La cheratosi attinica

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La cheratosi attinica si presenta come un’area ruvida e squamosa della cute che si sviluppa a causa dell’esposizione diretta ai raggi solari nel corso degli anni.
Si manifesta più comunemente sul viso, sulle labbra, sulle orecchie, sul dorso delle mani, sugli avambracci, sul cuoio capelluto o sul collo.
Nota anche come cheratosi solare, la cheratosi attinica si allarga lentamente e di solito non provoca segni o sintomi diversi da una piccola macchia.
Questo tipo di lesione si sviluppa nel corso degli anni, e compare prevalentemente negli individui più anziani.
Una piccola percentuale di lesioni prodotte dalla cheratosi attinica può infine trasformarsi in cancro della pelle.
È possibile ridurre il rischio di insorgenza della cheratosi attinica riducendo al minimo l’esposizione al sole e proteggendo nel contempo la cute dai raggi ultravioletti (UV).

Sintomi della cheratosi attinica

La sintomatologia tipica della cheratosi attinica si manifesta:

  • in un’area squamosa e secca della cute solitamente di dimensione contenuta entro i 2,5 centimetri di diametro;
  • nel rigonfiamento della parte superiore della zona colpita;
  • con prurito o bruciore nella zona interessata.

In taluni casi, la lesione è dura al tatto, quasi come se si trattasse di una verruca e può assumere una colorazione differente: rosa, rosso o marrone, o color carne.
La cheratosi attinica colpisce prevalentemente le zone esposte al sole, tra cui il viso, le labbra, le orecchie, il dorso delle mani, gli avambracci, il cuoio capelluto e il collo.

Quando consultare il dermatologo

Poiché può essere difficile distinguere fra le lesioni non tumorali e quelle cancerose, è meglio sottoporre i cambiamenti della pelle alla valutazione del dermatologo, soprattutto se un punto o una lesione persiste, cresce o sanguina.

Le cause della cheratosi attinica

La cheratosi attinica è causata dall’esposizione frequente o intensa ai raggi UV, assorbiti direttamente dal sole o dalle lampade abbronzanti.

Fattori di rischio della cheratosi attinica

Anche se chiunque può essere colpito da cheratosi attinica, la patologia può colpire con più probabilità i soggetti:

  • ultraquarantenni;
  • che vivono in posti soleggiati:
  • che hanno una storia di esposizione al sole frequente o intensa o di frequenti scottature;
  • di carnagione chiara, con capelli rossi o biondi e con gli occhi blu o di colore chiaro;
  • con lentiggini e facili a essere soggetti a scottature se esposti alla luce del sole;
  • che hanno già sofferto in passato di cheratosi attinica o di cancro della pelle;
  • che hanno il sistema immunitario indebolito a causa di chemioterapia, di leucemia cronica, AIDS o farmaci antirigetto.

Complicazioni della cheratosi attinica

Se trattata precocemente, quasi tutti i casi di cheratosi attinica possono essere eliminati prima di degenerare in cancro della pelle.
Tuttavia, se non trattate adeguatamente, alcune di queste lesioni possono evolvere in carcinoma a cellule squamose, un tipo di cancro che solitamente non mette in serio rischio la vita se diagnosticato e trattato in tempo.

Diagnosi di cheratosi attinica

Il dermatologo è solitamente in grado di diagnosticare la cheratosi attinica con la semplice osservazione della lesione.
In caso di dubbio, possono essere eseguiti alcuni test, come ad esempio la biopsia della pelle.
Con questo esame, il medico asporta un piccolo campione di tessuto cutaneo per effettuare l’analisi in un laboratorio.
La biopsia solitamente può essere eseguita presso lo studio del dermatologo, dopo l’iniezione di un piccolo quantitativo di anestetico.

Trattamento della cheratosi attinica

La cheratosi attinica a volte guarisce spontaneamente, ma in genere si manifesta nuovamente in caso di ulteriore esposizione ai raggi del sole.
Poiché è praticamente impossibile discriminare con certezza quali lesioni possono evolversi in cancro della pelle, le cheratosi attiniche sono solitamente rimosse per precauzione.

