Il sanguinamento disfunzionale uterino è un sanguinamento anomalo uterino non dovuto a cause organiche, quali tumori, infezioni o gravidanza che si può manifestare nella donna a partire dall’adolescenza.
Cause del sanguinamento disfunzionale uterino
Il sanguinamento disfunzionale uterino nelle adolescenti è causato frequentemente da una stimolazione immatura dell’ipotalamo. La patologia può essere causata dall’anovulazione in ogni gruppo di età, specialmente dai 13 ai 19 anni e in perimenopausa, a causa di una deficitaria formazione o rottura del follicolo, o per la disfunzione del corpo luteo. Anche l’insufficienza ovarica nelle donne in perimenopausa porta al sanguinamento disfunzionale uterino. La caduta temporanea dei livelli ematici di estrogeni al momento dell’ovulazione può portare a sanguinamento ovulatorio a metà ciclo. Infine, l’instabilità emotiva, la malnutrizione e le variazioni nell’esercizio fisico possono causare alterazioni a livello ipotalamico nel rilascio delle gonadotropine, provocando alterazioni mestruali.
Sintomi del sanguinamento disfunzionale uterino
Il sanguinamento anormale può comparire in uno dei seguenti casi:
- Oligomenorrea ovvero flusso mestruale diminuito in maniera significativa. Può essere inoltre irregolare, ma vi sono periodi costanti con lunghi intervalli;
- Menorragia ovvero eccessivo sanguinamento durante la mestruazione normale; il sanguinamento può essere copioso per durata e per quantità;
- Metrorragia ovvero sanguinamento dall’utero tra due cicli irregolari; importante perché di solito è sintomo di malattia;
- Polimenorrea ovvero mestruazioni frequenti che accadono a intervalli minori di tre settimane.
Diagnosi di sanguinamento disfunzionale uterino
La diagnosi si formula mediante l’esecuzione di esami per escludere cause patologiche di sanguinamento anomalo. In particolare: test di gravidanza, esame completo del sangue per indagare l’anemia e conta piastrinica e della coagulazione per escludere una discrasia ematica, pap test per escludere patologie maligne, esami per Clamydia e gonorrea per escludere la malattia infiammatoria pelvica, ecografia pelvica per escludere cisti e tumori dell’ovaio e fibromi e tumori dell’utero, isteroscopia per indagare fibromi uterini, polipi, e altre lesioni, biopsia dell’endometrio per determinare l’azione ormonale sull’utero ed escludere patologie maligne, laparoscopia per valutare l’endometriosi. Inoltre, un’accurata visita ginecologica potrà escludere traumi o corpi estranei.
Trattamento del sanguinamento disfunzionale uterino
Il trattamento del sanguinamento disfunzionale uterino prevede innanzitutto la cura dell’anemia conclamata con ferro. A questo proposito possono rendersi possibili anche le trasfusioni, ma solo nelle complicanze importanti. Ancora, la terapia progestinica per bloccare il sanguinamento e i contraccettivi orali per controllare il sanguinamento cronico. Potrà essere effettuata anche una terapia androgenica con un ormone che rilascia gonadotropina, quali il danazolo, per ridurre la perdita di sangue mestruale. Il trattamento può poi prevedere la revisione uterina e finanche l’ablazione dell’endometrio. Nei casi refrattari può essere necessaria l’isterectomia.
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