleta esistono trattamenti specifici a base di farmaci antimicotici, sia topici (pomate, spray, polvere, ecc.) sia sistemici (da assumersi per via orale).

I primi, salvo rare eccezioni, possono essere acquistati senza prescrizione medica e indicati in assenza di infezioni superficiali.

Se questa cura fallisce, ovvero se le ricadute o l’infezione sono particolarmente diffuse, si prosegue con la cura per via orale, che è sicuramente più efficace (guarigione entro una settimana o due), ma non priva di effetti collaterali come nausea, vomito e mal di testa.

In alcuni casi, anche i trattamenti topici possono causare irritazioni locali e reazioni allergiche ai loro ingredienti.

E’ importante comunque mettere in atto tutte quelle misure atte a prevenire l’insorgenza della patologia, fra le quali citiamo:

  • l’utilizzo di polvere antifungina da applicarsi nei calzini e nelle scarpe;
  • l’uso di calze di cotone, ideali per assorbire l’umidità;
  • asciugare accuratamente i piedi dopo averli lavati, soprattutto fra le dita;
  • trattare adeguatamente i piedi eccessivamente sudati;
  • cambiare le calze su base quotidiana.

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