Farmaci

Alcuni farmaci indicati per il trattamento della cheratosi attinica per uso topico sono:

  • creme a base di fluorouracile;
  • imiquimod;
  • ingenolo mebutato;
  • diclofenac gel.

Terapia

Con la terapia fotodinamica viene applicato sulla zona colpita un farmaco che rende sensibili alla luce le cellule della pelle danneggiate (agente fotosensibilizzante).
La pelle viene poi esposta a luce laser intensa per distruggere le cellule colpite. Gli effetti collaterali possono includere arrossamento, gonfiore e una sensazione di bruciore durante la terapia.

Procedure chirurgiche / altre procedure

Se l’area della cute affetta dalla malattia è limitata, il dermatologo può consigliare la rimozione. I metodi più comuni sono:

Congelamento (crioterapia)

La crioterapia consiste nell’applicazione di sostanze estremamente fredde, come l’azoto liquido, sulle lesioni cutanee.
La sostanza congela la superficie della pelle, causando la formazione di vesciche che, una volta guarite, favoriranno la crescita di nuova cute.
La crioterapia è il trattamento più comune; ci vogliono solo pochi minuti e può essere effettuata nello studio del medico. Gli effetti collaterali possono includere vesciche, cicatrici, modifiche alla struttura della pelle, infezioni e insorgenza di macchie sulla pelle.

Raschiamento

Con questa procedura, il chirurgo utilizza un dispositivo chiamato curet per rimuovere le cellule danneggiate. Il raschiamento può essere seguito da elettrochirurgia, mediante la quale viene utilizzato uno strumento a forma di matita per tagliare e distruggere il tessuto colpito dalla patologia con la corrente elettrica.
Questa procedura richiede un anestetico locale. Gli effetti collaterali possono includere infezione, cicatrici e cambiamenti nella colorazione della pelle nel sito di trattamento.

Prevenzione della cheratosi attinica

La prevenzione della cheratosi attinica è importante perché la patologia può sfociare in cancro della pelle.
E’ necessario dunque proteggersi bene dai raggi solari, applicando alcune semplici precauzioni:

Limitare il tempo di esposizione al sole

Evitare di stare al sole per tempi prolungati, in quanto si incorre nel rischio di prendere delle fastidiosissime scottature che peraltro possono aumentare il rischio di sviluppare la cheratosi attinica e il melanoma.

Utilizzare la protezione solare

L’uso regolare di creme solari riduce lo sviluppo della cheratosi attinica. Prima di trascorrere del tempo all’aperto, applicare una crema solare ad ampio spettro con un fattore di protezione solare pari ad almeno 15.
Usare la protezione solare su tutta la pelle esposta e fra le labbra. Applicare la protezione solare 20 minuti prima dell’esposizione al sole e riapplicare ogni due ore o più spesso se si nuota o si suda.

Coprirsi

Per una maggiore protezione dal sole, indossare indumenti a trama fitta che coprano le braccia e le gambe. Indossare un cappello a tesa larga, che offre maggiore protezione di quanto non faccia un berretto con visiera. Si potrebbe anche considerare l’eventualità di indossare abiti o attrezzature outdoor appositamente progettate per la protezione solare.

Evitare lettini e lampade abbronzanti

I lettini abbronzanti emettono raggi ultravioletti A (UVA); raggi che sono spesso pubblicizzati come meno pericolosi di quanto lo siano gli ultravioletti B (UVB).
Ma la luce UVA penetra più in profondità nella pelle, provocando la cheratosi attinica e aumentando il rischio di ammalarsi di cancro della pelle.

Controllare la pelle regolarmente e segnalare cambiamenti al dermatologo

Esaminare regolarmente la pelle, alla ricerca dell’eventuale sviluppo di nuove escrescenze o cambiamenti dei nei, lentiggini, vesciche e voglie. Con l’aiuto dello specchio, controllare viso, collo, orecchie e cuoio capelluto.
Esaminare per bene le estremità, soprattutto i piedi e gli spazi fra le dita dei piedi.

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